Fulvio Bufi per il “Corriere della Sera”
FRANCESCO CERROTTA
C'è chi la vede come una Brexit ambientata nel golfo di Napoli (Anacaprexit titola il Corriere del Mezzogiorno ), e in effetti - sarà per la suggestione del momento - un po' viene da pensarci. I due Comuni dell' isola più famosa del mondo non collaboreranno più tra loro. Anzi, per dirla tutta, non si parleranno più.
Dopo una lunga polemica per questioni di ordinanze su traffico e viabilità, e l' inutile tentativo di mediazione del prefetto di Napoli, il sindaco di Anacapri Francesco Cerrotta ha comunicato al suo omologo caprese, Giovanni De Martino, la decisione unilaterale di interrompere i rapporti istituzionali tra i due Comuni.
GIOVANNI DE MARTINO
Ora, riportando le cose nel loro ambito, è chiaro che la spaccatura non avrà ricadute sull' economia dell' isola, che vive di turismo ricco e di turismo ricco continuerà a vivere. La situazione resta tuttavia singolare.
All' origine dello scontro c' è l' ordinanza con la quale il sindaco di Capri ha disposto una nuova regolamentazione del traffico automobilistico sull' isola, quindi anche lungo le strade che salgono verso Anacapri. Il provvedimento prevede divieti totali alla circolazione in alcune fasce orarie, e divieti anche ai bus turistici. Ed è stato su questo punto che Cerrotta ha provato a opporsi, proponendo un piano di sensi unici alternati che però dall' altra parte non è stato recepito.
Anacapri
Della questione è stata investita anche la consulta intercomunale, un organismo, attivo da alcuni anni, che comprende operatori turistici e commerciali dell' isola impegnati nell' intento comune di far funzionare le cose al meglio in entrambi i Comuni.
Ma giunti a questo punto, se non si troverà in fretta un modo per ripristinare i rapporti e la collaborazione tra i due municipi, anche la consulta rischia di non avere più senso.
Cerrotta, sostenuto dagli imprenditori di Anacapri, sostiene che vietare la circolazione automobilistica così come prevede l' ordinanza firmata da De Martino, penalizzerà le attività turistiche e commerciali nel suo Comune.
anacapri
E per dare più peso alla sua iniziativa di chiudere i rapporti istituzionali con Capri, ha dato alla sua lettera all' altro sindaco il crisma dell' atto ufficiale, inviandone copia al prefetto, al presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca e al sindaco della città metropolitana Luigi de Magistris. Non potrà quindi fare retromarcia senza che un passo indietro arrivi anche dall' altra parte.
E, al di là della querelle fra due sindaci che hanno la fortuna di amministrare un posto incantevole, qualche problema si pone: Capri e Anacapri devono tornare a parlarsi assolutamente perché questioni come quelle riguardanti il porto, l' ospedale o i servizi, non possono che essere gestite insieme. Altrimenti a pagarne le conseguenze saranno i turisti.