1. FEMEN! FEMEN! LE ATTIVISTE ZINNUTE SBARCANO AL LIDO MA IL CORO SE LO FANNO DA SOLE 2. SONO A VENEZIA PER PRESENTARE “UKRAINE IS NOT A BROTHEL” (L’UCRAINA NON È UN BORDELLO), IL DOCUMENTARIO CHE RACCONTA IL MOVIMENTO NATO DALLA MENTE DI UNO UN PO’ SFIGATO CHE CERCAVA UNA SCUSA PER CIRCONDARSI DI BELLE FICHE BIONDE 3. E’ LA LORO CONSACRAZIONE O SONO ORMAI COME IL “MARZIANO A ROMA”? INVECE DI ESSERE PLACCATE DAI GENDARMI VATICANI O ARRESTATE DALLA POLIZIA RUSSA, STAVOLTA ERANO SUL RED CARPET CON UN PASS AL COLLO, MENTRE I FOTOGRAFI URLAVANO DI MOSTRARE LE TETTE (URLA CHE HANNO COPERTO GLI SLOGAN FEMMINISTI) 4. VARIE E AVARIATE: SCAMARCIO CHE FLIRTA, HARRY POTTER KARAOKE, BARRIERE ANTI-IMBUCATI ALLA FESTA DI “CIAK”, E LA DELUSIONE DI UN FESTIVAL CON POCHE STAR. PASSATI CLOONEY E SCARLETT JOHANSSON, CI SI DEVE ACCONTENTARE DI MAL E ALAN SORRENTI

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia

 

1. LE FEMEN SI SPOGLIANO AL PHOTOCALL
Quotidiano.net - Le Femen sono sbarcate alla Mostra del cinema di Venezia. In topless e con corone di fiori in testa sei attiviste si sono fatte immortalare al photocall con la regista Kitty Green, lei però vestita, per sostenere il suo film, il documentario presentato fuori concorso "Ukraine is not a brothel", che racconta i retroscena sul loro movimento.

Il documentario fa un ritratto del movimento femminista che ha suscitato scalpore in tutto il mondo. Nato nelle strade innevate di una Ucraina postsovietica corrotta, le Femen, con la guerra a torso nudo contro il patriarcato, hanno investito i media europei come un ciclone. Ma il film, per la prima volta, offre uno sguardo intimo dentro la vita di queste donne e svela che queste attiviste non sono poi le "focose femministe" che dicono di essere.


2. SCAMARCIO SI DÀ DA FARE CON UNA GIOVANE
Anonimo veneziano per "il Giornale"

Hanry Potter giù di tono
Non è andata benissimo la Karaoke night voluta da Daniel Radcliffe alla Terrazza sul mare DiSaronno. L'ex maghetto se n'è rimasto a lungo dietro il paravento della Martini a sorseggiare un drink, svignandosela appena le fan si sono distratte con quattro ragazze di colore che cantavano Umbrella di Rihanna. Poco dopo la fuga di Daniel si sono spente le luci.

Maselli operato al femore
Oltre a Bernardo Bertolucci, presidente di giuria che ieri ha assistito sulla sua poltrona a Under the Skin ,anche Citto Maselli si sposta in sedia a rotelle. Ieri però è caduto all'hotel Quattro fontane rompendosi il femore ed è stato operato d'urgenza a Venezia.

Caccia all'invito
Il party più esclusivo del Lido? Organizzato dalla rivista Ciak questa sera alla terrazza Maserati dell'Excelsior. Per evitare gli imbucati Piera Detassis, direttrice del mensile di Mondadori, con l'aiuto dell'organizzatrice Viviana Gandini, ha previsto un doppio controllo all'ingresso. Non basterà mostrare il cartoncino d'invito ma bisognerà anche indossare al polso il braccialetto Cheek to Ciak . Fidarsi è bene...

Scamarcio si dà da fare
La lite con la compagna Valeria Golino avvenuta qualche giorno fa qualche strascico deve averlo lasciato. L'altra sera al party di Jaeger LeCoultre alla Palazzina G. Riccardo Scamarcio è stato visto flirtare senza troppe remore con una ragazza assai più giovane mollemente adagiata al muro.


3. SE AL POSTO DELLE STAR CI SONO LA CORTELLESI E MAL
Stenio Solinas per "il Giornale"

Gli amanti della mondanità cominciano a tira­re le somme e fanno sapere di essere soddisfatti. A Venezia si è riaperto Palazzo Volpi per ospitare con un ballo il lancio del profumo Valentino e c'è stato il trionfo della Palazzina G, l'albergo di Philip Stark dietro Palazzo Grassi, dove da George Clooney a James Franco tutti i pochi grandi divi hanno comunque fatto una scappata.

Ma ha funzionato anche il Centurion, con cena blindatissima per Daniel Radcliffe e suite lussuosissima per Roberto Bolle. Al Lido, il solito Excelsior ha ospitato di tutto un po', dalla festa di inaugurazione a una sfilata di moda autunno- inverno con passerella sulla piscina, al gala-charity di Jaeger LeCoultre, al premio Kineo Diamanti, mentre la Terrazza DiSaronno si è distinta per la serata vintage sugli anni '60.

A San Giorgio, i chiostri della Fondazione Cini hanno tenuto a battesimo i dieci anni della edizione italiana di Vanity Fair , mentre alla Giudecca, al Cipriani, c'è stata la festa, con annessa mostra, per Diva, la nuova linea di gioielli Bulgari ispirata al cinema, e al Cip's Club la cena di compleanno del Leone alla carriera William Friedkin.

Eppure, dietro questo scintillare di eventi, la sostanza lascia un po' a desiderare. La moda all'Excelsior aveva per testimonal Alan Sorrenti, gli anni Sessanta schieravano Mal, la serata di beneficenza Riccardo Scamarcio, il decennale giornalistico Daria Bignardi, tutti l'immancabile principe Giovannelli...

L'impressione, insomma, era casereccia. Non a caso la regina delle feste si è rivelata Tiziana Rocca, per altro direttore generale del Taormina Film Fest. In questa veste ha anche premiato Paola Cortellesi, bravissima, ma sconosciuta fuori Fiumicino.

Comunque lo si giri, il difetto è nel manico. Puoi anche moltiplicare gli eventi, ma se gli invitati sono sempre gli stessi e gli ospiti non vengono, l'impressione generale resta strapaesana: i soliti noti, i soliti giri. I soliti buffet, anche.

 

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