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RAI: SI' CDA A CONTI 2016, UTILE 18 MLN, RICAVI PUBBLICITA' 40 MLN
(AdnKronos) - Il Cda della Rai, a quanto apprende l'Adnkronos, ha dato il via libera al bilancio 2016, in positivo rispetto al 2015 che era stato chiuso in negativo. L'utile si attesta intorno ai 18 milioni di euro. Ricavi pubblicitari stimati in circa 40 milioni di euro in crescita rispetto agli ultimi esercizi.
A quanto si apprende il Cda Rai non ha espresso un voto unanime sul bilancio consuntivo 2016. A votare contro sono stati i consiglieri Giancarlo Mazzuca e Arturo Diaconale, mentre si è astenuto Paolo Messa. Il consiglio è ancora in corso ma è nella sua fase conclusiva.
ANZALDI (PD): CONTI RAI PEGGIORANO, OK CDA A BILANCIO NON UNANIME
(askanews) - "Per la prima volta dopo anni il Bilancio della Rai è stato approvato dal Consiglio di amministrazione senza l'unanimità, ma con ben due voti contrari e un astenuto. Un segnale preoccupante e senza precedenti per questa dirigenza, che aveva sempre contato sull'unanimità dei consensi dei consiglieri sui conti. Basta vedere i numeri approvati, però, per rendersi conto che senza il salvagente del Governo, che grazie al canone in bolletta ha azzerato l'evasione e fatto arrivare a Viale Mazzini un extragettito di 272 milioni di euro in più sul 2014 e di 256 milioni in più sul 2015, il Bilancio avrebbe chiuso in profondo rosso". E' quanto scrive su Facebook il deputato del Parttio democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, in riferimento all'approvazione del Bilancio da parte del Cda Rai.
"I numeri del 2016 - prosegue Anzaldi - chiudono con un utile di 18,1 milioni di euro. L'indebitamento finanziario netto è di 549 milioni di euro, con un incremento di 187 milioni rispetto all'anno precedente. Un raffronto corretto del bilancio 2016 (anno pari gravato dei diritti sportivi per i grandi eventi) è, però, con il precedente anno pari, dunque con il 2014 (ultimo bilancio della gestione Gubitosi-Tarantola). L'utile di esercizio è stato nel 2014 di 57,9 milioni (+39,8 milioni rispetto al 2016). L'indebitamento finanziario netto era 315,1 milioni (in miglioramento di 125,7 milioni rispetto al 2013). Durante la gestione Campo Dall'Orto-Maggioni l'indebitamento finanziario netto del Gruppo Rai è aumentato pertanto di 233,9 milioni, mentre l'utile è calato di quasi 40 milioni".
"I ricavi da canone furono nel 2014 - scrive ancora il deputato dem su facebook - però 1.590,6 milioni, cioè circa 272 milioni in meno rispetto al 2016 che ha beneficiato dell'extragettito derivante dal canone in bolletta. Nel 2014 vi fu inoltre il contributo straordinario di 150 milioni deciso dal Governo per contribuire alla copertura degli 80 euro, dunque il finanziamento pubblico del Gruppo Rai fu in totale -422 milioni rispetto al 2016. Nel 2015 la tv pubblica ha ricevuto dal canone 1.537 milioni. Quest'anno ne sono arrivati 1.793 milioni: 256 milioni in più. In pratica, senza l'extragettito del canone in bolletta (il cui valore esatto è stato conosciuto da Rai soltanto a gennaio 2017) il Bilancio 2016 avrebbe fatto registrare una perdita molto significativa di circa 154 milioni di euro. E va ricordato che l'extragettito è arrivato pur avendo il Governo abbassato, per la prima volta nella storia della Rai, il canone da 113,5 a 100 euro".
"Dal bilancio emerge anche un altro elemento - sostiene Anzaldi - che desta preoccupazione: per la prima volta negli ultimi anni, il 2016 ha fatto registrare un significativo aumento del costo del lavoro: +5,6%. L'organico è aumentato di 221 unità rispetto all'anno precedente: più del doppio dei 100 nuovi giornalisti assunti per concorso. Il continuo ricorso a costosi dirigenti esterni ha pesato anche su questo. Di fronte ad un quadro del genere, che arriva a metà del mandato di questa dirigenza, viene da chiedersi se i manager che avevano avuto il mandato di risanare e rilanciare il servizio pubblico si stiano rivelando adeguati al ruolo. A giudicare dai numeri, sembrerebbe proprio di no".
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