DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Sara Bennewitz per "la Repubblica"
Marco Patuano prima di Ferragosto incontrerà Vincent Bollorè per illustrare informalmente al presidente di Vivendi i contenuti della proposta che Telecom Italia conta di formalizzare per la brasiliana Global Village Telecom entro il 28 agosto.
Intanto l’ad del gruppo telefonico ha formato una squadra di manager per fare da raccordo con gli advisor Bradesco, Citigroup e Mediobanca e definire tutti i dettagli dell’operazione. Il direttore finanziario del gruppo Piergiorgio Peluso, il nuovo cfo di Tim Brasil Guglielmo Noya, il capo del business support Paolo Vantellini insieme a Patuano sarebbero impegnati giorno e notte nell’operazione che punta a formalizzare entro due settimane un’offerta concorrente a quella di telefonica per Gvt.
In vista della vendita di Telecom Argentina, su cui il gruppo ha appena stabilito una proroga di qualche giorno alle stesse condizioni con la Fintech di David Martinez, Telecom dovrebbe convocare un cda a ridosso del 28 agosto per discutere i contenuti dell’offerta finale da presentare a Vivendi, ma già nelle prossime ore Patuano avrebbe fissato un incontro informale con Bollorè per discutere l’operazione.
Dopo aver formalizzato un’offerta da 6,7 miliardi per il gruppo carioca, Telefonica non ha mai smesso di monitorare la situazione, in attesa di conoscere le prossime mosse di Telecom Italia. Nonostante il periodo festivo, il presidente del gruppo spagnolo Cesar Alierta starebbe ancora lavorando all’operazione che ieri ha incassato il placet di Moody’s.
L’agenzia di rating vede infatti con favore un’acquisizione da parte di Telefonica della controllata brasiliana di Vivendi, anche perché la struttura dell’operazione permette al gruppo spagnolo di mantenere le promesse fatte agli investitori, ovvero di ridurre il debito sotto quota 43 miliardi entro fine 2014 e abbassare il livello debito margine lordo sotto quota 2,35 volte. Fonti vicine al gruppo spagnolo riferiscono che non solo Telefonica si aspettava una contro offerta di Telecom, ma sarebbe molto determinata a non mollare la presa su Gvt.
Del resto quando nel 2009 il gruppo spagnolo riuscì a conquistare il 100% di Vivo, operatore che fino ad allora era gestito in condominio con la partecipata Portugal Telecom, Alierta arrivò a fare tre rilanci consecutivi prima di convincere i portoghesi a cedergli il 50% del primo operatore brasiliano.
Piergiorgio Peluso di Unicredit
Anche allora, Telefonica barattò con Portugal Telecom il suo 10% nell’ex monopolista di Lisbona mettendo sul piatto 7,5 miliardi di euro, una valutazione che all’epoca sembrava molto generosa. E invece a distanza di quattro anni, Alierta non solo ha dimostrato che comprare Vivo era determinante per il gruppo spagnolo, ma gestendo direttamente la società ha creato tanto valore da giustificare anche l’esborso del 2010.
Non a caso, osservano gli esperti, Telefonica non ha ancora annunciato quante sinergie stima di creare con Gvt. Tuttavia l’acquisizione dell’operatore di telefonia fissa è diversa dal 50% di Vivo per due motivi: il primo è che nel frattempo il Brasile ha rallentato il passo e il secondo è che Gvt cresce ma continua a bruciare cassa.
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