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C'è un big del Pd "a libro paga" di Carlo De Benedetti. Il nome dello storico editore di Repubblica ed Espresso risulta nella lista delle donazioni alla politica dichiarate tra 10 maggio 2018 e 4 giugno 2019, spiega il Tempo, e i suoi 15.000 euro sono andati a Luigi Zanda, senatore democratico tesoriere del Nazareno, ex portavoce del presidente Francesco Cossiga e, soprattutto, braccio destro dello stesso De Benedetti nelle sue avventure imprenditoriali. Il legame, dunque, non deve stupire poi troppo.
CARLO DE BENEDETTI
francesco cossiga 1
La donazione dell'Ingegnere risulta come "contributo di provenienza estera" visto che l'ex presidente Gedi ha residenza fiscale in Svizzera, ma poco importa dal momento che la sua influenza culturale e politica sui fatti di cosa nostra è evidente e costante. Zanda è amico intimo dell'editore, è stato uno dei 200 invitati alla esclusiva festa per i suoi 80 anni nelle Langhe, nonché consigliere d'amministrazione nel gruppo editoriale L'Espresso e vicepresidente dell'Editoriale periodici culturali dello stesso gruppo. Non solo. Il Temposuggerisce un po' perfidamente come "le interrogazioni del senatore sardo in Parlamento fossero spesso e volentieri una traduzione delle battaglie politiche lanciate dal giornale-partito Repubblica". E anche ora che non è più dipendente di De Benedetti, il legame con il grande capo non si è spezzato.
DE BENEDETTI
DE BENEDETTI FINANZIA L' EX DIPENDENTE ZANDA
Carlantonio Solimene per www.iltempo.it
Dici «soldi & politica», associ le due paroline al senatore e tesoriere del Pd Luigi Zan da, e ti viene subito in mente la due battaglie che quest' ultimo ha intrapreso in questa legislatura: per allineare lo stipendio degli onorevoli italiani a quello degli europarlamentari e per ripristinare il finanziamento pubblico ai partiti cancellato - i casi della vita dal governo del piddino Enrico Letta con il voto dello stesso Zanda.
LANDINI ZANDA ZINGARETTI
Tuttavia il senatore, già portavoce e grande amico di Cossiga, è forse uno dei pochi parlamentari ad aver già risolto - almeno per sè - il problema dei finanziamenti ai partiti. Se si esamina, infatti, l' elenco delle donazioni alla politica dichiarate negli ultimi tredici mesi - dal 10 maggio 2018 al 4 giugno 2019- si sco pre che proprio a nome Zan da è stata segnalata, i130 maggio 2018, un' erogazione di 15mila euro da parte dell' Ingegnere Carlo De Benedetti.
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Nella lista il nome dell' ex presidente del gruppo Gedi carica lasciata poi al figlio Marco - ricorre una sola volta. Anche se in passato era risultato anche tra i finanziatori - per poco meno di diecimila euro della corsa di Giorgio Gori al Pirellone. Fatto sta che dello strettissimo rapporto dell' Ingegnere con Luigi Zanda ci sono tantissime tracce in passato.
marco de benedetti saluta eugenio scalfari (1)
Non è la prima volta, infatti, che De Benedetti «finanzia» Zanda.
Prima di cominciare la carriera in Parlamento, infatti, l' ex portavoce di Cossiga era stato un dipendente dell' imprenditore. Come consigliere d' amministrazione del gruppo editoriale l' Espresso e vicepresidente dell' Editoriale periodici culturali dello stesso gruppo. Ma ridurre il rappor to a una semplice relazione di lavoro sarebbe riduttivo. Zan da, infatti, è sempre stato tra i pochi ammessi alla cerchia degli amici più stretti dell' Ingegnere, così come era stato amico fidato anche di Carlo Caracciolo. Fu, per dire, tra i duecento selezionatissimi invitati alla megafesta per l' 80° compleanno di De Benedetti, nella villa nelle Langhe del Monferrato.
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luigi zanda
I maligni, inoltre, hanno spesso fatto caso a come le interrogazioni del senatore sardo in Parlamento fossero spesso e volentieri una «traduzione» delle battaglie politiche lanciate dal «giornale -partito» Repubblica. Non è un caso, quindi, che l' Ingegnere abbia scelto proprio lui come destinatario dei suoi quindicimila euro di finanziamento, de nunciati peraltro come «contributo di provenienza estera», dato che l' ex presidente Gedi è residente fiscalmente in Svizzera.
Più sorprendente, semmai, è il fatto che Zanda sia approdato al Cda del Gruppo Espres so dopo i trascorsi politici con Cossiga, visto che tra l' Ingegnere e il «Picconatore» non corse mai buonsangue. Ciononostante, il tesoriere del Pd scelto per questa carica dal neosegretario Nicola Zingaretti - non tagliò mai i ponti con l' expresidente della Repubblica. Che, anzi, secondo un retroscena mai smentito, si impegnò in prima persona per convincere Berlusconi a non schierare nessuno alle elezioni suppletive del 2003 nel collegio senatoriale di Frascati.
nicola zingaretti paola de micheli paolo gentiloni luigi zanda
Così Zanda trionfò nella sua prima disputa elettorale praticamente con il 100% dei vo ti, sebbene espressi appena dal 6,47% degli aventi diritto. Da allora non è più uscito dal Parlamento. E De Benedetti, pur non avendolo più come dipendente, per lui mette ancora una mano sul cuore e Yalta al portafogli.
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