Ilaria Carra e Rosario Di Raimondo per repubblica.it - Estratti
Debora Turiello
Viene descritta come una che si distingue per le “spiccate doti organizzative” e “dallo scrupoloso puntiglio nell’adempiere i compiti a lei affidati”.
Oltre a essere una ultrà con una “pluriennale militanza nella Curva Nord”. Proprio per queste sue caratteristiche, Debora Turiello, 40 anni, ai domiciliari con l’accusa di far parte dell’associazione per delinquere con aggravante mafiosa, per la Curva era storicamente l’addetta alle trasferte, di cui curava le liste dei partecipanti, i pagamenti dei biglietti e l’organizzazione dei viaggi.
Ma il nuovo Direttivo post Boiocchi, “riconoscendone gli innegabili pregi”, aveva ampliato i suoi compiti, delegandole la gestione degli incassi derivanti dalle partite in casa. È lei la contabile della Nord. La tesoriera del partito interista.
andrea beretta
"Follow the money” e arrivi a lei. Che, come scrivono i sostituti procuratori Sara Ombra e Paolo Storari nella richiesta delle misure cautelari al gip, Domenico Santoro, “in occasione degli incontri casalinghi istituisce e gestisce presso la saletta interna del Baretto 1957 un vero e proprio ufficio, dove riceve i pagamenti dei ‘clienti’, distribuisce le tessere a disposizione della curva, effettua - ove necessario - i cambi nominativo, registra tutti i movimenti su fogli-registri, tiene in consegna il denaro almeno fino al termine dell’incontro”.
Anzi, in più occasioni, scrivono i pm, "Turiello e Bosetti (Renato, nuovo capo del direttivo, in carcere, ndr) sono stati impegnati insieme nell’iter della ricarica dei biglietti: traggono i loro profitti, da un lato, sui biglietti che acquistano e vendono a nome della curva e, dall’altro, su quelli che acquistano e vendono autonomamente”. È lei che “è stata più volte intercettata a commettere irregolarità sull’intestazione dei reali fruitori dei biglietti delle partite, modificando dolosamente le generalità adottate per rendere maggiormente difficoltosa l’identificazione”.
ultra inter andrea beretta
E c’è anche lei nella spartizione dei guadagni non proprio leciti della Curva, con Marco Ferdico intercettato che per la stagione calcistica parla di "265 mila (euro) fatti, puliti!” e di “5000 euro” che “gliel’ho dati a Debora per tutto il lavoro che ha fatto, perché hanno speso di stampanti, di cose...”.
Custodisce il denaro, fiuta quando viene gradualmente messa da parte dal nuovo corso Bellocco-Ferdico-Beretta (“e allora sta pretendendo sempre di più perché se aveva detto inizialmente io tengo il negozio e voi gestitevi lo stadio e adesso pian pianino invece non gli sta bene un cazzo e vuole tutto lui... non sono gli accordi...”) ma “partecipa anche alle azioni violente verso i tifosi avversari”.
antonio bellocco e andrea beretta
È lei che segue i tifosi del Benfica, il 19 aprile 2023, "sono qui tra gli sbirri, sono un’ottantina” dice a Ferdico segnalandogli il gruppetto da assaltare. E da lì la catena con Ferdico che contatta un leader della Curva non indagato e chiede “30 ultras belli”, cioè preparati, che vuol dire “picchiatori”, in grado di contrastare la tifoseria avversaria.
Infine, è sempre lei la presidente di una strana associazione che si chiama “We are Milano”. Formalmente, un’organizzazione che serve a sostenere le iniziative degli ultrà. Nei fatti, un “paravento legale”
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andrea beretta e antonio bellocco nella partita di calcetto prima dell'omicidio
Soprattutto, per gli inquirenti, l’associazione “è uno strumento per eludere il Fisco”. Le entrate dell’associazione non sono indifferenti: tra l’1 settembre 2020 e il 30 settembre del 2022, il giro d’affari in entrata è di 882 mila euro, quello in uscita di 865 mila. I proventi “risultano prevalentemente relative alla vendita di gadget sportivi della tifoseria interista”, si legge nelle carte. Altre movimentazioni di denaro riguardano operazioni svolte con la società dell’Inter.
Per i pm è certo che “Andrea Beretta gestisce in modo occulto l’associazione attraverso la quale intrattiene rapporti di carattere economico (anche di una certa consistenza) con la società calcistica. Attraverso la medesima associazione gestisce di fatto un’attività commerciale in Pioltello con cui vende abbigliamento con il marchio Curva Nord 69”.
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