Estratto dell’articolo di Antonio Barillà per “La Stampa”
massimiliano allegri
Una notte di sonno agitato all’hotel Eurostars Torre, alle 9.15 il decollo per Torino, il volo silenzioso, triste e imbronciato di chi sa di aver perso l’ultima occasione. In Europa League, come già in Coppa Italia, la Juventus si è incagliata in semifinale, incarta così la seconda stagione senza trofei e nemmeno è certa del secondo posto in campionato: lunedì si riunisce la corte d’appello federale ed è probabile una nuova penalizzazione […]
MASSIMILIANO ALLEGRI
L’addio alla coppa apre il tempo dei bilanci, delle responsabilità e delle opportunità. Per gli investimenti sul mercato e i rinnovi sarà necessario pazientare ancora, la partecipazione o meno alle competizioni europee orienterà le strategie del club e le scelte dei singoli, ma il primo nodo, il più intricato, quello che riguarda Massimiliano Allegri, prescinde.
Saranno giorni di confronti serrati, di decisioni più o meno condivise sulla prosecuzione di un rapporto blindato da altri due anni di contratto ma forse non più da una fiducia inattaccabile. Qualcosa è cambiato e Siviglia non c’entra […] ma frasi e comportamenti delle ultime settimane svelano uno scenario diverso. «Bisognerà essere lucidi e fare le giuste scelte» ha detto Max.
de laurentiis giuntoli
«Daremo un giudizio complessivo a fine stagione» ha chiarito Francesco Calvo, Cfo del club, sottolineando «il pregio di aver reso normale una stagione che di normale non ha avuto nulla» e definendo «ottimo» il lavoro svolto, tuttavia guardandosi bene dal regalare certezze su una conferma fino a poco tempo fa scontata.
Parole che si legano alla posizione marginale del tecnico nelle trattative per strappare al Napoli il ds Giuntoli – avanzatissima al punto da essere data per scontata, seppur al centro di sussurri contrari nelle ultime ore -, legittima nel rispetto dei ruoli ma per lo meno anomala considerato il lavoro svolto oltre il campo da Allegri, unico uomo di sport dopo le dimissioni del board e l’inibizione di Cherubini.
francesco calvo
Il problema però non risiede nel rischio di tensioni, divisioni, ridimensionamenti o ingratitudini, piuttosto nel significato e nelle ripercussioni di scelte di rottura rispetto al progetto: è solo autonomia o è un messaggio ai naviganti, segno di ritorno a recinti professionali nitidi dopo l‘emergenza o sintomo di nuove intenzioni? Scivolose, per altro, perché il contratto è lungo e lauto, sottoscritto rifiutando altre destinazioni prestigiose con la promessa di una ricostruzione pluriennale.
Sarà un caso, ma le prime crepe sulla continuità del ciclo coincidono con il rinfocolarsi delle voci su Igor Tudor, autore di un’ottima stagione a Marsiglia e già secondo – ruolo obiettivamente angusto – di Pirlo, e con la rivelazione di Paolo Berlusconi su un sondaggio bianconero per Raffaele Palladino, tecnico rivelazione del Monza. […]
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