Stefano Scacchi per repubblica.it
Mediapro
È ufficialmente partito lo slalom parallelo che dovrà portare alla vendita dei diritti tv della Serie A 2021-24. A uscire per prima dal cancelletto di partenza è stata Mediapro che ieri ha fatto recapitare negli uffici della Lega Serie A la proposta definitiva per il prossimo triennio (con clausola di rinnovo per i tre anni successivi).
Jaume Roures Taxto Benet mediapro
La struttura è quella allo studio dei club da alcuni mesi: 1,283 miliardi a stagione - composti da una base di 1,15 miliardi più 55 milioni di diritti di archivio e 78 milioni per i costi di produzione - per realizzare il canale della Serie A. Sono stati limati alcuni particolari relativi a garanzie finanziarie, tempistiche di pagamento e modalità della raccolta pubblicitaria. Da oggi inizierà l' esame in via Rosellini: «Analizzeremo la proposta con la calma che merita», dice l' ad Luigi De Siervo. Entro la fine del mese arriverà il responso dei club in assemblea.
de siervo miccichè
Poi la gara si sposterà sull' altra corsia, quella del bando tradizionale per le tv che entreranno in competizione con l' offerta di Mediapro. Lo spartiacque potrebbe essere fissato a quota 1,15 miliardi. Se le tv non metteranno sul piatto quella cifra, la Serie A potrebbe davvero cedere al corteggiamento di Mediapro. I principali candidati sono Sky e Dazn, ieri intervenute in Consiglio di Lega per ribadire il loro interesse.
maximo ibarra 1
Puntualizzazione non banale per Sky che ha cambiato proprietà (da Murdoch a Comcast) e vissuto l' avvicendamento dell' ad italiano, da Andrea Zappia a Maximo Ibarra. Ora toccherà a loro scendere in pista.
Ma entreranno in scena tante altre variabili. Dalle questioni regolamentari legate alla Legge Melandri alle ripercussioni italiane di quanto sta succedendo in Francia (L' Équipe ha avanzato dubbi sull' approccio di Mediapro alla Ligue 1). Per capire chi arriverà primo al traguardo sarà importante anche vedere come sarà tracciato il percorso.
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