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    C'È CHI DICE ARNAULT - IL RE DEL LUSSO SI TIRA FUORI DALLA PARTITA PER IL MILAN: ''NON SIAMO INTERESSATI'', E IL FONDO ELLIOTT RIBADISCE CHE ''IL CLUB NON È IN VENDITA'', ANCHE PERCHÉ VUOLE PRIMA L'OK PER LO STADIO ED È PRONTO A COSTRUIRLO A SESTO SAN GIOVANNI SE IL COMUNE DI MILANO DOVESSE BOCCIARE LA DEMOLIZIOEN DEL MEAZZA E LA SOSTITUZIONE CON UNO DEI PROGETTI IN GARA


     
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    Enrico Currò per ''la Repubblica''

     

    ARNAULT ARNAULT

    A poche ore dalla delicata partita in casa con la Fiorentina dell' ex Montella, gli interrogativi dei tifosi sul futuro societario, legato anche al progetto con l' Inter per il nuovo San Siro, restano al centro della vita del Milan. Ieri su Instagram si è rivolto direttamente a loro Antoine Arnault, amministratore del gruppo francese del lusso LVHM: «Per mettere fine alle speculazioni su un possibile interesse della mia famiglia per l' acquisizione della squadra rossonera». Il riferimento è alle indiscrezioni, raccolte da Repubblica negli ambienti parigini della moda, sull' apertura all' industria del calcio da parte di Bernard Arnault, capostipite della dinastia. Il fondo americano Elliott, proprietario del Milan, ha a sua volta smentito qualunque trattativa, puntualizzando che «il club non è in vendita».

     

    Ma l' incognita rimane la durata, al vertice della società, del fondo gestito dalla famiglia Singer, oggi impegnato a valorizzare il marchio anche col progetto del nuovo stadio, prima di pensare alla vendita. La questione è cruciale: il Milan considera fondamentale un nuovo impianto, per moltiplicare gli introiti: filtra l' intenzione decisa di costruirlo a Sesto San Giovanni, se il Comune di Milano dovesse bocciare la demolizione del Meazza e la sua sostituzione con lo stadio promosso dalla gara tra i due progetti in corsa.

    paul singer paul singer

    Nel frattempo ci sarà da affrontare il tema sponsor: l' accordo con Emirates (20 milioni di euro l' anno) scadrà il 30 giugno 2020.

     

    Non meno cruciali sono i risultati della squadra, chiamata a trasformare in punti i progressi di gioco col Torino, per aggiustare la classifica (3 sconfitte in 5 giornate) e rinsaldare il realista Giampaolo, difeso da Maldini e Boban: «La fiducia non te regala nessuno: se si sono esposti, avranno fatto le loro valutazioni». L' approdo tormentato al 4-3-3, dopo 2 mesi col trequartista, non ha per ora risolto gli stenti dell' attacco. Piatek è sotto esame, Leao promosso con Bennacer, Hernandez favorito nel ballottaggio con Rodriguez, Paquetà di nuovo convocato.

    giampaolo giampaolo

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