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Enrico Franceschini per "la Repubblica"
Dalla mucca pazza alla mucca "taroccata", in questo campo la Gran Bretagna non ne fa una giusta. Un quarto di secolo fa era l'encefalopatia spongiforme bovina, a non far dormire gli inglesi, che mandarono al macello 4 milioni e mezzo di vacche per liberarsi del contagio. Adesso siamo davanti a un problema più circoscritto, ma che fa ugualmente inorridire i consumatori: il caso delle mucche, o meglio delle polpette che se ne ricavano, "taroccate".
Dovrebbero essere fatte con la carne bovina e invece salta fuori che sono fatte (anche) con carne di altri animali. Sull'etichetta c'è scritto "beef", ma dentro gli hamburger venduti dalla Tesco, maggiore catena di supermercati britannica, e da altri supermarket e catene di fast food come la Burger King, si è scoperto che c'erano anche notevoli quantità di carne di cavallo e di maiale. «Un modo di fare assolutamente inaccettabile», tuona il premier David Cameron, promettendo un'inchiesta.
Non c'è rischio di danni per la salute di chi li ha mangiati, ma è comunque un imbroglio nei confronti dei consumatori. Molti dei quali rifiutano per principio di mangiare carne di cavallo e ora vengono a sapere di averla messa in tavola per chissà quanto tempo: uno shock, in particolare in questo paese, dove il vecchio fascino della cavalleria, l'amore per l'equitazione e un po' anche la passione per l'ippica hanno da sempre fatto storcere il naso davanti a un piatto che in altre parti del mondo finisce abitualmente nel menù.
L'offesa è ancora più grave per chi - musulmano o ebreo - non può mangiare carne di maiale per motivi religiosi. La verità , emersa dopo test di laboratorio compiuti da ispettori del ministero dell'agricoltura irlandese, è finita su tutti i giornali del regno. Dieci milioni di hamburger sono stati ritirati in meno di 24 ore dai banchi della Tesco, di Sansbury e di altre catene di supermarket. Praticamente tutti quelli che vendevano polpette surgelate le rimandano al mittente, per non essere sospettati.
Ma l'inganno andava avanti da anni. Analizzando 27 campioni di hamburger, presi da due stabilimenti in Irlanda che sono tra i fornitori della Tesco e di altri supermercati, gli ispettori hanno riscontrato tracce di carne di cavallo nel 37 per cento dei casi e di maiale nell'85 per cento. La maggior parte ne esibiva solo un piccolo quantitativo, ma in un tipo di hamburger venduti dalla Tesco quasi un terzo del contenuto della polpetta era carne di cavallo.
Oltre che in Irlanda, le marche di hamburger "taroccati" venivano confezionati in uno stabilimento nella contea inglese dello Yorkshire. Produttori irlandesi e inglesi danno però la colpa ultima dell'imbroglio agli stranieri, a fornitori in Spagna e in Olanda che avrebbero mandato loro "parti" di carne non corrispondente agli accordi. E oltre agli hamburger, anche pasticci di carne e confezioni di lasagne sono risultati a base di carne di maiale, anziché soltanto bovina come promesso dall'etichetta. Chissà quanti cavalli e maiali sono stati mangiati inconsapevolmente a questo modo in Inghilterra.
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