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    CALENDA ON THE BEACH - CARLETTO SE LA PRENDE CON ''L'ULTIMA SPIAGGIA'', STABILIMENTO DI CAPALBIO CHE PAGA 4.500 EURO L'ANNO PER LA CONCESSIONE BALNEARE. FORSE PERCHÉ LUI HA L'OMBRELLONE A MACCHIATONDA, IL LIDO RIVALE (DI CUI NON RIVELA LA CONCESSIONE…) - IL TWIGA DI SANTANCHE'-BRIATORE PAGA 17MILA EURO CON 4 MILIONI DI FATTURATO, MA IL PUNTO È UN ALTRO: SOLO CALENDA NELL'ANNO DEL CORONAVIRUS HA IL CORAGGIO DI PRENDERSELA CON CHI LAVORA NEL TURISMO…


     
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    Carlo Valentini per www.italiaoggi.it

    CARLO CALENDA A CAPALBIO - foto Enzo Russo CARLO CALENDA A CAPALBIO - foto Enzo Russo

     

    Duello Carlo Calenda-Deborah Bergamini sulla proroga delle concessioni balneari, cioè le spiagge, che dovevano andare all'asta e invece sono state ri-concesse a chi già le gestisce. A Calenda la faccenda non piace e rimbrotta la parlamentare di Forza Italia: «Cara Bergamini (che vanta di essere stata tra le promotrici del rinnovo, ndr), vorrei sapere se ti sembra normale che il Twiga (4 milioni di fatturato) paghi 17.000 euro l'anno di concessione, il Papeete (3 milioni di fatturato) 10.000, l'Ultima Spiaggia 4.500. Perché il bilancio dello Stato è di tutti noi. Non è a disposizione vostra per coltivarvi bacini elettorali».

    CARLO CALENDA A CAPALBIO - foto Enzo Russo CARLO CALENDA A CAPALBIO - foto Enzo Russo

     

    Non finisce qui. La Bergamini ribatte: «Caro Calenda la vera rivoluzione sarebbe smettere di pensare che il luogo deputato al ragionamento e al confronto politico in Italia siano i 280 caratteri di un tweet. La questione è un poco più complessa. Pensi che senza garantire continuità aziendale alle imprese del settore quest'estate gli stabilimenti balneari italiani avrebbero potuto riaprire? Sarebbe stato meglio mettere all'asta le concessioni e le nostre coste per farle finire in mano a multinazionali? Parliamo di 30 mila aziende italiane. Se lo Stato in decenni non ha mai alzato il prezzo delle concessioni - cosa che invece il provvedimento prevede - non è colpa dei concessionari».

     

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    Ma Calenda non sorvola e ancora spiana la sciabola: «Il costo della concessione, senza gara, non può essere meno dell'1% del fatturato. Perché altrimenti è un feudo in regalo dallo Stato. Perché un ambulante deve pagare più di Briatore per il Twiga? È una schifezza». Il torneo continuerà nei prossimi giorni. E vinca il migliore. Intanto, però, Calenda ci tiene all'immagine bipartisan e se la prende anche col Pd, arruolando il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che ha reclamato una leadership più incisiva per il partito: «Nel Pd stanno ballando tutti il tip tap sulla sua schiena. Dritta. Per fortuna».

    MARINA PIETRASANTA TWIGA SANTANCHE MARINA PIETRASANTA TWIGA SANTANCHE twiga twiga FORTE DEI MARMI IL TWIGA DI BRIATORE FORTE DEI MARMI IL TWIGA DI BRIATORE

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