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TUTTO STO CASINO PER UNA PIZZA AL MESE – IL TAGLIO DELL’IRPEF SVENTAGLIATO DAL GOVERNO VALE 20 EURO AL MESE PER CHI GUADAGNA 40MILA EURO LORDI ALL’ANNO. IL DISCORSO CAMBIEREBBE SE DOVESSE ANDARE A BUON FINE IL PRESSING DI FORZA ITALIA, CHE CHIEDE DI PORTARE IL TAGLIO DAL 35 AL 33% DELL’ALIQUOTA FINO A 60MILA EURO DI REDDITO. IN TAL CASO, IL VANTAGGIO ARRIVEREBBE A 940 EURO ANNUI PER CHI GUADAGNA 55MILA EURO, E 1440 PER CHI ARRIVA A 60MILA...
Estratto dell’articolo di Paolo Russo per “La Stampa”
SIMULAZIONE DI UNA RIDUZIONE DELL ALIQUOTA DEL SECONDO SCAGLIONE IRPEF - MANOVRA 2025
Il taglio dell'Irpef, se l'asticella non salirà sopra il limite dei 50mila euro di reddito, si tradurrà in una pizza al mese o poco più. Nel migliore dei casi, si tratterebbe di un aumento in busta paga di circa 35 euro mensili per chi guadagna 50mila euro lordi all'anno, e di 20 euro per chi si ferma alla soglia dei 40mila.
Diverso il discorso se dovesse andare a buon fine il pressing di Forza Italia e Cisl, che chiedono di portare il taglio dal 35 al 33% dell'aliquota Irpef fino a 60mila euro di reddito.
In questo caso il vantaggio sarebbe più sostanzioso: 940 euro annui per chi guadagna 55mila euro, 1.240 euro con un reddito di 58mila e 1.440 euro per chi arriva a 60mila euro.
giorgia meloni e giancarlo giorgetti - question time alla camera
Le simulazioni sono state realizzate dallo studio tributario romano Timpone & Associati, che ha preso in considerazione anche gli effetti, molto più modesti, sul reddito da lavoro autonomo. Fino a 85mila euro di reddito, infatti, nulla cambia perché si resta nel regime di flat tax al 15%. Per chi è invece in regime ordinario — ossia paga in base agli scaglioni Irpef previsti per tutti gli altri — il risparmio su 100mila euro di reddito sarebbe di 440 euro.
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antonio tajani - informativa al senato su gaza - fot lapresse
Il partito del vicepremier Antonio Tajani e il sindacato stanno facendo pressioni per portare il taglio Irpef a 60mila euro. Dunque, per ottenere un beneficio fiscale realmente visibile, occorre che la manovra al varo del Consiglio dei ministri di domani alzi la soglia di reddito su cui il taglio Irpef va ad agire.
«L'ideale è arrivare a 60mila euro di reddito, ma bisogna vedere se ci sono le coperture», ha dichiarato ieri il segretario azzurro Tajani, precisando che «se si arriva fino a 50mila euro, il taglio vale comunque per tutti quelli che guadagnano fino a quella somma».
Anche il comitato esecutivo della Cisl chiede di portare il taglio fino a quella soglia dei 60mila euro, ma i margini per trovare le coperture sembrano pochi. «Operazioni di così piccolo cabotaggio servono a poco — commenta il tributarista Gianluca Timpone — ma è chiaro che per ottenere tagli fiscali più consistenti servono risorse che possono arrivare solo dallo stesso fisco, ad esempio livellando le sperequazioni attuali del prelievo. Chi ha un reddito da immobile di 50mila euro paga fino a 5mila euro in meno di Irpef rispetto a un lavoratore dipendente o a un pensionato».
[…] I risparmi calcolati dallo studio Timpone risultano consistenti: chi non ha versato imposte per 5mila euro, oggi dovrebbe pagarne 7.100 con interessi e sanzioni; con la nuova rottamazione, la somma tornerebbe ai 5mila euro iniziali, pagabili in 54 rate da 88 euro ciascuna, salvo la prima da 250 euro che copre il 5% della somma dovuta. Con debiti fiscali più alti, il vantaggio cresce: per 30mila euro non versati, la cartella oggi lieviterebbe a oltre 47mila euro, mentre con la sanatoria si resterebbe a 30mila, da restituire in rate da 527,70 euro.
Tra chi sta pensando di aderire alla sanatoria ci sono quasi un milione di contribuenti finiti però nella trappola dei pignoramenti di crediti presso terzi, retribuzioni o locazioni, bloccati in questi mesi dall'Agenzia delle riscossioni. Un atto estremo che sta togliendo il sonno soprattutto a quel 70% che non ha finito di saldare le rate delle precedenti rottamazioni.
«In questi casi, se si tratta di un errore — e ce ne sono stati — occorre chiedere subito la sospensione legale della riscossione», consiglia Barbara Puschiasis, vicepresidente dell'associazione Consumerismo. «Se invece l'esecuzione è legittima, è possibile sbloccare pignoramenti e blocchi amministrativi rateizzando il dovuto fino a 120 rate». Magari portando tutto nella più conveniente sanatoria.
tasse – vhi versa l irpef in italia - la stampa
RIFORMA DEL FISCO
giancarlo giorgetti giorgia meloni foto lapresse.
antonio tajani - informativa al senato su gaza - fot lapresse
antonio tajani - informativa al senato su gaza - fot lapresse
giancarlo giorgetti giorgia meloni foto lapresse.
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