DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Foto di Luca Ariostini per Dagospia
Testo di Michela Moro per Dagospia e http://blog.leiweb.it/arte/
Aveva un dito, s'è preso una piazza. E che piazza: nel cuore di Milano al centro di piazza Affari, di fronte al palazzo della Borsa troneggia dal settembre del 2010 L.O.V.E., scultura in marmo di Carrara opera di Maurizio Cattelan.
Fosse solo una scultura... ma è un dito medio di 11 metri che svetta verso il cielo secondo una prossemica non corretta. Caso cittadino per mesi, tormentone con favorevoli e contrari, ha avuto un epilogo fortunato qualche sera fa. Con una grande festa di piazza il cinquantenne artista padovano/newyorkese ha celebrato la donazione della sua opera al Comune di Milano.
E' stata una vera festa di paese, dal tono retrò o forse letterario, un po' alla "Uomo senza qualità " di Musil, dov'era invitata l'intera cittadinanza. L'orchestra Manolo ha suonato dalle otto a mezzanotte, con fisarmoniche e luci colorate d'ordinanza; la piazza è diventata un'accogliente pista da ballo intorno al ditone di Cattelan, dove tutti si sono cimentati nel liscio, declinato alla grande tra tanghi, bachate, polke e mazurke.
Nessuno si è tirato indietro: da Michele Lupi, direttore di Rolling Stone a Marco De Michelis, ex-Rettore dello IUAV di Venezia con la moglie curatrice Paola Nicolin, passando per Ugo Pastorino, eminente oncologo e Paola Bay, shoe designer, gli stilisti Ennio e Carlo Capasa e Alan Journo, e ancora Fabio Novembre, architetto, Orio Vergani, Pasquale Leccese e Federico Luger, galleristi, poi molti collezionisti, appassionati d'arte e tantissimi ragazzi, più adulti curiosi volevano vedere la scultura.
Tra un ballo e l'altro soste per salamella e porchetta, zucchero filato e birra, il contrario insomma della Milano da bere. E' stata una serata unica per l'atmosfera generale di grande divertimento e leggerezza. Impossibile trovare nella piazza affollata voci dissonanti: sole eccezioni un signore che non trovava l'opera nientediche e un rarissimo residente infastidito dalla musica. Tutti concordi nel giudizio positivo su un lavoro che meglio di altri fotografa una realtà oggettiva, sia pure in maniera poco ortodossa.
Maurizio Cattelan in giacca rosso fuoco è arrivato a piedi con Stefano Boeri, assessore alla cultura ovviamente soddisfatto. Una sola clausola nell'atto di donazione: L.O.V.E. deve rimanere dov'è per quarant'anni. Il tempo dirà la sua, per adesso Cattelan conferma la sua grande capacità di raccontare la contemporaneità sintetizzandola, sempre in anticipo sui tempi lunghi della gente.
MAURIZIO CATTELAN PORTA IL LISCIO A PIAZZA AFFARI CATTELAN FRIENDS MAURIZIO CATTELAN E STEFANO BOERISTEFANO BOERI L HULLY GULLY I VATUSSI ALAN JOURNO CATTELAN IN PIAZZA AFFARI DAVANTI ALLA SUA STATUA LOVE ANTONELLA RODRIGUEZ MICHELA MORO
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