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    CHI C'È DIETRO L'ATTACCO HACKER CONTRO LE RETI DI TRENITALIA E FERROVIE DELLO STATO? L'OFFENSIVA INFORMATICA HA FATTO DISCONNETTERE BIGLIETTERIE E SELF SERVICE, CREANDO DISAGI NELLE STAZIONI: SI PARLA DELLA RICHIESTA DI UN RISCATTO DI 5 MILIONI DI DOLLARI, MA L'AZIENDA NON CONFERMA - IL BLITZ È SIMILE A QUELLO CHE COLPÌ LA REGIONE LAZIO, NON SEMBRA CORRELATO ALLA GUERRA, ANCHE SE QUELLE SCRITTE IN CIRILLICO...


     
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    Paolo Ottolina per il “Corriere della Sera

     

    attacco hacker contro trenitalia 7 attacco hacker contro trenitalia 7

    Trenitalia e Ferrovie dello Stato sono state colpite da un attacco hacker. Offensiva nel mondo digitale ma disagi in quello reale. In tilt, fin dalla mattina di ieri, biglietterie e macchine self service, messe offline dalle stesse aziende per evitare la propagazione dell'infezione informatica e procedere alla bonifica.

     

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    L'attacco è simile per modalità a quelli che nei mesi scorsi hanno colpito molte aziende e pubbliche amministrazioni come la Regione Lazio, che l'estate scorsa si ritrovò con la piattaforma sanitaria bloccata, con ricadute sulle prenotazioni per i vaccini anti Covid e per le stesse prestazioni mediche.

     

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    Una certezza è che si è trattato di un CryptoLocker, un software malevolo della famiglia dei ransomware. Ovvero di quei programmi creati ad arte per introdursi in una rete informatica da un pc, entrare poi in altre macchine, criptare e rendere inaccessibili una certa quantità di dati sensibili e poi chiedere un riscatto («ransom» in inglese) per liberare il sistema.

     

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    Chi c'è dietro a questo attacco? Nel mirino è finita un'infrastruttura sensibile ed è bene ricordare che, nell'attuale scenario di guerra, l'Agenzia per la cybersicurezza italiana ha mandato di recente avvisi per applicare una «postura di massima difesa cibernetica» attivando «tutte le misure di prevenzione e controllo più urgenti».

     

    In un contesto simile diventa fondamentale comprendere la motivazione del cyberattacco: ritorsione o semplice ricatto? I tecnici di Fs stanno lavorando con l'Agenzia per la cybersicurezza e con la Polizia postale: l'obiettivo primario è risalire agli indirizzi Ip e ai server utilizzati per l'attacco e individuare la porta di accesso utilizzata dagli hacker.

     

    la chat con la richiesta del riscatto la chat con la richiesta del riscatto

    Al momento «non sussistono elementi che consentano di risalire all'origine e alla nazionalità dell'attacco informatico» dicono le Fs in una nota. Una fonte che lavora nel mondo della sicurezza digitale ci ha mostrato una schermata di una chat in cui veniva chiesto «un riscatto di 5 milioni di dollari, da pagarsi entro 3 giorni per sbloccare i computer criptati dal malware. Se il riscatto non sarà pagato entro 72 ore, la richiesta salirà a 10 milioni di dollari».

     

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    Gli esperti di sicurezza consigliano di non procedere mai al pagamento. Da parte sua, invece, Rete Ferroviaria Italia, attraverso un portavoce, non conferma di aver ricevuto richieste di denaro. Ma con questo tipo di malware è sostanzialmente una prassi.

     

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    Pierguido Iezzi, ceo di Swascan, polo italiano della cybersicurezza del Gruppo Tinexta, chiama in causa un gruppo di cybercriminali chiamato Hive. Incerta la nazionalità, «sebbene l'uso del cirillico all'interno di forum sul "Dark Web" li iscriva all'area dell'Europa orientale».

     

    Il gruppo Hive, attivo tra Russia e Bulgaria, si è fatto notare l'anno scorso grazie all'utilizzo dell'omonimo ransomware. Tra le vittime dei suoi attacchi ci sono state la catena di elettronica Media Markt (presente in Italia come MediaWorld), l'organizzazione Usa non profit Memorial Health System, la società di software Altus Group.

     

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    Secondo un recente rapporto della società di sicurezza Trend Micro, l'anno scorso l'Italia è stata prima in Europa (e quarta al mondo) per numero di attacchi informatici subiti. Nel 97% dei casi il vettore dell'infezione è un'email che contiene un link o un allegato infetto.

     

    Considerata l'infrastruttura colpita i disagi sono stati tutto sommato limitati: la circolazione ferroviaria è proseguita regolarmente e, finché non torneranno online i sistemi di biglietterie e self service, è possibile acquistare i biglietti con l'app o sul sito, regolarmente funzionanti. Inoltre, «i viaggiatori sprovvisti di biglietto saranno regolarizzati a bordo treno senza sovrapprezzo».

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