FERMI TUTTI! IL SINDACATO DEI CAPITANI DIFENDE SCHETTINO: “NON LO SOSPENDEREMO” - “IN CROCIERA L'INCHINO È UNA PRATICA USUALE, C'È QUELLO CHE HA FORTUNA E QUELLO CHE NON CE L'HA. SI FA ANCHE PER DIMOSTRARE CHE ABBIAMO CORAGGIO MA BISOGNA ASSUMERSENE LA RESPONSABILITÀ” - IL COMANDANTE DE FALCO? “UN EROE DEL CAZZO, HA DATO INDICAZIONI IMPRATICABILI: PER RISALIRE DALL’UNICA SCALA AVREBBE BLOCCATO LA DISCESA DEI NAUFRAGHI” - SÌ, VABBÈ. PERÒ PERCHÉ HA ABBANDONATO LA NAVE?...

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Da "Leggo.it"

L'unione sindacale Capitani di lungo corso al comando - Unione sindacale Capitani e direttori di macchina non sospenderà Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia naufragata all'Isola del Giglio. Lo ha annunciato il presidente Antonino Nobile questa mattina a Genova nel corso di una conferenza stampa. «Sospendere Schettino? -ha detto Nobile - Assolutamente no. Non ce lo sogniamo neanche. Valuteremo alla conclusione delle indagini. E anche la sospensione dell'armatore è da valutare».

«De Falco ha dato due indicazioni cervellotiche e impraticabili» parlando con il capitano Schettino la notte del naufragio della Costa Concordia, ha detto Pietro Gardella consigliere dell'Unione sindacale Capitani di lungo corso al comando - Unione sindacale Capitani e direttori di macchina questa mattina nel corso di una conferenza stampa.

«De Falco - ha spiegato Gardella - ha detto a Schettino di andare a bordo ma era impossibile c'era una sola bistaggina da cui stavano scendendo i passeggeri, per salire avrebbe dovuto fermare il flusso dei naufraghi. E secondo De Falco avrebbe poi dovuto contare i passeggeri». Secondo Gardella, De Falco «ha fatto una cosa disdicevole divulgando ai quattro venti una frase sensibile e particolare che doveva essere messa a disposizione solo della magistratura. Eroe del ... - ha aggiunto Gardella - e si è messo anche l'aureola dicendo: non sono un eroe, ho fatto il mio dovere».

«In crociera l'inchino è una pratica usuale, sono stupidaggini che si fanno per fare divertire i passeggeri, c'è quello che ha fortuna e quello che non ce l'ha. Lo si fa anche per dimostrare che abbiamo coraggio ma ti assumi la responsabilità di quello che fai», ha detto Nobile. «Ci sono più morti sulle strade italiane in un week end che in un naufragio», ha aggiunto.

 

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