Stefano Boldrini per gazzetta.it
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I tre gol arrivano nel primo tempo. L'Everton trova l’1-0 dopo appena 10’: splendida triangolazione Coleman-Rodrigues-Coleman - il passaggio del colombiano è spettacolare - e sul cross dell'esterno destro, Calvert-Lewin buca Guaita. È la rete numero cinque in campionato del centravanti. L'Everton con il suo 4-3-3 governa la partita, ma il Palace è vivo e sul corner di Townsend, al 26’, Kouyaté, di testa, firma il pareggio: buco della difesa dell'Everton. Quattro minuti dopo, Ward tocca il pallone con il braccio sul cross di Richarlison: la Var nega il rigore ai Toffees. Sul secondo tocco con il braccio di Ward, stavolta più largo e sulla capocciata di Digne, al 39’ la Var assegna invece il penalty di Toffees: Richarlison sigla il 2-1.
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L'Everton gestisce bene il vantaggio nella ripresa, sotto la pioggia e con i riflettori accesi. Calvert-Lewin al 78’ potrebbe trovare il 3-1, ma il tiro è sporco. Nel finale, Hodgson inserisce Batshuayi e Benteke, ma la difesa dei Toffees tiene e dopo quattro minuti di recupero tutti a casa. Ancelotti si gode la vetta della Premier. Ora, sotto con il quarto turno di Coppa di Lega - mercoledì c'è Everton-West Ham - e sabato 3 ottobre l’appuntamento di campionato con il Brighton: Carlo punta al Settebello.
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Chi ha fatto palo? Trossard: e non una, ma ben tre volte. Non solo: in un match da Guinness dei primati e con un finale incredibile, con il rigore-vittoria segnalato dalla Var dopo il triplice fischio in netto ritardo dell'arbitro Kavanagh - aggiunti senza motivo 2’ al recupero di 5’ -, il Brighton colpisce cinque legni in totale e questo spiega le ragioni dell’immeritato k.o. in casa con il Manchester United, con l’aggiunta di un altro penalty - il secondo per i Seagulls - prima concesso e poi, dopo l'esame al video da parte di Kavanagh, rimosso. L'arbitro è il protagonista negativo: dovrà spiegare molte cose ai suoi superiori. Finisce al 100’, con la firma di Fernandes sul 3-2 per i Red Devils.
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La partita è inevitabilmente condizionata dall'incredibile serie di legni colpiti dalla banda di Potter. Il primo al 9’, quando il belga Trossard piazza un gran sinistro: il palo salva De Gea. Il secondo al 21’, ancora con Trossard, il terzo è una traversa di Webster con una capocciata al 30’. Lo United è travolto dal ritmo e dal pressing del Brighton. A centrocampo, Pogba è un fantasma. Il rigore concesso per un contatto in area Fernandes-Lamptey è convalidato dalla moviola ed è un premio sacrosanto per il Brighton: Maupay con il cucchiaio sigla l'1-0. Tre minuti dopo, lo United pareggia: punizione, assist di Matic, interviene Maguire, deviazione di Dunk: 1-1. Un assalto, un gol, a parte una rete annullata ai Red Devils per fuorigioco: le squadre di razza si notano anche da queste cose.
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Si riparte e al 47’ Pogba contrasta Connolly in area. L'arbitro concede il rigore, ma dalla Var arriva il suggerimento di rivedere l'azione al video: Kavanagh esegue e annulla la sua decisione. Al 53’, annullato un gol a Rashford per fuorigioco, ma al 55’ è tutto regolare quando lo stesso Rashford, lanciato in contropiede, salta due uomini, si apre lo spazio con una finta e fulmina Ryan. Al 60’ quarto legno con March e al 77’ la traversa di Trossard completa la giornata sfortunata del Brighton. La squadra di Potter ha però il merito di crederci ancora e al 95’ March, di testa, sul cross di Jahanbakhsh trova il 2-2. Gara finita, ma Kavanagh, come lamenterà Potter nelle interviste post gara, concede altro tempo. Al 97’ il fattaccio: colpo di testa di Maguire, Maupay tocca con la mano, March respinge il pallone sulla linea con una capocciata. Kavanagh fischia la fine, ma la Var lo richiama all'ordine. L'arbitro consulta nuovamente il video e concede il rigore allo United: Fernandes non sbaglia, 3-2 e grandi proteste da parte del Brighton.
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