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TELECOM CATTANEO - FIERA MILANO, RAI, TERNA, NTV, GENERALI. ORA AL MANAGER TOCCHERÀ GESTIRE LE (FORTI) INDICAZIONI DI BOLLORÉ, CHE VUOLE TAGLIARE COSTI E POSTI DI LAVORO. E AVVICINARSI A MEDIASET E ORANGE - TRA I SUOI SUPPORTER CALTAGIRONE E NAGEL-RECCHI - LE AVANCES DI BOLLORÉ A GRECO

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Giovanni Pons per “la Repubblica

 

flavio cattaneoflavio cattaneo

Mario Greco, l’assicuratore, lo scorso gennaio aveva detto no a Vincent Bolloré che gli aveva chiesto se voleva guidare Telecom al posto di Marco Patuano. Il finanziere bretone stava cercando un manager italiano, bravo e di sua fiducia. Greco rispose che poteva rispondere a quell’identikit tranne per il fatto che il settore tlc non era il suo pane, avendo sempre fatto l’assicuratore. E così accettò la proposta proveniente dalla Zurich.

 

vincent bollore vivendivincent bollore vivendi

Il fatto di essere completamente a digiuno di mercato telefonico non ha invece frenato Flavio Cattaneo dall’accettare l’incarico di capo azienda di Telecom, forse anche perché nella sua carriera si è occupato di attività contigue, come la produzione e distribuzione di contenuti televisivi in Rai o la gestione di reti elettriche in Terna.

 

alberto nagel bollorealberto nagel bollore

A Viale Mazzini viene proiettato nel 2002 dal governo Berlusconi dopo aver portato in Borsa la Fiera di Milano. Più che per il risanamento della Rai Cattaneo diventò famoso per il flirt con l’attrice Sabrina Ferilli e per le intercettazioni che svelavano all’interno dell’azienda l’esistenza della struttura Delta riconducibile a manager vicini a Silvio Berlusconi in grado di manipolare la comunicazione e la programmazione delle reti nazionali.

 

VINCENT BOLLORE TARAK BEN AMMARVINCENT BOLLORE TARAK BEN AMMAR

Cattaneo, all’epoca uomo di collegamento tra la Lega e Alleanza Nazionale, ne uscì totalmente indenne per trasferirsi dopo meno di tre anni al vertice della più tranquilla Terna. È qui che si lascia alle spalle il mondo della politica per dedicarsi anima e corpo alla soddisfazione dei mercati finanziari, intesi come investitori istituzionali. Terna ha un business sicuro e regolato e Cattaneo negli innumerevoli road show si guadagna credibilità facendo un ottimo affare nel vendere la partecipata brasiliana.

francesco gaetano caltagirone (2)francesco gaetano caltagirone (2)

 

Le sue gesta conquistano anche la stima di Alberto Nagel, potente ad di Mediobanca, che sarà il suo sponsor per entrare nei consigli di Generali e della stessa Telecom. Ma prima del grande salto accetta la sfida Ntv, la prima società consumer di cui si occupa e attraverso un’aggressiva politica commerciale riesce ad aumentare il numero dei clienti e a chiudere il primo bilancio con un utile operativo di 1,8 milioni. L’approdo nel cda Generali è anche merito di un’altra amicizia forte del manager di Rho, classe 1963, quella con Francesco Gaetano Caltagirone.

 

Tanto da essere nominato presidente della Domus, uno dei bracci immobiliari dell’im- prenditore romano con la quale, questa volta senza successo, ha tentato lo sbarco a Piazza Affari. Da dentro il cda Telecom Cattaneo ha seguito alla lettera le istruzioni dei suoi sponsor, contrapponendosi a Patuano sia nell’affare Metroweb, sia nella riorganizzazione immobiliare.

 

tim brasil tim brasil

Ora dovrà gestire in prima persona le forti indicazioni ricevute da Bolloré, a partire dalla sforbiciata ai costi che potrebbe passare per importanti sacrifici della forza lavoro. Ma anche il delicato dossier della vendita delle torri Inwit, oggetto di offerte contrapposte e che interessano l’orbita Berlusconi. L’aumento degli investimenti nella banda larga, promesso da Bolloré a Renzi. Il futuro di Tim Brasil, per anni considerata strategica e oggi destinata alla vendita. Oltre al probabile avvicinamento con Mediaset che sta per entrare alla corte di Monsieur Bolloré.