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    "E’ VERGOGNOSO ASPETTARE LE DECISIONI DELLA MERKEL. SIAMO TORNATI AI TEMPI DELLA GEA. QUESTO NON È PIÙ IL MIO CALCIO” – LO SFOGONE DEL PRESIDENTE DEL BRESCIA, CELLINO: "ASPETTIAMO GLI ALTRI PER DECIDERE SE RIPARTIRE O NO, SOLO PERCHÉ NEL NOSTRO CALCIO C'È CHI SI È GIÀ SPESO I SOLDI NON ANCORA INCASSATI. VERGOGNA, NON FA PER ME" – “BALOTELLI? L'HO VOLUTO IO, MA S'È RIVELATO IN ATTEGGIAMENTI EXTRA CAMPO TROPPO SUPERFICIALE, BAMBINO…”


     
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    Da gazzetta.it

     

    Massimo Cellino Foto Mezzelani GMT01 Massimo Cellino Foto Mezzelani GMT01

    "Non mi interessa più se si torni a giocare o meno, facciano quello che vogliono. E che smettano di strumentalizzare le mie dichiarazioni: la mia linea è sempre stata chiara. Aspettiamo le decisioni della Merkel? È vergognoso. Abbiamo un presidente di Lega, uno della Federazione, uno del Coni e un ministro dello Sport e attendiamo gli altri? A me non frega niente della Merkel e dell'Uefa: l'Italia deve decidere in autonomia, siamo senza dignità. E che decidano alla svelta perché io non accetto più questo continuo rimandare.

     

    Massimo Cellino Foto Mezzelani GMT04 Massimo Cellino Foto Mezzelani GMT04

    Bastava sedersi a un tavolo e dividersi gli oneri in parti uguali e pensare alla ripartenza sicura. E invece nessuno molla perché questo calcio pieno di debiti ha già speso soldi non ancora incassati". Lo ha detto Massimo Cellino, presidente del Brescia, ieri sera su Teletutto nell'ennesimo duro sfogo contro il calcio moderno. "Questo non è più il mio calcio, questo è un calcio senza futuro. E fare il presidente in Italia è diventato impossibile. E io non posso più accettare di essere ancora ai tempi della Gea: è come sedersi a un tavolo a giocare a carte con il tuo avversario che nasconde nella manica le carte buone e usa soldi falsi".

    cellino balotelli cellino balotelli

     

    Riguardo il suo Brescia, che prima dello stop del campionato occupava l'ultimo posto della classifica, ha aggiunto: "Qualche attenuante ce l'ho, come il fatto di aver dovuto impegnare soldi e attenzioni per centro sportivo, stadio, sede, store e i vari 'contorni', ma ho commesso errori da dilettante: 2 o 3 scelte sbagliate e ho buttato il campionato. Balotelli? L'ho voluto io, ma s'è rivelato in atteggiamenti extra campo troppo superficiale, bambino.

     

    MASSIMO CELLINO MASSIMO CELLINO

    Anche se sia chiaro: non andremo in B per colpa di Mario, sarebbe sbagliato e riduttivo pensarlo. Non è stato gestito bene: se un bimbo è maleducato, la colpa è sempre dei genitori. Ora penso alla salute di tutti i miei ragazzi e dei miei dipendenti, per il resto vedremo. Di certo quello che voglio è un calcio pulito, più equo, non basato su debiti e plusvalenze. A me non interessa vincere in quel modo e sono a posto con la mia coscienza e con i miei conti. Qualche soldo da parte ce l'ho: se le cose non cambiano, me ne torno in Inghilterra. Fare il presidente in questo calcio, non fa per me", ha concluso Cellino.

    massimo cellino suona massimo cellino suona massimo cellino massimo cellino massimo cellino massimo cellino Massimo Cellino Massimo Cellino massimo cellino allo stadio massimo cellino allo stadio

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