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    AIUTO: CAPALBIO È STATA PRESA OSTAGGIO DAL PATRIARCATO! LA SAGRA DEL CINGHIALE TURBA LE ANIME (BELLISSIME) CHE VOLEVANO GODERSI UN WEEKEND MAREMMANO. TUTTA COLPA DEL VOLANTINO: ''LE PIETANZE SONO CUCINATE DA CUOCHI-CACCIATORI, ESCLUSIVAMENTE UOMINI, ...E LE DONNE? LE DONNE ALLA SOMMINISTRAZIONE DEI PIATTI, RIGOROSAMENTE SELEZIONATE TRA MOGLI E FIGLIE DEI NOSTRI CACCIATORI''. PER FORTUNA INTERVIENE LA DEPUTATA GIUDITTA PINI (PD) E A RUOTA…


     
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    SAGRA CINGHIALE CAPALBIO SAGRA CINGHIALE CAPALBIO

    Frequentatori di Capalbio in subbuglio. Dopo il passo falso dei 50 migranti respinti dalla Piccola Atene, stavolta è la storica Sagra del Cinghiale a turbare le anime (bellissime) che volevano solo godersi un ultimo weekend d'estate, senza dover usare i loro superpoteri di social justice warrior. E invece niente. Basta un volantino e Twitter s'accende d'indignazione:

     

    La particolarità di questa sagra sta nel proporre pochi piatti e solo a base di cinghiale, allevato nella nostra riserva di Monteti, a ridosso del paese.

     

    Le pietanze sono cucinate da cuochi-cacciatori, esclusivamente uomini, e si sa, quando è un uomo ad amare la cucina i risultati sono eccezionali!

     

    ...e le donne? Le donne alla somministrazione dei piatti, rigorosamente selezionate tra mogli e figlie dei nostri cacciatori, insomma, tutto fatto in casa, e per di più annaffiato da vini locali!

     

    Quando sarete in prossimità del nostro stand, non avrete dubbi, siete nel posto giusto:

    CINGHIALE CINGHIALE

    i profumi vi inebrieranno, a partire da quello del sugo per la polenta, e dell'acquacotta che lentamente sta finendo di cuocere, passando dall'inconfondibile aroma dello spezzatino che si sta insaporendo con le erbe aromatiche della nostra macchia, fino a quello delle bistecche e dei mazzafegati che cuociono sulla griglia.. un tripudio di gusto che vi farà amare Capalbio e la sua sagra storica che ormai è simbolo della Maremma e del mangiar bene!

     

    Insomma la sagra è stata presa ostaggio dal Patriarcato e da scelte linguistiche obiettivamente esilaranti, tra ''uomini che amano la cucina'' e ''donne rigorosamente selezionate tra mogli e figlie'', tipo sacrificio umano.

     

    Parte la deputata Pd Giuditta Pini, esponendo il flyer infamissimo, seguono vari indignados. Non mancano hashtag che invitano al boicottaggio, un po' fuori tempo massimo visto che la sagra è iniziata mercoledì e finisce stasera. Peccato, sai che bella petizione change.org che usciva fuori? Sarà per l'anno prossimo, magari chiamando pure i vegani un po' di casino si riesce a fare.

     

     

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