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Christian Martino per “il Messaggero”
Francesco Canzonieri, come nasce l'idea di Nextalia di cui lei è amministratore delegato?
«Credo in questo Paese e nelle sue enormi potenzialità, quindi il passo è stato naturale. E poi l'Italia aveva bisogno di una piattaforma di riferimento nei private markets. Lo dico da italiano che ha vissuto parte della vita professionale all'estero. È il momento di investire qui, con l'Italia e per l'Italia».
Molti dei vostri investitori sono le grandi famiglie di imprenditori. A cosa è dovuto il loro interesse?
«Le grandi famiglie conoscono le potenzialità di questo Paese e, nonostante qualche critica di maniera, continuano a investirci. Anche grazie al rinnovato clima di fiducia e alla credibilità internazionale che l'Italia ha conquistato, oggi ci sono le condizioni migliori per poter operare. Ecco perché le grandi famiglie hanno deciso di credere nel progetto Nextalia. In un Paese dove esistono grandi divisioni su molti temi, questa cosa ci rende davvero orgogliosi».
A sentirla si direbbe che è in contrapposizione o voglia sostituirsi alle istituzioni.
«Al contrario. Noi crediamo nel Paese e nelle istituzioni e siamo pronti a fare ciò che ci verrà richiesto se sarà necessario, per dare il nostro contributo. Da Cdp alle grandi partecipate di Stato come Eni, Enel, Terna, Leonardo, Snam e le rispettive filiere produttive, ritengo ci siano spazi enormi per collaborare e fare Sistema, investendo su alta tecnologia, formazione e tanto altro. Si parla tanto di tutela dell'interesse nazionale, non dimentichiamo che siamo un attore nazionale a prova di golden power».
Meno di un anno fa Nextalia ha ricevuto l'autorizzazione di Banca d'Italia ad operare come Sgr. Quale bilancio di questi primi mesi?
«In poco tempo abbiamo trasformato Nextalia in una realtà dinamica con oltre 20 professionisti, di cui il 50% donne, e un'età media di 35 anni. Oggi posso annunciare con orgoglio non soltanto il final closing del Fondo Nextalia Private Equity, che ha raccolto 800 milioni in soli sei mesi, una delle più grandi raccolte degli ultimi anni in Italia, ma anche la realizzazione di quattro operazioni di investimento in settori strategici».
Può fare i nomi delle società target?
«First Advisory, piattaforma leader nel private insurance; Deltatre, uno dei principali provider di tecnologie per il mondo dello sport a livello globale; Intesa Sanpaolo Formazione ed Altaformazione. La combinazione delle ultime due realtà ha permesso la creazione di Digit' Ed, leader in Italia nella formazione e nel digital learning».
L'Italia è l'eccellenza della manifattura eppure voi avete deciso di investire nella formazione e nel digital learning. Per quale ragione?
«Nell'era della trasformazione digitale e, più in generale, nei momenti di grande incertezza, l'asset più importante è e resta il capitale umano. Non a caso il premier Draghi ha spesso ribadito che il settore dell'istruzione è propedeutico allo sviluppo di tutti gli altri. Con questa logica, per scommettere sulla crescita del Sistema Paese, abbiamo deciso di investire in una formazione di qualità, anche per dare alle imprese e alle istituzioni i giusti profili professionali per rispondere alle sfide quotidiane.
Mi lasci dire però che su questo noi abbiamo un approccio diverso: per noi digital learning non significa bassa qualità, anzi. Per noi il digitale è un modo di fare augmented learning: più strumenti a servizio di una formazione che sarà e deve essere di grande qualità, grazie a collaborazioni con i migliori atenei italiani. L'istruzione è la chiave per riattivare l'ascensore sociale in Italia».
Quali sono i prossimi obiettivi di Nextalia?
«Vogliamo continuare a investire per trasformare la nostra Sgr in un attore di sistema nel mondo degli investimenti alternativi, dal private debt al venture tech, con l'obiettivo ultimo di creare valore in modo sostenibile per le imprese che caratterizzano e sostengono il Paese».
E i prossimi passi di Francesco Canzonieri? In giro si raccontano molte cose.
«No, guardi, la fermo subito. Come ho già avuto modo di dire innumerevoli volte, sono molto grato per le mie esperienze professionali precedenti. Ho conosciuto persone di grande livello professionale e imparato molto, ma ora la mia priorità è un'altra. Sono focalizzato al 100% su Nextalia».
Lei si è posto degli obiettivi. Pensa di centrarli tutti?
«Chi mi conosce sa che non mollo mai. E ho un motivo in più per farcela».
Ovvero?
«Giulio, mio figlio. Ha 9 anni. Voglio che il suo futuro sia qui, in Italia».
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