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"Altro che rubli. Le nostre casse, come si sa, piangono". Giulio Centemero, tesoriere della Lega, in un colloquio con il Messaggero bolla il caso Savoini sui presunti finanziamenti russi al Carroccio come "una fake news". E lancia un messaggio sibillino al Movimento 5 Stelle, l'alleato di governo che chiede spiegazioni e trasparenza e si dice disponibile a una commissione d'inchiesta: "Hanno poco da parlare, se si sveglia un magistrato...".
"Lo posso ripetere all'infinito - spiega Centemero -: noi, come Lega, non abbiamo nulla a che vedere con questa vicenda: non abbiamo mai percepito erogazioni dall'estero, magari ci fossero stati dei finanziamenti: non avremmo fatto scelte dolorose di ristrutturazione del personale".
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Ricorda che "anche prima dello Spazza-corrotti chiedevamo l'autorizzazione a pubblicare i nomi delle donazioni liberali, comprese quelle delle società". Quando gli viene chiesto, se per lui Savoini sia, nel migliore dei casi, un tipo spregiudicato o un millantatore, Centemero, secondo il quotidiano, si lascia sfuggire: "Forse entrambe le cose", e ribadisce: "Noi non solo seguiamo tutte le norme, ma operiamo nella massima trasparenza. Viviamo d'altronde in una casa di vetro, anzi di cristallo. Con mille riflettori addosso. E Matteo lo sa benissimo".
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