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La prima reazione della Commissione europea di fronte alla manovra varata dal governo italiano è di cautela. Ed è affidata alle parole del commissario all’Economia, Paolo Gentiloni: «Il bilancio è stato approvato stanotte. Lo esamineremo quando arriverà: immagino tra mercoledì e giovedì sarà inviato a Bruxelles». E ancora: «Per noi è molto difficile seguire una prima impressione, dobbiamo vedere il bilancio, i testi e valutarli. Penso sia anche un dovere di trattamento uguale nei confronti di tutti i Paesi».
Resta però un punto, impossibile da evitare. Un punto affidato dalla Commissione a un documento ufficiale, pubblicato a Strasburgo proprio oggi e affidato al Parlamento europeo e al Consiglio.
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In questo documento si legge che «nel Ciclo precedente, la Commissione ha condotto una revisione approfondita» della situazione economica dell’Italia, e «ha concluso che l’Italia si trova ad affrontare squilibri macroeconomici eccessivi. Quest’anno, la Commissione ritiene opportuno esaminare la persistenza di questi squilibri o la loro riduzione, in quello che sarà un esame approfondito per l’Italia».
Una preoccupazione che non riguarda solo l’Italia: «l’esame» che cercherà di capire se gli squilibri sono «in peggioramento, in miglioramento, o definitivamente risolti» riguarderà 10 Paesi: Cipro, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia.
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Per quanto riguarda l’Italia, le preoccupazioni sono «legate all’alto rapporto tra debito pubblico e Pil» — ma sono preoccupazioni «invariate». Potrebbero invece crescere «le debolezze del mercato del lavoro», e i «rischi» su un settore bancario che «è però in miglioramento».
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