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CAFONAL LA BORGIA DEL POTERE – AL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA, DOPO 45 ANNI TORNA “LUCREZIA BORGIA”, IL CAPOLAVORO NOIR DI DONIZETTI, CON LA REGIA DI VALENTINA CARRASCO E ROBERTO ABBADO SUL PODIO, CON UNA LUCREZIA “SPIETATA, ORRENDA E DA TEMERE” – OLTRE AL SINDACO ROBERTO GUALTIERI, TIMBRANO IL CARTELLINO L’AMBASCIATORE DI FRANCIA MARTIN BRIENS, SCORTATO DALLA MOGLIE CELINE, CORRADO AUGIAS INSIEME AL NIPOTE, GIANCARLO DE CATALDO. E POI MARIA PIA RUSPOLI, MADDALENA LETTA, SILVIO SIRCANA, CLAUDIO STRINATI, ANNA FOGLIETTA... 

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1. «LUCREZIA BORGIA», GRAN PARTERRE PER IL DEBUTTO

Estratto dell’articolo di Roberta Petronio per il “Corriere della Sera – cronaca di Roma”

 

valentina carrasco cosimo manicone

Nel palco di Marisela Federici (fedele al suo black and white con spilla), questa volta gli ospiti sono Raffaele Curi e la scrittrice e direttrice delle Gallerie Estensi Alessandra Necci. In platea, invece, per il debutto di «Lucrezia Borgia» con la regia di Valentina Carrasco e Roberto Abbado sul podio del Teatro dell’Opera, ecco l’attrice Anna Foglietta, Roberto D’Agostino e Anna Federici, il tenore Piero Visconti (nei panni di Gennaro in un’edizione del 1980, con la soprano Joan Sutherland nel ruolo della protagonista).

 

Poi la principessa Maria Pia Ruspoli, Silvana Previti, Paola Tittarelli, Corrado Augias, l’ambasciatore di Francia Martin Briens, e l’ambasciatore di Germania Hans-Dieter Lucas, che presto ospiterà nella sua residenza, Villa Amone, un concerto della cantante e musicista Miriam Meghnagi.

 

Due gli aperitivi, uno durante l’intervallo e l’altro dopo la chiusura del sipario, e flash puntati sul sindaco Roberto Gualtieri e sul sovrintendente Francesco Giambrone. […]

 

Estratto dell’articolo di Luciano Fioramonti per www.ansa.it

 

 

lucrezia borgia di donizetti - regia di valentina carrasco - teatro dell opera roma

 Temuta e implacabile, combattuta nel ruolo di donna di potere in un mondo di uomini e di madre di un figlio illegittimo cercando invano di proteggerlo e pagando così il prezzo del suo segreto. E' il doppio volto della Lucrezia Borgia messa in musica da Gaetano Donizetti nel 1833 su libretto di Felice Romani ispirato alla tragedia di Victor Hugo, tornata fra grandi applausi all' Opera di Roma dopo 45 anni.

 

Il nuovo allestimento del dramma 'noir' affidato alla regista argentina Valentina Carrasco si snoda sull' idea della maschera, dall' enorme simbolo che fin dall' inizio sovrasta la scena e quelle bianche e bifronti indossare dai personaggi. Una scelta di grande efficacia, esaltata dalle scene cromaticamente suggestive tra il rosso, l' oro e il nero di Carles Berga, le luci di Marco Filibeck e in una ambientazione che non rimanda a un periodo storico definito se non per i dettagli, dai grandi lampadari ai lunghi drappi, e i costumi di Silvia Aymnino.

 

roberto gualtieri francesco giambrone

Il pubblico ha apprezzato la prova dell' intero cast, in particolare la giovane protagonista Lidia Fridman, soprano Russo in Italia dal 2015 e al debutto al Costanzi tra molti 'brava', e il basso Alex Esposito nel ruolo di Alfonso d'Este. Bella la prova del tenore Enea Scala con il suo Gennaro, il contralto Daniela Mack nel ruolo en travesti di Maffio Orsini, gli altri interpreti e il coro diretto da Ciro Visco.

 

Applausi anche per il direttore Roberto Abbado, che ha affrontato una opera che alterna in modo innovativo dramma e commedia e ''abbraccia un nuovo tipo di teatro, il teatro romantico francese aprendo le porte al teatro d'opera verdiano che verrà, in particolare a Rigoletto''.

 

La regista Valentina Carrasco, da tempo legata all'Opera di Roma (con Les vêpres siciliennes ha aperto la stagione 2019/2020), descrive Lucrezia Borgia come ''un mostro morale'' e spiega di aver fatto della maschera, in un mondo doppio dove tutti nascondono qualcosa, ''la corazza di cui fa uso l'eroina per nascondere la sua mostruosità ma anche uno scudo per proteggere la sua debolezza.

 

roberto dagostino anna beatrice federici (4)

Lucrezia Borgia è padrona della sua volontà fino all' ultimo, una figura femminile rara, per una volta non vittima ma carnefice''. Tanto risucchiata nel suo ruolo da riuscire a salvare Gennaro, ignaro di essere suo figlio, dal marito che vuole ucciderlo ritenendolo l'amante, ma lasciandolo infine morire sul suo petto quando, ancora una volta avvelenato e pronto ad ucciderla come ultimo suo gesto, rivela di essere sua madre e che anche lui è un Borgia.

 

Tra il pubblico della 'prima' c' era anche il cantante Piero Visconti che nella Lucrezia Borgia messa in scena al Costanzi nel 1980 interpretò il ruolo di Gennaro accanto al soprano australiano Joan Sutherland. Lo spettacolo avrà sette repliche fino al 23 febbraio [...]

 

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