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TE LA DO' L'EGEMONIA FINANZIARIA! - NON BASTAVA L'INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO CHE HA ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI PER IL CONCERTONE PER LA CONQUISTA DI MEDIOBANCA LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MILLERI, ORA LA VIGILANZA BCE RIMANDA INDIETRO LA BOZZA DEL NUOVO STATUTO DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA CHE INTRODUCE IL METODO DI NOMINA CON LA LISTA DEL CDA RISCRITTO DALLA LEGGE CAPITALI, VOLUTA DA PALAZZO CHIGI (VEDI FAZZOLARI) E CARISSIMA A CALTAGIRONE – L'EUROTOWER NON VUOLE CHE EVENTUALI LISTE DEI SOCI FORTI "CALTARICCONE" E MILLERI-DELFIN FACCIANO DECADERE IL BOARD PROPOSTO DAL CDA USCENTE – A SIENA È CORSA CONTRO IL TEMPO PER APPORTARE LE MODIFICHE RICHIESTE E SOTTOPORRE UNA NUOVA BOZZA ALLA BCE…

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Estratto dell’articolo di Andrea Greco per “la Repubblica”

 

GIANCARLO GIORGETTI FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

La vigilanza Bce rimanda indietro la bozza del nuovo statuto Mps che introduce il metodo di nomina con la lista del cda riscritto dalla legge Capitali.

 

[...]  l'autorità avrebbe risposto, giorni fa, all'istanza dei senesi, che da inizio novembre avevano avviato formalmente la procedura, chiedendo tra l'altro di eliminare l'articolo che afferma il "principio di residualità" - contenuto nel parere del Consiglio di Stato e recepito dalle disposizioni Consob -, come inteso dalla criticata norma con cui il governo ha inteso depotenziare i manager che basavano il loro potere sui meccanismi di rinnovo assembleare tramite la lista del cda.

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MILLERI

Questo principio prevede che la lista del cda possa automaticamente decadere qualora un socio rilevante presenti una propria lista per il controllo del board. Mps, contattata da Dietro le quinte, senesi e non solo, il principio di residualità è visto come un modo per lasciare un'opzione in più a Francesco Gaetano Caltagirone e alla holding Del Vecchio, primi due azionisti di Mps con il 10,26% e il 17,53% rispettivo, oltre che ispiratori della norma nel 2024, tesa a scardinare il blocco di potere Mediobanca-Generali; anche se poi l'assalto decisivo è stato in Borsa, con l'Ops che a settembre ha sottomesso Piazzetta Cuccia alla banca senese.

 

giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti

[...] era sembrato a Siena che vincolare la lista del cda all'assenza di altre liste rilevanti potesse garantire meglio i grandi soci privati. Tuttavia la vigilanza, sia in passato che nei recenti nulla osta rilasciati su Mps sula scalata a Mediobanca ha sempre considerato Caltagirone e Delfin "investitori finanziari" sprovvisti di funzioni di controllo o influenza gestionale diretta; e anche nel passaggio attuale la Bce avrebbe ritenuto di non subordinare la lista del cda senese alla "residualità" di altri azionisti.

 

Tra l'altro durante l'estate, nel dichiarare le sue intenzioni nell'Ops su Piazzetta Cuccia, Caltagirone si era impegnato con la Consob e con la Bce «a non presentare liste di maggioranza finché la quota sarà sopra il 10%», soglia oltre cui scatta la cosiddetta "influenza notevole".

 

luigi lovaglio

Se prevarrà la versione corretta dalla Bce, comunque, Caltagirone o Delfin potrebbero in teoria scendere sotto il 10% e presentare una loro lista per l'assemblea di Mps, anche di maggioranza; ma in quel caso la loro lista non eliminerebbe quella del cda, dovrebbe anzi competere con essa, oltre che con quella che probabilmente presenterà Assogestioni.

 

Uno scenario ben diverso da quello insito nella "residualità" inserita nella prima bozza statutaria di Mps, visto che il 60% del capitale senese è flottante sul mercato.

 

Senza perdere tempo, e malgrado il Natale incomba, Mps dovrà apportare le modifiche richieste e risottoporre alla Bce la bozza. Solo dopo l'ok della vigilanza, infatti, la banca potrà convocare l'assemblea straordinaria che voti lo statuto nuovo. Ha fino a metà febbraio per farlo, dato che l'assemblea per rinnovare i vertici è a metà aprile, e la lista del cda va depositata 40 giorni prima (un lasso di tempo esteso dalla legge Capitali), quindi la prima settimana di marzo.

 

francesco gaetano caltagirone (2)

La nuova governance senese è un architrave cruciale del polo finanziario Mps-Mediobanca-Generali, e dalla sua compattezza dipenderà la conferma dell'ad Lovaglio e del presidente, Nicola Maione.

GIOVANBATTISTA FAZZOLARI AL SENATO - FOTO LAPRESSELUIGI LOVAGLIO AL SENATO - COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLE BANCHE - FOTO LAPRESSEFRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MEDIOBANCA