cristiana lauro metodo easywine

CIN CIN! - A ROMA, CRISTIANA LAURO RIUNISCE AMICI, CONOSCENTI E APPASSIONATI DI VINO PER LA PRESENTAZIONE DEL SUO NUOVO LIBRO "IL METODO EASYWINE" - DOPO AVER MAGNATO E BEVUTO, I COMMENSALI SONO STATI ACCOMPAGNATI ALLA DIGESTIONE DALLA "LECTIO MAGISTRALIS" DI ALESSANDRO SCORSONE, RESPONSABILE DEL CERIMONIALE DI STATO A PALAZZO CHIGI CHE HA DEFINITO GIORGIA MELONI "UN VINO ROSSO CORPOSO"

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DAGONOTA

 

cristiana lauro alessandro scorsone

Cin cin! Nella storica enoteca “Trimani Wine bar” di Roma, "l'assaggiatrice seriale" Cristiana Lauro, esperta di vini e collaboratrice di Dagospia, riunisce amici, conoscenti e appassionati di vino per la presentazione del suo nuovo libro “Il metodo easywine. Impara il vino in poche mosse”.

 

A presentare il libro, insieme all’autrice, c’erano i proprietari dell’enoteca Paolo e Francesco Trimani che, con l'aiuto dell'ex direttore del "Gambero Rosso" e fondatore del sito www.doctorwine.it Daniele Cernilli, hanno "raccontato" le bottiglie proposte durante la serata. Panini con pulled pork, crocchette fritte di lenticchie, agnolotti, vitello e crumble di zucca sono stati innaffiati da bollicine, vini bianchi e rossi.

 

Al termine della cena, i commensali ormai satolli sono stati accompagnati nella digestione dalla "lectio magistralis" di...nientepopò di meno che...Alessandro Scorsone, responsabile del cerimoniale di Stato a Palazzo Chigi (è colui che sceglie i menù per i capi di stato e di governo in visita al nostro Presidente del Consiglio).

 

L'azzimato Scorsone, alla faccia di chi pompa di sofisticatezza e narrazione ampollosa i nostri calici, ricorda che il vino deve essere "una cosa semplice" e, insolentito da Dagospia, definisce Giorgia Meloni "un vino rosso corposo". 

 

cristiana lauro e i suoi ospiti

ESTRATTO DAL METODO EASYWINE DI CRISTIANA LAURO

Dal capitolo: "Gli eno-mostri" - Mr. Muscle Idraulico Gel (ovvero: risucchio ergo sum)

 

Dinanzi a lui anche un idraulico emetterebbe fattura, senza dissimulate passioni con sua moglie. Devi sapere, caro lettore (anzi, te lo dico io sennò cos'hai comprato a fare 'sto libro?) che durante le degustazioni di quelli che fanno i fighi, il flebile risucchio col vino in bocca è considerato sinonimo di eccellente capacità degustativa. Purtroppo e per diretta conseguenza, girano imbecilli che emettono suoni disgustosi risucchiando il vino come faceva il nonno col cucchiaio del brodo. Solo che nonno aveva novantotto anni, povera stella.

paolo trimani cristiana lauro alessandro scorsone

 

Funziona così: si introduce nel cavo orale un piccolo sorso di vino contenuto nel calice e poi si aspira - con inutile, malcelata discrezione - per amplificare le componenti aromatiche, dando continuità alla fase dell'analisi olfattiva. Capita che il personaggio descritto - che chiameremo Padre Gorgoglio - prenda la questione troppo seriamente e porti via con il risucchio anche il parrucchino del signore di fronte, facendo impallidire l'idrovora della Magliana. Una roba a dir poco oscena! La Luna consiglia: se lo cogli in flagranza di reato mentre fa la stessa cosa con la schiuma del cappuccino al bar, hai licenza di uccidere. Si mantiene come verità assoluta il fatto che quando cerchi un idraulico non lo trovi mai.

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