LAURA ZILIANI 19
(ANSA) - Si allarga l'inchiesta sulla scomparsa di Laura Ziliani, la donna di 55 anni svanita nel nulla l'8 maggio scorso a Temù, nel Bresciano. Oltre alle due figlie della donna, di 19 e 27 anni, la Procura di Brescia ha iscritto nel registro degli indagati anche il fidanzato della figlia maggiore.
Stando a quanto riporta il Giornale di Brescia, i tre sono indagati in concorso per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Nella casa a Temù, posta sotto sequestro, è stato fatto un primo sopralluogo con i consulenti informatici della Procura che hanno sequestrato tutti gli apparati informatici presenti. Entro 90 giorni i consulenti devono depositare una relazione.
2 - VIGILESSA SPARITA, QUELLO CHE NON TORNA
Federica Zaniboni per "Libero quotidiano"
Cinquantatré giorni fa, Laura Ziliani usciva di casa per andare a fare una passeggiata nei boschi, dalla quale non sarebbe mai tornata. Ma 54 giorni fa, Laura chiacchierava con la vicina e con entusiasmo raccontava che le servivano dieci materassi per il bed and breakfast che stava per avviare. Aveva dei progetti, e tra questi non c' era certo quello di sparire.
LAURA ZILIANI 19
Lo racconta il sindaco di Temù, in provincia di Brescia, che con la 55enne era in ottimi rapporti da più di dieci anni. Se nelle prime settimane di maggio una delle ipotesi prevalenti era quella di un gesto estremo, con l' avanzare delle indagini questa idea appare più remota.
Una famiglia come tante, composta dalla mamma e le tre figlie. Vivevano a Brescia, ma trascorrevano quasi ogni fine settimana a Temù, nella casa dove avevano abitato fino al 2012, quando il marito aveva perso la vita in un tragico incidente sui monti. Laura - «una persona tranquillissima, disponibilissima e ottima impiegata» dice il sindaco di Temù - aveva cambiato lavoro, abbandonando la divisa da agente della polizia locale per un po sto nel Comune di Ronca delle, si era trasferita e aveva ricominciato da capo.
LAURA ZILIANI 19
«Non aveva problemi economici, aveva un posto regolare e si dedicava alle sue passioni, soprattutto alle passeggiate in montagna», racconta il primo cittadino e amico di Laura, Giuseppe Pasina. Le tre figlie - di 27, 25 e 19 anni erano, come per tutte le mamme, il primo pensiero. E il progetto del bed and breakfast che stava portando avanti negli ultimi mesi era pensato peril loro futuro. Ma la scomparsa della 55enne ha stravolto tutto anche per le ragazze, due delle quali - la 27enne e la 19enne -, martedì scorso sono state iscritte nel registro degli indagati con l' accusa di omicidio.
La ragione sarebbe da riscontrarsi in alcune incongruenze che sono emerse dai loro racconti. Hanno par lato degli orari in cui la madre è uscita di casa - intorno 7 di mattina di quell' 8 maggio -, dell' appuntamento che avrebbero avuto con lei tre ore più tardi, e sembrerebbe che non tutto combaci tra le versioni dell' una e dell' altra. Un altro dettaglio che potrebbe risultare sospetto è la chiamata al 112 pochissimo tempo dopo - circa due ore - il mancato appuntamento con le figlie. Certo, avevano provato a chiamarla al cellulare senza ricevere risposta, ma non avevano insistito troppo prima di avvertire le forze dell' ordine.
laura ziliani
Già, Laura non poteva rispondere, perché il telefono era rimasto nel garage della casa di Temù, incastrato tra una panca e le scale della cantina.
Senz' altro potrebbe trattarsi di una dimenticanza, anche se piuttosto insolita per una persona abituata a passeggiare in montagna da sola. Altri due oggetti sembrano fondamentali nelle indagini: un orologio gps sparito nel nulla e una scarpa ritrovata lo scorso 23 maggio nei pressi del fiume Fumeclo e riconosciuta come appartenente alla donna. Tre persone - di cui soltanto una, però, sembrerebbe essere attendibile - hanno testimoniato di averla vista sui sentieri quella mattina, ma non tutte le videocamere di sorveglianza presenti nel percorso che avrebbe dovuto fare l' hanno ripresa.
laura ziliani
Le due sorelle - di cui una con uno spettro autistico - al momento sono libere ma a disposizione dell' autorità giudiziaria: la loro iscrizione nel registro degli indagati, però, permette lo svolgimento di un sopralluogo della casa, adesso sequestrata. «Mi auguro che non sia successo quello che si dice ultimamente, che lei abbia scelto un' altra via, che sia viva e tranquilla da qualche parte», dice il sindaco Giuseppe Pasina. «Io invito i cittadini a stare calmi, a non rilasciare dichiarazioni, anche per non correre il rischio di fare confusione e ostacolare le attività giudiziarie. Tutti sanno e nessuno può sapere davvero».