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Francesco Spini per ‘La Stampa’
Al primo appuntamento con i conti annuali dopo il ritorno a Piazza Affari, la Pirelli si presenta con ricavi 2017 in crescita del 7,9% a 5,35 miliardi di euro e profitti netti in crescita del 19%, a 175,7 milioni. L' utile netto delle attività in funzionamento cresce del 60,5%, a 263,3 milioni: la differenza tra i due risultati è legato alla perdita di 87,6 milioni relative alle attività degli pneumatici «industrial», che non contribuiranno più ai risultati di Pirelli in quanto scorporate.
Anche il debito si presenta in deciso calo, passando da una posizione finanziaria netta di 4,91 miliardi del 2016 a 3,21 miliardi, con un rapporto tra debiti netti e margine operativo lordo rettificato pari a 2,7 volte, contro le 4,6 volte del 2016.
Per il gruppo guidato dal vicepresidente e amministratore delegato Marco Tronchetti Provera si tratta poi di dare corso alle modifiche del sistema di governo decise in occasione del ritorno in Borsa.
L' assemblea, convocata per il 15 maggio, sarà chiamata ad innalzare a 15 il numero di componenti del consiglio stesso, aggiungendo un rappresentante delle minoranze. Sarà inoltre rinnovato il collegio sindacale, in scadenza, e votato un piano di incentivo di lungo termine rivolto al management, 290 persone, legato al raggiungimento degli obiettivi del periodo 2018-2020.
Myung Sung Wane Afef Jnifen Marco Tronchetti Provera
Una messa a punto della governance che si accompagna a un riassetto nell' azionariato visto che, a cavallo dell' estate, sarà attuata la scissione della holding Marco Polo, con l' attribuzione diretta delle quote ai soci: i cinesi di ChemChina avranno così direttamente il 45,5% del capitale con Camfin all' 11,35%.
Quanto ai russi, che rimarrebbero con il 6,24%, non è detto rimarranno nel gruppo. Ad aprile, infatti, scadranno i vincoli a non vendere (il cosiddetto «lock-up») e il mercato scommette su una monetizzazione della partecipazione. «Riteniamo che la loro uscita sia un evento probabile, essendo soci puramente finanziari», hanno scritto per esempio ieri gli analisti di Equita.
Pur con conti «in linea col piano», per il dividendo bisognerà attendere il prossimo anno, come era stato peraltro annunciato in occasione della quotazione e della presentazione del piano industriale. Per il resto i numeri 2017 evidenziano una «decisa crescita» nel segmento «high value», ovvero negli pneumatici ad alto valore aggiunto, i cui ricavi sono cresciuti dell' 11,8%, oltre quota 3 miliardi di euro, e hanno visto l' incidenza sul fatturato salire al 57,5% (dal 55,3% del 2016). Le aree Apac (Asia Pacifico) e Nafta (Nord America) si confermano quelle a maggiore profittabilità.
Nell' anno migliora anche la performance ambientale, con ad esempio la riduzione del 4% di consumo di energia e una diminuzione del prelievo idrico del 14%. Il 93% dei rifiuti è stato avviato a recupero. Sul piano industriale Pirelli è sempre più attenta allo sviluppo delle auto elettriche guardando a partnership con grandi costruttori globali cui fornire il primo equipaggiamento. Sarà anche estesa la gamma di prodotti Velo, i copertoni per biciclette, con l' ingresso nel segmento delle bici elettriche.
nicole kidman marco tronchetti provera
Tornando ai numeri finanziari, per il 2018 le attese sono in linea con le previsioni di piano, verso una crescita dei ricavi «uguale o maggiore» al 6%, «+10% escludendo l' effetto cambi», col debito destinato a scendere a 2,3 volte il mol.
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