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    MENARE LA PROPRIA MOGLIE OGNI TANTO NON È REATO (SE SI È DEPRESSI) – FA DISCUTERE L’ASSOLUZIONE DALL’ACCUSA DI MALTRATTAMENTI CONTRO LA MOGLIE DI UN 60ENNE DI PAVIA – IL COMMENTO: QUESTA DECISIONE E’ UNA MANCANZA DI RISPETTO. QUALSIASI DONNA ABBIA AVUTO MODO DI PROVARE SU SE STESSA L’AGGRESSIVITÀ DI UN UOMO SA CHE NON È FISICAMENTE POSSIBILE REAGIRE - IN ITALIA IL 31,5% DELLE DONNE TRA I 16 E 70 ANNI (6,7 MILIONI) HA SUBITO UNA QUALCHE FORMA DI VIOLENZA FISICA O SESSUALE…


     
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    Elisabetta Reguitti per www.ilfattoquotidiano.it

     

    uomo picchia la moglie uomo picchia la moglie

    Menare una tantum la compagna non è reato. Un uomo di 60 anni di Pavia è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti contro la moglie. Bisogna attendere per leggere le motivazioni ma intanto la notizia è che il tribunale di Pavia ha scagionato l’uomo sulla base delle considerazioni dello psichiatra che aveva rilevato come il marito – al momento dei fatti – era in preda a uno stato depressivo dovuto alla separazione matrimoniale. E’ il quotidiano Il Giorno di Pavia a dare la notizia. All’uomo era stato contestato il reato previsto all’articolo 572 del codice penale e all’articolo 582, maltrattamenti e lesioni. La donna aveva sporto denuncia e l’uomo era stato incriminato e portato a processo.

     

    La coppia viveva a Pavia con i due figli. Una separazione matrimoniale spesso è un evento traumatico per chi la deve affrontare. Un dolore personale oltre che della stessa coppia. Ma personalmente ritengo che questa decisione sia una mancanza di rispetto. Qualsiasi donna abbia avuto modo di provare su se stessa l’aggressività di un uomo sa che non è fisicamente possibile reagire. Un uomo ha più forza fisica di una donna sempre e comunque. Ritengo anche non esista al mondo nessun motivo che giustifichi aggressività e violenza su un’altra persona. Sono certa che quell’uomo fosse disperato, non nutro dubbi sul fatto che fosse potuto crollare in un profondo stato depressivo. Soprattutto se ha amato tanto quella stessa donna sulla quale però ha sfogato la sua disperazione, forse anche la sua rabbia.

     

     

    uomo picchia la moglie uomo picchia la moglie

    Nel corso del procedimento giudiziario ha avuto grande peso il parere di un perito, un medico psichiatra, che aveva stabilito come al momento dei fatti l’imputato non fosse capace di intendere e di volere, “perché in quel periodo si trovava in uno stato depressivo e di forte stress causato dal difficile momento dovuto alla separazione dalla coniuge”. Antonio Savio legale del marito ha dichiarato come “Non sia stata applicata nessuna misura di sicurezza perché il mio assistito è stato dichiarato non socialmente pericoloso, in quanto lo stato depressivo era strettamente legato solo a quel periodo. Il perito è stato attento a valutare la situazione umana”.

     

    Sempre a proposito di situazioni umane è bene forse ricordare che secondo il numero verde attivato dal dipartimento per le Pari opportunità della presidenza del Consiglio – sulla violenza di genere -, nei solo mesi di dicembre, gennaio e febbraio, in media sono arrivate 100 chiamate al giorno. Secondo gli ultimi dati Istat al 2014), in Italia il 31,5% delle donne tra i 16 e 70 anni (6,7 milioni) nella sua vita ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% vittima di violenza fisica, il 21% sessuale, il 5,4% ha fatto i conti con forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila).

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