marco osnato paolo savona andrea orcel giuseppe castagna

IL RISIKO DELLE CARTE BOLLATE – UNICREDIT PRESENTA RICORSO AL TAR SUI PALETTI IMPOSTI DAL GOVERNO CON IL GOLDEN POWER ALL’ACQUISIZIONE DI BPM – DOPO IL CONGELAMENTO DI UN MESE DELL’OFFERTA DA PARTE DELLA CONSOB, LO SCONTRO POTREBBE FINIRE IN TRIBUNALE: L’AD DELL’EX POPOLARE DI MILANO, GIUSEPPE CASTAGNA, PARLA DI ‘DECISIONE ABNORME’ (“CI DIFENDEREMO IN OGNI SEDE”) – FRATELLI D’ITALIA, PER BOCCA DEL RESPONSABILE ECONOMICO, MARCO OSNATO (VICINISSIMO A FAZZOLARI) SI INTROMETTE E ATTACCA LA CONSOB DI PAOLO SAVONA (EX IDOLO DEI NO-EURO LEGHISTI): “SONO MOLTO SORPRESO. UN PRESIDENTE, UNA PERSONA COSÌ ESPERTA, AVREBBE POTUTO VALUTARE IN MODO PIÙ PRUDENTE LA RICHIESTA”

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

 

UNICREDIT PRESENTA RICORSO AL TAR SUL GOLDEN POWER

ANDREA ORCEL

(ANSA) - Per sciogliere le riserve esistenti sulla legittimità del 'golden power' così come applicato in questo caso ai sensi del diritto italiano e dell'Ue, UniCredit presenterà a breve un ricorso al Tar del Lazio e supporterà l'Ue nel suo esame della situazione. Lo si legge in una nota.

 

Indipendentemente dal suo esito, tale ricorso è una linea d'azione prudente per ottenere chiarezza e una valutazione formale indipendente sulla corretta applicazione del golden power al caso specifico, aggiunge la banca.

 

banco bpm

UNICREDIT, STOP CONSOB OPS A VANTAGGIO MERCATO E AZIONISTI

(ANSA) - La sospensione dell'Offerta deliberata da Consob, è "finalizzata a lasciare il tempo necessario per fornire agli investitori di UniCredit e di Bpm informazioni chiare e adeguate, che consentano loro di valutare con cognizione di causa l'offerta, tenendo conto dell'esercizio del "golden power" e delle relative prescrizioni". Lo si legge in una nota di Unicredit.

 

DAL CDA DI UNICREDIT OK RINUNCIA A 'CONDIZIONE' DI ANIMA

I TRE FRONTI DI UNICREDIT

(ANSA) - Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato la rinuncia alla condizione relativa all'operazione Anima. Unicredit tuttavia evidenzia che "è evidente che l'operazione Anima è stata realizzata a condizioni considerevolmente meno favorevoli di quanto precedentemente ipotizzato".

 

In particolare il gruppo di Piazze Gae Aulenti ricorda che è l'opa da parte di banco Bpm è avvenuta ad "un prezzo di acquisizione più elevato (da 6,2 a 7,0 euro per azione, pari a un aumento del 13%) e senza i previsti benefici sul capitale regolamentare associati al Danish Compromise".

 

GIUSEPPE CASTAGNA

UNICREDIT, SU ANIMA DA BPM MANCANZA DI TRASPARENZA

(ANSA) - Unicredit, "in relazione alla condizione relativa all'acquisizione di Anima da parte di Bpm nel contesto dell'offerta", conferma di "aver concluso un'approfondita valutazione dell'operazione, che si è basata in larga misura su analisi interne a causa della mancanza di una tempestiva e adeguata informativa trasparente da parte di Bpm".

 

"La mancanza di un'informativa trasparente" su prezzo di acquisizione più elevato e senza i benefici del Danish Compromise "durante la presentazione dei risultati trimestrali di Bpm ha generato - evidenzia la banca - ulteriori preoccupazioni e un'assenza di chiarezza, affrontata solo attraverso l'analisi interna di UniCredit".

 

UNICREDIT RESPINGE ACCUSE BPM, 'NON ANCORA PRESA DECISIONE'

(ANSA) - UniCredit non "è ancora in grado di prendere alcuna decisione definitiva in merito al completamento dell'operazione" su Banco Bpm e "respinge in toto le accuse mosse da" Piazza Meda.

 

Andrea Orcel

L'offerta, evidenza il gruppo di Piazza Gae Aulenti "rimane soggetta all'esito delle verifiche in corso in relazione al procedimento "golden power" (incluse tutte le iniziative e le azioni in corso o imminenti) e all'esame antitrust, restando confermato che tutte le condizioni relative a tali autorizzazioni, nonché tutte le condizioni diverse da quelle specificamente rinunciate, rimarranno in essere ai sensi dei termini dell'offerta".

 

UNICREDIT, RESTIAMO IMPEGNATI IN DIALOGO CON ORGANI GOVERNO

(ANSA) - UniCredit "rimarrà impegnata nelle discussioni con gli organi governativi competenti per ottenere un riscontro conclusivo sulla portata e sull'interpretazione delle prescrizioni" relative all'ops su Banco Bpm. "Ove possibile, per trovare un percorso reciprocamente condiviso che soddisfi tutti i requisiti legali e normativi applicabili", aggiunge la banca.

 

CASTAGNA, DANNEGGIATI DALL'OPS, VOGLIAMO PARTECIPARE AL RISIKO

SEDE DI BANCO BPM A PIAZZA MEDA - MILANO

(ANSA) -"È una decisione abnorme che ci blocca come banca, ci impedisce di dire la nostra sul mercato e non tiene conto dell'interesse dei nostri azionisti. Per questo ci difenderemo in ogni sede".

 

Il ceo di BancoBpm Giuseppe Castagna commenta così con il Sole 24 Ore il provvedimento della Consob che, accogliendo l'istanza di UnICredit, ha prorogato di 30 giorni i tempi dell'Ops lanciata da piazza Gae Aulenti, allungandone il termine da fine giugno a fine luglio.

 

Giuseppe Castagna - PRIMA DELLA SCALA 2024

"Avendo UniCredit in mano il provvedimento da oltre un mese e considerato che ad oggi ben tre delle condizioni di efficacia dell'Ops non si sono avverate, ci saremmo semmai aspettati che Unicredit facesse chiarezza sulle sue intenzioni, come tutto il mercato, e i nostri azionisti in primis, attende già da troppo tempo -prosegue -. Siamo rimasti estremamente sorpresi dal provvedimento Consob tanto che faremo ricorso al Tar per difendere le nostre ragioni".

 

Il Cda di BancaBpm ha giudicato 'non congrua' l'offerta di UniCredit. "Lo dico in sintesi: il premio è sostanzialmente nullo, mentre nelle ultime due precedenti operazioni straordinarie italiane comparabili (Intesa su Ubi e Agricole su Creval, ndr), il premio è stato del 45% circa - sottolinea -. In sintesi, in termini di valore i nostri azionisti perdono circa 2,5 miliardi mentre per gli azionisti di UniCredit si genera un beneficio di 7,5 miliardi".

 

andrea orcel di unicredit

Qualora l'Ops di UniCredit fallisse "vogliamo dire la nostra. La richiesta di sospensiva dell'Ops comporta una significativa dilatazione dei tempi, che risultano ora quasi raddoppiati rispetto ai massimi di 40 giorni, se consideriamo il lasso temporale tra l'approvazione della Consob e l'avvio del periodo di adesione e il fatto che la sospensione sia stata concessa per il termine massimo di legge", prosegue Castagna.

 

"Ciò con tutto quello che ne deriva per l'operatività della nostra banca in conseguenza della passivity rule ma non solo: siamo di fatto bloccati per otto mesi, mentre là fuori c'è un riassetto in cui potremmo legittimamente mostrarci come un protagonista del sistema bancario -conclude -. Abbiamo molte possibilità che oggi ci sono impedite di fatto".

 

paolo savona foto di bacco (3)

BPM ATTACCA LA CONSOB: VERSO LO SCONTRO LEGALE PER L’OPS DI UNICREDIT

Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per “La Stampa”

 

Lo scontro tra Banco Bpm e Unicredit finirà in tribunale. Se davanti al Tar del Lazio o a un Tribunale civile per un provvedimento d’urgenza si capirà solo tra qualche giorno. Ma nonostante da Piazza Meda non filtri nulla, a «La Stampa» risulta che i legali del gruppo stiano lavorano per avviare un’azione giudiziaria di contrasto alla decisione della Consob: mercoledì sera, l’authority di Borsa ha accolto la richiesta di Unicredit di sospendere per 30 giorni l’Ops su Banco.

 

Marco Osnato - un giorno da pecora

«Una decisione abnorme» secondo i vertici della banca guidata da Giuseppe Castagna. E ieri sera si è esposto anche il responsabile economico di FdI, Marco Osnato: «Sono molto sorpreso dalla decisione della Consob, sebbene presa a maggioranza come si può capire dai boatos che vengono dal palazzo dell’authority.

 

Lo dico perché evidentemente un presidente, una persona così esperta, avrebbe potuto valutare in modo più prudente una richiesta che potrebbe far apparire erronee le valutazioni fatte da Palazzo Chigi».

 

Un messaggio chiaro, diretto all’ad di Unicredit, Andrea Orcel: il governo non ha alcuna intenzione di trattare con sui paletti imposti dal Golden power […].

 

La sensazione, tra le fonti finanziarie interpellate, è che i 30 giorni di tempo serviranno non tanto a negoziare sul destino di Banco Bpm, quanto sul riassetto più complessivo del risiko bancario, da Mps a Mediobanca fino a Generali. Anche perché facendo slittare i termini dell’Ops dal 23 giugno al 23 luglio, c’è tempo a sufficienza per valutare l’esito dell’assemblea di Mediobanca del 16 giugno per l’offerta su Banca Generali e il via della scalata di Mps a Piazzetta Cuccia.

 

Andrea Orcel

Sul fronte di Piazza Meda, invece, se anche Unicredit riuscisse ad aggirare i paletti del governo dovrebbe comunque superare lo scoglio Crédit Agricole che è in ottimi rapporti con Palazzo Chigi: i francesi, primi azionisti con il 19,8% del capitale, insieme ai pattisti, che comprendono diverse fondazioni bancarie, ma anche Enpam e Cassa Forense hanno quasi il 26,5% del capitale che sale al 31,5% con la quota di BlackRock.  Tradotto: senza l’ok dell’esecutivo, l’operazione non vedrebbe mai la luce.

unicredit 2GLI INTRECCI DELLA FINANZA ITALIANA

 

[…]

paolo savona foto di bacco (1)paolo savona foto di bacco (2)unicredit 1