Biagio Chiariello per "www.fanpage.it"
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Sylwia Tabor, 32 anni, era una convintissima vegana. Ora mangia praticamente tutti i giorni bistecche. Un cambiamento radicale, un ritorno al passato legato ad un episodio a seguito del qualche ha rischiato di lasciarci le penne: un ragno l’ha morsa sulla caviglia durante un campeggio nel luglio 2017.
"All'inizio non ci pensavo molto. Era solo un punticino”, ricorda la donna, residente a Sacramento in California. Ma poi a ore di distanza comparirono prima pallini rossi e poi delle bolle. Tre settimane più tardi, al posto della ferita è comparsa una enorme pustola. Sylwia è stata portata al pronto soccorso dove le è stata diagnosticata una fascite necrotizzante.
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I medici l’hanno operata immediatamente e solo così sono riusciti a salvarle la gamba. Per ricostruire la pelle della caviglia, perduta a seguito della malattia, si è fatta asportare un lembo di pelle nella zona dello stomaco, ove ora porta una cicatrice piuttosto ampia. E non era nemmeno il problema peggiore.
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Nei mesi successivi, il suo apparato digerente ha smesso di assorbire quasi tutto ciò che mangiava, causandole diarrea ed eruzioni cutanee. “Prendevo molti antibiotici, che uccidevano tutti i batteri buoni nell'intestino di cui hai bisogno per digerire le cose, il mio stomaco era di nuovo in disordine e mi sentivo malissimo, come nei periodi peggiori del mio veganismo”, ha detto Sylwia. Vegana dal 2008, la donna è tornata inizialmente ad una dieta mista (anche con carne). Ma non ha funzionato.
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E così ha dovuto fare una scelta pazzesca: optare per una dieta di sola carne. “La carne era l’unico cibo che riuscivo a mangiare senza vomitare o avere problemi intestinali. Per quanto mi riguarda da quando mangio solo carne assorbo meglio i nutrienti che mi servono, e per avere i risultati migliori non devo aggiungerci carboidrati o vegetali.
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Sto sicuramente meglio rispetto a quando ero vegana“, ammette. Sylwia aveva scelto il veganesimo per questioni etiche. Ora che è carnivora, quelle questioni si sono ripropongono. Ha risolto così il problema: “Prendo la carne da un allevatore locale. So che vita fanno i suoi animali e mi fido totalmente del modo in cui vengono trattati.
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Purtroppo ciò che mangiavo prima, cioè vegetali, semi e frutta, non sono più adatti a me: non riesco a digerirli bene e interferiscono con l’assorbimento delle sostanze che servono per avere forza“.
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