TELECOM-BINE - AVVISI DI GARANZIA A PIOGGIA PER UN CENTINAIO DI DIPENDENTI DI TELECOM ITALIA, COMPRESO L’AD, MARCO PATUANO - LA SOCIETÀ È INDAGATA PER UNA PRESUNTA MAXI-TRUFFA SU SIM FALSE, CHE AVREBBE PORTATO ALL’AZIENDA UN INGIUSTO PROFITTO DI 231 MLN € NEL 2008 - MILIONI DI SCHEDE SIM VENDUTE A PERSONE INESISTENTI E USATE PER FINI CRIMINALI…

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1- TRUFFA SU FALSE SIM, INDAGATA TELECOM...
(ANSA) - Telecom Italia risulta indagata per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti nell'ambito di un'inchiesta della procura di Milano su una presunta truffa sulle sim false. L'atto è stato notificato all'Ad Marco Patuano in qualità di legale rappresentante della
società.

2- TELECOM ITALIA: SOCIETA' INDAGATA PER MAXI TRUFFA SIM CARD
Radiocor - Telecom Italia e' indagata dalla procura di Milano in virtù della legge 231 sulla responsabilità degli enti, nell'ambito di una inchiesta su una presunta maxi truffa relativa alle sim card. Un avviso di garanzia è stato recapitato anche a Marco Patuano, amministratore delegato della società, in quanto suo legale rappresentante. Secondo quanto appreso, i carabinieri sono nella sede della società. Risultano indagati circa un centinaio di dipendenti. Dalle indagini, coordinate dai pm di Milano Massimiliano Carducci e Francesco Cajani, sarebbe emerso che la società ha tratto un ingiusto profitto nel 2008 di circa 231 milioni di euro.

3- TELECOM: MILIONI DI SCHEDE SIM VENDUTE A PERSONE INESISTENTI E USATE PER FINI CRIMINALI
(Adnkronos) - Sono nell'ordine di milioni le
schede sim vendute da telecom soprattutto attraverso l'ex canale
etnico (poi chiuso, ndr) per la maggior parte a persone inesistenti che
sarebbero poi state usate, in parte, anche per la commissione di
reati, soprattutto informatici. Le schede usate, infatti, erano
intercettabili ma rendevano quasi impossibile l'identificazione. E'
quanto emerge negli ambienti giudiziari dopo che i carabinieri, questa mattina, hanno notificato nella sede milanese di Telecom l'avviso di
conclusione delle indagini a 99 indagati oltre alla società, che
risponde in base alla legge 231 sui reati commessi dai propri
dipendenti.

I fatti contestati, precisano gli inquirenti, vanno dal marzo 
2007 al marzo 2008 periodo nel quale, secondo l'accusa, Telecom 
avrebbe avuto un vantaggio di circa 227 milioni di euro. Dei 99
indagati tre sono manager apicali del gruppo e 11 dipendenti. Tutti
gli altri sono per lo più dealer Telecom. Tutti, secondo l'accusa,
avrebbero avuto incentivi dalla vendita di milioni di sim card
registrate in questi termini. Gli indagati all'interno del gruppo sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione di 
documenti di identità e schede sim e falsi documentali anche in
relazione al trattamento dei dati legati alla privacy.

I dealer, invece, rispondono solo dei reati fine, cioè la 
ricettazione e il falso. L'indagine non è nuova. I primi accertamenti 
sono stati svolti dai carabinieri di Busto Arsizio nel 2009. La prima 
perquisizione, nell'ambito di questa indagine, negli uffici di Telecom 
risale al marzo 2009 quando venne smantellato il canale etnico del
gruppo.

 

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