
DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE,…
TIM AFFONDA A PIAZZA AFFARI: MENO 8% - DUE REPORT NEGATIVI DA PARTE DI HSBC E BARCLAYS FANNO CROLLARE IL TITOLO - SECONDO LA BANCA INGLESE TRA MAGGIORI COSTI DELL'ENERGIA (CHE NEL 2022 SALIRANNO DI 60 MILIONI A 260 MILIONI) E ALTI DEBITI (22,5 MILIARDI) TIM CHIUDERÀ IN ROSSO IL 2022 E IL 2023 E SENZA OPERAZIONI STRAORDINARIE “VALE ZERO”...
Sara Bennewitz per la Repubblica
Telecom Italia crolla al nuovo minimo, e scivola a una capitalizzazione di 3,97 miliardi (-8,14% o 0,184 euro per azione).
Nel giorno delle scadenze dei derivati di Piazza Affari il titolo è affondato per colpa di due report negativi da parte di Hsbc e Barclays, che vedono nell'ex monopolista tricolore la cenerentola delle tlc Ue. Secondo Barclays tra maggiori costi dell'energia (che nel 2022 saliranno di 60 milioni a 260 milioni) e alti debiti (22,5 miliardi) Tim chiuderà in rosso il 2022 e il 2023 e «vale zero» salvo operazioni straordinarie.
Ma gli analisti scommettono che la rete unica non si farà, per le diverse valutazioni tra chi come Cdp (9,9% di Tim) vorrebbe comprare e chi come Vivendi (23,9%) dovrebbe vendere. Prima di arrivare al cda di Tim (in programma il 29 settembre) l'offerta di Cdp passerà dal comitato rischi e da quello parti correlate, dove la maggior parte dei consiglieri pare sensibile alle istanze di Vivendi, che stima in 31 miliardi il prezzo a cui è disposta a sacrificare l'asset più importante del gruppo, per dare vita a una rete unica a trazione pubblica. Fonti finanziarie riferiscono che difficilmente Cdp potrà spingersi sopra 22 miliardi, anche se i dettagli dell'offerta non vincolante dovrebbero essere decisi al cda del 27 settembre, a valle delle elezioni.
«Apprezzo la decisione di Cdp e Open Fiber di ritardare l'offerta, dato che non c'è un accordo sul costo della rete - ha detto Alessio Butti, responsabile media e tlc di Fratelli d'Italia - . Si usano fondi pubblici, è bene spendere il meno possibile. Noi abbiamo un progetto diverso, si chiama Minerva perché era la dea delle guerre giuste e punta a una rete pubblica, wholesale only».
Ieri gli investitori hanno inoltre temuto che se l'ad Pietro Labriola non riuscisse a realizzare il piano A, trovando una sintesi fra Cdp e Vivendi, avrà molte difficoltà a realizzare anche il piano B, ovvero quello di vendere una parte della rete o della divisione Enterprise (Cloud Ict e servizi per i grandi clienti) a un socio finanziario. Se il prezzo di Cdp per la rete fosse giudicato insufficiente dal cda, ancora più difficile sarebbe la vendita a un partner finanziario,- che non ha sinergie da estrarre, di un'attività soggetta a golden power in una fase di discontinuità politica. Stesso discorso per la Enterprise che per gli analisti è l'asset migliore del gruppo.
Dopo la gara sul Psn per il cloud della Pa, anche questa è diventata un'attività sensibile quindi per Labriola sarà difficile massimizzare il ritorno attraverso un'asta (beauty contest). Ma se Sparta brucia Atene è in fiamme. Open Fiber ha chiuso il 2021 con 380 milioni di ricavi, 151 milioni di margine lordo e 3,3 miliardi di debito netto. Quest' anno dovrebbe aumentare fatturato e redditività con passività oltre 4 miliardi e un rapporto debito mol di oltre 12 volte contro le 4,1 volte di Tim.
DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE,…
DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI…
PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO…
DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ…
SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN…
QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL…