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DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER…
CHIP E CIOP – HAI VOGLIA A DIRE CHE VANNO CREATI CAMPIONI EUROPEI: QUANDO SUCCEDE, POI FINISCE A SCHIAFFI TRA I PAESI “AZIONISTI” – IL CASO STMICROELECTRONICS FA SCUOLA: PARTECIPATO DA ITALIA E FRANCIA, E FINITO INVILUPPATO IN UNA GUERRA LEGALE DA CUI L’AZIENDA PUÒ SOLO USCIRE A PEZZI – I FRANCESI SPINGONO PER CONFERMARE L’ATTUALE GOVERNANCE E NON VOGLIONO CEDERE SU UN RAPPORTO DI FORZA SBILANCIATO A LORO FAVORE. PER L’ITALIA TRATTA ADOLFO URSO: ALLORA STIAMO TRANQUILLI – IL “PESO” DEL CROLLO DELL’AUTOMOTIVE EUROPEO…
1. CASO STMICROELECTRONICS, L'IRA DEL GOVERNO URSO: "SERVE UNA SVOLTA, PARIGI INFORMATA"
Estratto dell’articolo di Danilo Ceccarelli e Claudia Luise per “La Stampa”
Un dossier complicato. I rapporti tra italiani e francesi, su StMicroelectronics sono ai «minimi storici». Da un lato c'è il governo italiano, che già in passato ha espresso perplessità sulla gestione della multinazionale dei semiconduttori.
Dall'altro c'è quello francese, che l'anno scorso aveva spinto per riconfermare l'attuale governance e non vuole cedere su un rapporto di forza stratificato a suo favore, anche se la partecipazione è paritaria: il 27,5% diviso a metà tra il Mef e il veicolo dell'Eliseo Ft1Ci.
Una situazione esplosa anche dopo le testimonianze depositate dai legali americani per la class action intentata da un gruppo di azionisti per la diffusione «sostanzialmente falsa e fuorviante di dichiarazioni» in merito a bilanci e linee guida.
Ieri il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha avuto modo di parlarne durante il colloquio con il ministro dell'Economia francese, Eric Lombard, incontrato a margine del summit sull'AI di Parigi.
«Abbiamo affrontato tutte le tematiche bilaterali e multilaterali, quindi anche europee, che vedono insieme Italia e Francia», spiega il titolare del Mimit, parlando di una «piena intesa sul lavoro comune» da portare avanti. E nello specifico, su Stm, Urso ha sottolineato che si è parlato di come l'azienda potrà «affrontare meglio le nuove sfide di mercato».
Troppo presto sostenere pubblicamente la possibilità di un cambio ai vertici, che invece dovrà essere mediato in trattative lunghe. Nel mirino, infatti, sono finiti l'amministratore delegato, Jean-Marc Chery, e il cfo, Lorenzo Grandi, i cui mandati scadono nel 2027. Una discrezione che trapela anche dalla parte francese, che mantiene il massimo riserbo sull'argomento: sul futuro della dirigenza tutto tace dalle parti di Bercy, sede del Ministero dell'Economia, da dove ancora non è arrivata nessuna reazione.
Distanze «molto ampie […] nate circa due anni fa quando la multinazionale ha messo alla porta alcuni manager italiani apparentemente senza ragione e senza rendere partecipe della scelta l'azionista italiano. Decisioni che avrebbero scatenato proteste da parte del Mef. Da allora i rapporti sono stati sempre più sfilacciati. Ma c'è un altro episodio, raccontato anche nella memoria depositata per la class action, che già allora aveva destato qualche preoccupazione: l'indiscrezione che i manager avevano venduto azioni proprie qualche settimana prima dell'approvazione del bilancio.
Un campanello d'allarme su una gestione considerata «non consona» che aveva spinto il Mef ad alzare l'attenzione e a esprimere perplessità sulla riconferma di Chery, poi invece arrivata proprio per la determinazione francese verso il manager. Allora si sarebbe pensato di trovare la sponda che l'Italia cercava in Grandi. Man mano, però, anche questa possibilità sarebbe venuta meno.
LORENZO GRANDI - STMICROELECTRONICS
La class action […] è solo la goccia che ora spingerebbe il governo a chiedere un cambio di passo. Anche perché intanto sono arrivati risultati sotto le attese e un programma di riduzione dei costi che potrebbe impattare sull'occupazione. Intanto arriva la posizione della società: «È importante capire che al momento si tratta solo di accuse di presunte violazioni e che gli esiti dei procedimenti legali non sono prevedibili. La società ritiene di avere solide argomentazioni legali contro le accuse e si difenderà con determinazione in tribunale».
2. LA PARABOLA DI STM
Thread di Alessandro Aresu da “X”
https://x.com/alearesu/status/1888693958684852580
Nei miei libri mi sono occupato spesso dell'industria dei semiconduttori e della sua centralità, contribuendo a far conoscere "campioni" tra cui ASML, NVIDIA e TSMC. Credo sia utile dare in un thread un contributo sulla delicata situazione che riguarda l'italofrancese STM.
Negli ultimi giorni, STM è al centro di rumor spiacevoli che riguardano soprattutto una class action iniziata l'anno scorso, mentre il titolo nell'ultimo anno è andato male, anche rispetto ad aziende EU come NXP e Infineon.
A ciò si aggiunge la possibilità che l'azienda possa ridurre la forza lavoro. Non commento i rumor ma, nella mia analisi, faccio riferimento al mercato specifico e alle tendenze strutturali da considerare.
Caratteristiche fondamentali dell'industria dei semiconduttori sono: a. il rapporto con i mercati di riferimento, b. l'avanzamento della frontiera tecnologica. c. il carattere ciclico. A ciò si aggiunge anche il capitalismo politico!
Come funziona il gioco? Le aziende investono per stare alla frontiera su varie specializzazioni, servono alcuni clienti e mercati da cui dipendono, devono guadagnare bene nei cicli positivi per resistere ai cicli negativi.
Per capire STM e altre aziende europee, bisogna considerare allora il grande rilievo del mercato automotive per i loro ricavi. Se l'automotive tira e sceglie i loro prodotti, vanno bene. Altrimenti, perdono terreno
IL PIL DEGLI USA E DELL UE A CONFRONTO
Il mercato automotive è passato da prospettive positive (qui 2023) a un contesto di correzione, e ciò pesa senz'altro sui conti delle varie aziende. Il ciclo è sempre brutale e presenta il conto.
Ovviamente, il mondo vive ora il super-ciclo dell'intelligenza artificiale, ma questo per gli IDM europei conta relativamente poco, perché, come ho ricordato, non è il loro ciclo, non stanno su quella frontiera
auto elettriche della cinese Byd
Dentro questo gruppo STM, poi, secondo autorevoli analisti come O'Laughlin, non performa altrettanto bene per gli azionisti come Infineon, NXP e altri durante il ciclo positivo. Attualmente, infatti, va peggio.
Questo aspetto (l'incontro inevitabile col ciclo negativo) deve però portare la nostra attenzione sulla questione più ampia, che ho spesso sottolineato, che riguarda l'automotive in Europa.
L'investimento cinese sull'automotive è un investimento anche in elettronica che ha già dato i suoi frutti e li darà ancora. Questo indebolisce e indebolirà i mercati di sbocco automotive europei: un problema per tutti gli attori EU dei semiconduttori.
Le aziende cinesi attaccheranno sempre più le nicchie dell'elettronica automotive attraverso il governo della domanda e la superiore capacità organizzativa e di coordinamento. Solo un qualche rilancio dell'automotive europeo può rispondere al problema.
LORENZO GRANDI - STMICROELECTRONICS
Va detto che STM ha clienti prestigiosi nella sua top 10, tra cui Apple, SpaceX e Tesla. Non va però dimenticato che queste aziende operano costantemente per razionalizzare la filiera e, nel caso delle aziende di Musk, anche ridurre i costi tramite innovazioni interne.
Il dovere di STM è quindi avere capacità per monitorare le attività dei clienti e la loro supply chain, per quanto possibile, al fine di conservare alcuni vantaggi che la rendono indispensabile per loro, allo stesso tempo cercando nuovi clienti e diversificando.
Per quanto riguarda la collaborazione con la Cina, su cui c'è stata una joint venture, io sono comunque contrario: l'obiettivo cinese è sempre internalizzare, per loro si è sempre e solo un taxi per arrivarci prima, qualunque garanzia venga data.
Aggiungiamo che un altro elemento di debolezza potenzialmente strutturale per STM è l'esclusione da quello che, dopo la pausa/fine dei progetti Intel, è rimasto il principale progetto europeo dell'industria.
Si tratta ovviamente di TSMC in Germania. STM ha puntato su una partnership con Global Foundries e su altri investimenti ma se veramente TSMC inizierà a produrre in Europa - ci crederò quando lo vedrò - non esserci è sbagliato
In European Semiconductor Manufacturing Company ci sono infatti non solo Infineon e NXP, ma c'è anche Bosch. La centralità globale di TSMC è aumentata ancora, quindi non esserci sarebbe un problema strutturale.
auto elettriche della cinese Byd
Guardando in profondità, si vedono i grandi temi che STM dovrà affrontare nel prossimo futuro, forse anche in un consolidamento dell'industria europea. E "per avere successo è necessario continuare a investire in nuovi prodotti anche durante i periodi negativi" (G. Moore).
Come sempre tra Italia e Francia, ci sono poi i delicati rapporti tra i governi da considerare. Ma da ultimo, sarà sulle tendenze strutturali che l'azienda dovrà dimostrare il suo valore, navigando nelle difficoltà del ciclo.
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