DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
- MEDIOBANCA: UTILE TRIMESTRE A 271 MILIONI (+10%)
(ANSA) - Nel primo trimestre Mediobanca ha registrato un utile netto salito del 10% a 271 milioni, ai massimi livelli degli ultimi tre anni, e ricavi cresciuti del 7% a 684 milioni. Nel trimestre chiuso a fine settembre tutte le attività crescono: i total financial asset, ossia le masse complessive del Wealth Management, salgono del 5% a 68,4 milioni miliardi, gli impieghi del 6% a 45 miliardi e spingono al la redditività sopra la media del settore. Il ritorno sul capitale tangibile (Rote) si attesta al 10% pur in presenza di un'elevata dotazione di capitale (CET1 al 14,2%).
Ai ricavi contribuisce l'apporto della partecipata Generali, che sale a 135,5 milioni (98 milioni un anno fa) e riflette il risultato della compagnia al 30 giugno scorso che include utili non ricorrenti dalla cessione di Generali Leben. Il margine di interesse aumenta del 4,4% a 359,1 milioni per il contributo del Consumer (+5,2%) e del Wealth Management (+7,3%) a fronte di un Corporate investment banking stabile. Le commissioni nette restano stabili a 154,9 milioni: l'ingresso di Messier Maris (10,4 milioni) compensa il rallentamento di Capital Market e Specialty Finance mente le fees del Wealth Management (invariate a 69,5 milioni) riflettono il contributo dei segmenti Affluent e Private.
Infine i proventi di tesoreria diminuiscono da 40,8 a 34,7 milioni: il maggior contributo di Capital Market Solution (27 milioni contro 17 milioni) è più che assorbito dall'andamento del portafoglio proprietario (banking e trading book) il cui apporto netto flette da 18,6 a 2,5 milioni; il saldo della riserva OCI aumenta da 36,3 a 69,8 milioni, di cui 36,5 milioni su titoli di Stato italiani. I costi di struttura aumentano del 4,1% a 282,5 milioni, con un indice costi/ricavi al 41,3%; l'incremento delle spese del personale (+4,8%) deriva principalmente dal consolidamento di Messier Maris (6,1 milioni) e al rafforzamento delle strutture commerciali Private, Affluent e Consumer mentre le spese amministrative salgono del 3,4%.
L'indice costi/ricavi si mantiene su livelli contenuti (52%) anche escludendo il contributo di Generali. Guardando ai risultati delle singole divisioni, in particolare nel credito al consumo Compass si conferma motore di crescita per il margine di interesse di gruppo, mantenendo livelli di attività e redditività elevati pur in uno scenario di tassi di mercato in forte contrazione. I ricavi nel trimestre aumentano del 3,9% a 267,3 milioni) per la crescita degli impieghi netti (+7%) che consentono un ulteriore progresso del margine di interesse (+5,2%).
- MEDIOBANCA: NAGEL, DISCUTEREMO SUGGERIMENTI DELFIN
(ANSA) - "Noi dobbiamo rimanere concentrati su quello che facciamo. Ma è nostra consuetudine confrontarci con gli azionisti e le faremo con Delfin. Ci interfacceremo con Delfin per discutere di eventuali loro proposte e suggerimenti". Così l'ad di Mediobanca Alberto Nagel risponde sulle idee già espresse da Del Vecchio sull'attività futura dell'istituto.
"Questo è l'unico commento che faccio" ha premesso Nagel rispondendo a una domanda in conference call sulle idee di Leonardo Del Vecchio su Mediobanca, dove è entrato nell'azionariato con un blitz. "Come sapete siamo un'attività vigilata. Questo meccanismo fa sì che l'organo cui spetta la definizione delle strategie è il Cda", ha sottolineato. "Dobbiamo rimanere concentrati sulle consegne del nostro piano, anche perché siamo in situazione di mercato che nei prossimi anni vedrà un contesto di tassi negativi", ha concluso.
- MEDIOBANCA: NAGEL, CAMBIO STATUTO È DI COMPETENZA DEI SOCI
(ANSA) - Un eventuale cambio dello statuto "è di competenza degli azionisti". E' la risposta diplomatica dell'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, a una domanda sulle ipotesi che il socio Leonardo Del Vecchio valuti di modificare lo statuto nei punti che impongono che l'ad sia scelto all'interno dell'istituto. "Siamo tesi a migliorare la nostra governance, che può sempre essere migliorata", ha aggiunto nella call coi giornalisti. Nella presentazione poi della trimestrale agli analisti, interpellato di nuovo sull'arrivo in forze di Delfin nel capitale, ha sottolineato che "siamo aperti a ogni suggerimento utile e nell'interesse della banca ogni proposta sarà considerata a valutata nel board".
- MEDIOBANCA: NAGEL, CRESCITA ORGANICA MA RESTA OPZIONE M&A
(ANSA) - "La nostra politica è di crescita organica ma anche di M&A. Abbiamo guardato e utilizzato con interesse il M&A e abbiamo fatto 4 o 5 operazione negli ultimi anni. Il M&A continua essere un'opzione del progetto attuale ma possiamo consegnare risultati interessanti anche senza l'obbligo di farlo". Con queste parole l'amministratore delegato di Mediobanca indica in una conference call con i giornalisti l'atteggiamento dell'istituto riguardo a opportunità di acquisizioni o fusioni.
"La diversificazione è parte di questo modello che abbiamo costruito in questi anni - ha osservato riguardo allo sviluppo impresso dalla banca al credito al consumo e alla gestione del risparmio a fronte dei suggerimenti di Del Vecchio di puntare di più sull'investment banking -. Se ci sono tendenze di mercato che non favoriscono un'attività come è avvenuto nell'investment banking è importante affiancare a un'attività volatile una più stabile. E si può ovviare grazie al fatto che si sono sviluppati altri business che fanno continuare la crescita".
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