DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
1. SCIOPERO EUROPEO DEI TAXI CONTRO UBER
Da www.ansa.it
Da Londra a Roma, passando per Parigi, Berlino e Milano, l'Europa è stata attraversata da uno sciopero dei taxi, una protesta internazionale che ha al centro del suo mirino Uber, la società californiana la cui app, che prende piede soprattutto fra turisti e viaggiatori, permette di trovare ovunque auto da noleggiare con autista: una concorrenza sleale intollerabile per i tassisti. La protesta anti-Uber è partita fra i tassisti britannici, che da molti anni, come i loro colleghi del resto d'Europa e in Italia, denunciano la loro convivenza accanto al proliferante mercato delle Ncc. Cortei sono previsti in diverse grandi città, come Parigi, Berlino e Amburgo.
QUI MILANO - Uno sciopero per "difendere le legalità e il servizio pubblico". Così i tassisti milanesi spiegano il blocco delle auto cominciato alle 8 e che proseguirà fino alle 22. Un'agitazione indetta a livello europeo "per non cedere un settore a una multinazionale (Uber ndr) che punta ai ricavi e non al servizio, senza nemmeno pagare le tasse in Italia". A bordo i tassisti, quindi, trasportano solo malati, disabili, donne con bambini piccoli mentre le loro auto rimangono ferme ai parcheggi. Il presidio più importante in stazione Centrale a Milano dove sono anche distribuiti volanti che spiegano le ragioni dell'agitazione.
QUI NAPOLI - Circa 150 tassisti stanno sfilando in corteo nel centro di Napoli nell'ambito dello sciopero indetto in numerose città europee contro l'uso della App che permette di localizzare le auto a noleggio con conducente. La protesta, con astensione dal servizio dalle 8 alle 22, ha raccolto l' adesione di Usb ed Ugl-Taxi. ma non del grosso delle altre organizzazioni sindacali di categoria. Il corteo dei tassisti, partito da Piazza Mancini ed aperto da due taxi, si è snodato lungo il Corso Umberto. Fischi ed insulti contro la sede di "Consortaxi", che non ha aderito alla protesta, in piazza Nicola Amore. Momenti di tensione si sono avuti in piazza Municipio, al passaggio di un taxi, che non aveva aderito alla protesta. Nella concitazione un'auto di passaggio ha investito uno dei manifestanti.
QUI VERONA - Anche a Verona i tassisti protestano oggi, con uno sciopero di un'ora, contro l'app 'Uber'. Una astensione attuata per solidarietà nei confronti dei colleghi di Milano, "ma soprattutto - si legge in una nota - per scongiurare che l'applicazione Uber si diffonda anche a Verona". Sono 177 i tassisti nella città scaligera: di questi, 173 sono in cooperativa, con tariffe concordate con il Comune.
E in Comune i tassisti si sono presentati, pronti a essere ricevuti dal sindaco Flavio Tosi per discutere sulla problematica. "La protesta arriva dal capoluogo lombardo, chi aderisce lo fa spontaneamente - afferma Stefano Sella, responsabile di categoria per Cna Verona -. La nostra volontà non è creare disservizio, ma sensibilizzare, tanto più che lo sciopero dura un'ora soltanto, rispetto alle 14 ore indette a Milano, Bergamo e Varese: lo facciamo solo con lo scopo di accendere i riflettori, anche a Verona, su questo vero e proprio abuso". "E' questo che si nasconde dietro la realtà Uber: un noleggio con conducente (Ncc) che funziona come un taxi" conclude Sella.
manifestazione anti uber a berlino
QUI PARIGI - Anche a Parigi centinaia di taxi fermi contro Uber. Nel giorno della protesta europea contro la celebre app che consente di prenotare una vettura con conducente (NCC) grazie ad un semplice smartphone e alla carta di credito, la capitale francese non è da meno. Già da questa mattina presto centinaia di taxi parigini - con tanto di cartelli 'taxi in sciopero' e 'no alla concorrenza sleale' - hanno bloccato gli aeroporti di Orly e Roissy Charles-de-Gaulle, prima di lanciare una 'operazione lumaca' in direzione del centro. Obiettivo? Bloccare la capitale, già in preda a gravi disagi per lo sciopero indetto dal personale della SNCF, le ferrovie francesi.
londra bloccata per pritesta anti uber
"Gli NCC vogliono ucciderci", ha dichiarato all'agenzia France Presse Mamoudou Sall, uno dei tanti tassisti che oggi hanno incrociato le braccia per dire 'no' ad Uber ed affini. Intanto, quattro mesi dopo essere stato nominato mediatore nella profonda crisi che oppone i taxi tradizionali agli Ncc 3.0, il deputato socialista, Thomas Thévénoud, ha preparato un testo di legge per "modernizzare e regolamentare" il sistema. Secondo Le Monde, il parlamentare propone tra l'altro cinque nuove misure di "modernizzazione dei taxi" e cinque misure di "regolamentazione degli Ncc".
invito a non prendere taxi illegali a roma
Offrendo "la possibilità ai taxi di geo-localizzarsi in tempo reale per i clienti", il testo consentirà, secondo Thévenoud, di "trasformare il telefono del cliente in una stazione di taxi virtuale". Mentre agli NCC 3.0 non sarà più consentito farsi individuare dai clienti attraverso il GPS. Infine, le immatricolazioni saranno permesse solo agli autisti con un certificato professionale e alle aziende che hanno dato prova di capacità finanziaria.
2. LONDRA, PROTESTA DEI BLACK CAB CONTRO UBER
Elisa Murgese per www.wired.it
trafalgar square congestionata
Sono stati l’icona delle strade inglesi per decenni. Ma ora i black-cab tremano di fronte alla tecnologia che sta facendo traballare il loro trono. Non sono solo i tassisti di Milano a tentare di bloccare la città nello sciopero internazionale contro Uber. Oggi, proteste anche a Berlino, Barcellona e Parigi. E non potevano mancare i tassisti della regina, che in 12mila si sono dati appuntamento a Trafalgar Square per creare ingorghi e tentare di bloccare il centro di Londra.
Secondo l’app rivale Kabbee, la protesta di oggi potrebbe costare all’economia inglese 125 milioni di sterline, oltre alla perdita da parte degli autisti dei minicab di 2,4 milioni di sterline, visto che preferiranno stare a casa piuttosto che affrontare il traffico.
Una varietà di app sono disponibili Oltremanica per prenotare taxi da uno smartphone, come la black-cab app Hailo o la stessa Kabbee – giusto per parlare della concorrenza dei minicab. Ma il potere di Uber e la crescente popolarità della sua applicazione – che a Londra vanta 3mila autisti – hanno talmente scosso i tassisti inglesi da spingerli a chiedere un parere all’Alta Corte.
tassisti contro i privati di uber
Abbiamo sempre seguito le polemiche, italiane e non solo, e le proteste internazionali che coinvolgono la società di San Francisco. Quella inglese si scaglia contro un talismano che una legge del 1998 ha concesso solo ai black cabs di poter usare il tassametro. Mentre i minicab londinesi si erano salvati dalle ire dei tassisti perché devono essere prenotati in anticipo e hanno tariffe predefinite, Uber dà la possibilità di calcolare il costo di ogni viaggio monitorando la distanza percorsa e il tempo attraverso uno smartphone. Calcolo, che secondo il sindacato dei tassisti inglesi equivale a un tassametro, e per questo Uber deve essere dichiarato fuorilegge.
Visione non condivisa da Trasport for London, che infatti aveva concesso la licenza agli autisti Uber. Ma di fronte alle rivendicazioni di uno dei simboli d’Inghilterra, l’azienda dei trasporti inglese ha deciso di rimbalzare la palla nelle mani dell’Alta Corte. “Quella di oggi è una protesta inutile, visto che la questione è già nelle mani dei giudici e dobbiamo solo attendere la loro sentenza”, conferma TfL. Bisognerà aspettare qualche mese per leggere il verdetto, mesi in cui Uber potrà essere utilizzata tranquillamente e che quindi potrebbero portare ad un aumento del risentimento dei tassisti. Recentemente gli uffici dell’app Hailo – nata in appoggio alla prenotazione dei black cab – sono stati vandalizzati. Scritte sul muro: “Crumiri”, si riferivano alla sua apertura verso il mercato delle vetture private.
Teme un clima bollente anche la polizia londinese, che ha chiesto a tutti i tassisti – ironicamente via Twitter – di “facilitare una protesta pacifica” per evitare ai manifestanti più incalliti di oggi il rischio di “arresti e processi”.
Il vecchio si contrappone al nuovo, sulle strade della capitale. Sembra che ai tassisti di Londra non piaccia il mondo in cui il mondo sta cambiando, e forse i tassisti fanno bene a temere un’app che, a quattro anni dalla sua nascita in California, è arrivata a una valutazione di 18,2 miliardi di dollari.
E mentre i black cab sono fermi a Trafalgar Square per gridare contro l’innovazione, gli autisti di Uber hanno raccolto la sfida. “I tassisti vogliono bloccare Londra”, ha dichiarato Jo Bertram, il general manager di Uber nel Regno Unito. “Ma gli autisti di Uber sono impegnati a mantenerla in movimento. E lo faranno anche oggi”.
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