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    “SE LETTA RITENEVA INCONCILIABILE UN GOVERNO CON SALVINI, POTEVA FARE A MENO DI ENTRARCI…” - ANCHE MASSIMO CACCIARI SI E’ ROTTO LE PALLE DELLE LAGNE ANTI-LEGHISTE DI SOTTI-LETTA: “SARANNO QUESTIONI DI DRAGHI, È LUI CHE HA FATTO L’ESECUTIVO E SE RITIENE CHE SALVINI SIA COMPATIBILE… A ME SEMBRA MOLTO SEMPLICE, NON CAPISCO COSA VOGLIA LETTA - SE FOSSI IN LUI, MI PREOCCUPEREI DI TAGLIARE LE TASSE E DI NON INVENTARNE DI NUOVE, E DI AIUTARE A FARE LE RIFORME PIÙ CHE CRITICARE E INSULTARE OGNI GIORNO”


     
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    Da www.liberoquotidiano.it

     

    massimo cacciari massimo cacciari

    Massimo Cacciari è stato ospite di Stasera Italia, dove Veronica Gentili ha introdotto la puntata di sabato 3 luglio, incentrata su grillini e sovranisti, descritti come le due spine nel fianco di Mario Draghi. L’ex sindaco di Venezia si è inserito nella rissa continua tra Matteo Salvini ed Enrico Letta, con quest’ultimo che continua a provocare il primo invitandolo a uscire dal governo: “La contraddizione politico-culturale mi pare evidente”, ha esordito Cacciari,

     

    letta salvini letta salvini

    Il quale ha poi spiegato il suo punto di vista sulla questione: “Se Letta riteneva inconciliabile un governo con Salvini, poteva fare a meno di entrarci. Saranno questioni di Draghi, è lui che ha fatto l’esecutivo e se ritiene che Salvini sia compatibile… A me sembra molto semplice, non capisco cosa voglia Letta”. Il segretario del Pd non perde occasione per attaccare il rivale della Lega: l’ultima si è presentata con la firma del documento firmato da 16 partiti sovranisti (tra cui anche Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni) in relazione all’idea di Europa per il futuro.

    ENRICO LETTA E MATTEO SALVINI ENRICO LETTA E MATTEO SALVINI

     

    “C’è bisogno dell’unità delle forze di sinistra - è l’allarme lanciato da Letta - dobbiamo stare il più possibile insieme. Non è possibile sottoscrivere quel documento e sostenere il governo europeista di Draghi: c’è una contraddizione chiara, evidente e netta”. Da Salvini è arrivata una risposta secca: “Se io fossi in Letta, mi preoccuperei di tagliare le tasse e di non inventarne di nuove, e di aiutare Draghi e il governo a fare le riforme. Più che criticare e insultare ogni giorno lavorerei per costruire”.

     

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