
DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA…
Alessandro Barbera per La Stampa
I due consulenti, Spencer Stuart e Korn Ferry, hanno finito il loro lavoro. Sul tavolo di Tesoro e Palazzo Chigi ci sono due liste per ciascuno dei due cacciatori di teste. In ciascuna di esse, tre-cinque candidati per il rinnovo dei vertici delle società pubbliche e partecipate in scadenza: Eni, Enel, Poste, Terna, Finmeccanica.
Il 14 aprile scadono i termini per la presentazione delle liste dei consigli di Eni e Finmeccanica. Ma in ogni caso il governo deciderà per tutte e cinque insieme. Renzi avrebbe deciso di affrontare il dossier lunedì. Ad aiutarlo nella decisione c'è la squadra dei fedelissimi: i sottosegretari Delrio e Lotti e il tesoriere del Pd Bonifazi.
Per evitare polemiche ha fatto un passo indietro l'amico Marco Carrai. «Io non me ne occupo», ha detto a chi lo ha cercato nelle ultime ore. Il premier vuole allontanare da sé qualunque sospetto di preferenze politiche o di cordata. La linea è «massima trasparenza», «attenzione alle donne», «discontinuità » nonché la scelta dei candidati «secondo rigidi criteri di competenza». La nuova procedura di nomina rende tutto più facile.
Al Tesoro si è già riunita la commissione incaricata di valutare il rispetto dei criteri di onorabilità dei candidati: a questo punto, scegliere persone fuori della rosa sarebbe poco opportuno. Al 99% tutti e cinque gli ad in scadenza non saranno confermati: Paolo Scaroni (Eni), Fulvio Conti (Enel), Massimo Sarmi (Poste), Flavio Cattaneo (Terna), Alessandro Pansa (Finmeccanica). L'unico dei cinque che avrebbe qualche chance di restare nelle vesti di presidente è Conti, il quale potrebbe essere affiancato da Luigi Ferraris o Francesco Starace, entrambi candidati interni ad Enel. Preme dall'esterno un outsider, l'amministratore di Atlantia Giovanni Castellucci.
Sfumate le candidature di Colao (Vodafone) e Simonelli (General Electric), per l'Eni i bookmakers scommettono su un ticket Lenardo Maugeri (presidente) Claudio Descalzi (amministratore delegato), caldeggiato dall'uscente Scaroni. A Finmeccanica avanza la riconferma alla presidenza di Gianni De Gennaro e la nomina ad amministratore di Antonio Perfetti, capo di Mbda (missili) o - in alternativa - di Giuseppe Giordo di Aermacchi e di Massimo Brunelli, ad di Ide Fimit. Per Poste è sempre più probabile la nomina ad amministratore di Monica Mondardini, in uscita dalla Cir.
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