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    CARMINATI E BUZZI, LA SCARCERAZIONE ORA È PIÙ VICINA - IL MOTIVO È CHE, NON ESSENDO PIÙ ACCUSATI DI ASSOCIAZIONE MAFIOSA, MA DI ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE, I TERMINI CAUTELARI SI SONO RIDOTTI - POTREBBERO USCIRE IL PROSSIMO ANNO, TRA APRILE E MAGGIO, SE NON ARRIVASSE PRIMA LA SENTENZA DEFINITIVA…


     
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    buzzi carminati buzzi carminati

    Francesco Salvatore per “la Repubblica - Edizione Roma”

     

    La sentenza della Corte di cassazione, che ha stabilito l' insussistenza dell' accusa di associazione mafiosa nel processo sul Mondo di mezzo, porta con sé delle conseguenze non solo in termini di merito ma anche sulle esigenze cautelari. Gli imputati che tuttora sono in carcere, ovvero Massimo Carminati, Salvatore Buzzi, Riccardo Brugia e Matteo Calvio potrebbero andare a scadenza termini più o meno tra aprile e maggio del prossimo anno.

    buzzi e carminati a processo buzzi e carminati a processo

     

    Il motivo è che, non essendo più accusati di associazione mafiosa, ma di associazione per delinquere, i termini cautelari si sono ridotti. I quattro, dunque, potrebbero uscire dal carcere il prossimo anno, ma ovviamente se non arrivasse prima la sentenza definitiva.

     

    Al momento è ancora tutto in ballo, visto che andrà fissato il nuovo processo in Corte d' appello per rideterminare le pene ( ci sono anche alcuni capi di imputazione da ridiscutere in termini di responsabilità); e poi, salvo non ci siano impugnazioni, andrà celebrato nuovamente il processo in Cassazione.

     

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    La custodia cautelare è legata all' accusa di associazione per delinquere. Per questo tipo di reato il termine di decorrenza della custodia cautelare è di quattro anni. Tuttavia la misura cautelare è stata interrotta nel periodo in cui si sono celebrati i processi, ovvero circa trecento giorni durante il primo grado davanti al tribunale, e un' altra trentina di giorni per la Corte d' appello.

     

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    Stessa sospensione c' è stata per il periodo necessario al deposito della sentenza da parte del tribunale, 90 giorni, e da parte della Corte d' appello, altri 90 giorni.

    Sommando ai quattro anni i giorni di sospensione, si arriva all' ammontare di poco meno di cinque anni e mezzo.

     

    Visto che i quattro imputati sono detenuti dal 2 dicembre del 2014, tra aprile e maggio 2020, cinque anni e mezzo dopo circa, dovrebbero scadere i termini. Intanto per la prossima settimana i difensori di Buzzi, gli avvocati Alessandro Diddi e Piergerardo Santoro, presenteranno istanza di scarcerazione in Corte d' appello. Lo stesso farà l' avvocato Giuseppe Cincioni, difensore di Matteo Calvio, quantomeno per i domiciliari. Più cauta la linea dei difensori di Carminati, gli avvocati Cesare Placanica e Francesco Tagliaferri, che non faranno istanza.

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