WALL STREET BUTTA GIU' PIAZZA AFFARI (-1,18%) - LO SPREAD RISALE A 157 PUNTI - IN PICCHIATA BANCO POPOLARE (-4,8%) - MPS (+3,1%) SI SALVA GRAZIE AGLI ANALISTI DI GOLDMAN SACHS

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Carlotta Scozzari per Dagospia

Dopo alcuni dati microeconomici deludenti, e, soprattutto, dopo sei sedute di fila in area positiva, a Wall Street hanno cominciato a fioccare le vendite. E i listini europei non hanno potuto non risentirne. Così, Piazza Affari, che soltanto il giorno prima si era avvicinata a grandi passi alla barriera dei 22mila punti, già bucata al rialzo non molto tempo fa, è stata costretta a tornare indietro a grandi passi, terminando il mercoledì in forte flessione, dell'1,18%, a quota 21.675,75 punti. Nel frattempo, lo spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi, che ieri si era posizionato a 155 punti, è tornato a rialzare leggermente la testa attestandosi a 157 punti.

All'interno del listino principale di Piazza Affari, debole un po' tutto il settore bancario (in rosso anche a livello europeo), con il Banco Popolare in discesa del 4,82%, la Bpm giù del 2,47%, Ubi del 2,43%, Mediobanca del 2,33% e Unicredit del 2,25 per cento. In controtendenza la Mps guidata dal presidente Alessandro Profumo e dall'amministratore delegato Fabrizio Viola, che ha guadagnato il 3,13% nel giorno in cui gli analisti di Goldman Sachs hanno promosso il titolo dell'istituto senese a "neutral" ("neutrale") dal precedente "sell" ("vendere").

Al contrario, Pirelli (-2,40%) ha accusato il colpo della bocciatura degli analisti di Hsbc, che hanno tagliato il giudizio sul gruppo degli pneumatici a "neutral" dal precedente "overweight" ("sovrappesare" in portafoglio). Deboli anche il gruppo della moda Moncler (-2,64%) e la società attiva nel settore delle autostrade Atlantia (-2,33 per cento).

 

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