Fabio Albanese per “la Stampa”
CATENO DE LUCA
Un lasciapassare da richiedere online 48 ore prima del traghettamento. E' l' ultima trovata del sindaco di Messina Cateno De Luca il quale ieri mattina ha firmato un' ordinanza che avrà i suoi effetti a partire da mercoledì.
L' irrequieto primo cittadino di Messina, che nei giorni scorsi è stato denunciato dal ministro dell' Interno Luciana Lamorgese per vilipendio, sabato sera si è presentato alla rada San Francesco, dove arrivano i traghetti dalla Calabria, con tanto di operatore per la diretta web e giornalisti, per denunciare come sullo Stretto di Messina il traffico di persone continui nonostante il divieto di ingresso disposto già da una decina di giorni per arginare il contagio da Covid-19 nell' isola.
esodo a messina
Era arrabbiato perchè da uno dei due traghetti della sera arrivati in città erano sbarcate 82 auto e due camper, uno dei quali arrivato dal Belgio, con 113 passeggeri e altri 46 pedoni, questi ultimi lavoratori pendolari di sanità e forze dell' ordine che operano da una parte all' altra dello Stretto.
Troppi, per De Luca, che al successivo traghetto, quello di tarda serata, è arrivato agli imbarcaderi con tutta la sua irruenza e ha cominciato a prendersela ancora una volta con gli scarsi controlli, con il ministro dell' Interno e anche con il governatore della Sicilia Nello Musumeci: «Da adesso si passa solo alle nostre condizioni - ha urlato - mi sono stancato di implorare il governo nazionale e quello regionale per introdurre un database per controllare gli accessi; ora me ne frego di loro e faccio io».
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Per far rispettare l' ordinanza, sarà il Comune a dire se ogni richiedente potrà passare, «userò il mio esercito, cioè i vigili urbani». De Luca ha annunciato che farà lui la banca dati per conoscere in anticipo i movimenti di chi deve attraversare lo Stretto, potendo così bloccare chi non ne ha diritto ancor prima dell' imbarco a Villa San Giovanni e potendo poi seguire fin nelle loro abitazioni chi deve fare la quarantena. Per i pendolari, la registrazione sarà fatta solo la prima volta.
sbarco a messina coronavirus 1
Dall' altra parte dell' isola, a Pozzallo, dopo le polemiche dei giorni scorsi, la situazione ieri mattina era più tranquilla all' arrivo del catamarano che da Malta ha riportato in Sicilia 242 persone: quasi tutti lavoratori emigrati nell' Isola dei Cavalieri, licenziati all' esplodere dell' epidemia e rimasti bloccati senza possibilità di poter rientrare a causa del blocco dei trasporti da e per la Sicilia. La maggior parte di loro farà la quarantena nella propria abitazione.
Per 8 persone impossibilitate a farlo è stato disposto il trasferimento in un hotel di Ragusa.
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Nei giorni scorsi il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ieri presente allo sbarco, aveva lanciato l' allarme per il timore che chi non poteva rientrare a casa potesse restare in giro per il paese.
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Il presidente della Regione Musumeci aveva replicato che erano state predisposte le misure di competenza ma che «la gestione delle misure di sicurezza e dell' ordine pubblico, come è noto, sono di competenza dello Stato»: una scia polemica della richiesta, fatta nei giorni scorsi a Roma, di avere attribuiti i poteri del mai applicato articolo 31 dello Statuto autonomistico che affida al presidente della Regione il controllo delle forze di polizia nell' isola. Fare da soli, insomma.
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E ieri la Regione ha fatto arrivare dalla Cina un aereo cargo con 40 tonnellate di mascherine, camici e altri dispositivi per il personale sanitario, che ha acquistato autonomamente dopo avere atteso inutilmente che arrivassero da Roma quelli richiesti. Con lo stesso ordine per i prossimi giorni è atteso l' arrivo anche di attrezzature per le terapie intensive.
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