DAGOREPORT
william burns
Che ci faceva due settimane fa, attovagliato al famoso ristorante “da Pierluigi”, nel centro di Roma, il numero due della Cia? Chi doveva incontrare? Aveva forse un appuntamento con emissari di un paese straniero? A quanto risulta a Dagospia, c’entra la guerra in Ucraina.
Da mesi infatti, Joe Biden, in barba alle dichiarazioni pubbliche con cui ribadisce di puntare alla vittoria dell’Ucraina, sta portando avanti una trattativa sotterranea per chiudere il conflitto prima delle presidenziali negli Stati Uniti.
volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 2
Le interlocuzioni per mettere intorno a un tavolo russi e ucraini sono state affidate alla Cia che, a differenza dei canali diplomatici “ufficiali” (il povero Blinken, che si sbatte da mesi facendo la spola in giro per il mondo) può fare cose che non si vedono e non si dicono.
Ora che i rifornimenti militari americani all’Ucraina tardano, con il Congresso impantanato alla ricerca di una formula che metta d’accordo democratici e repubblicani, Putin potrebbe affondare la lama nelle difese ucraine e avanzare più di quanto gli strateghi della Casa Bianca vorrebbero.
Trump e Putin
Alcuni pensano che “Mad Vlad”, da navigato scacchista, non spingerà le sue truppe a dare la spallata finale a Kiev. Se lo facesse, fanno notare alcuni osservatori, costringerebbe Washington a una risposta durissima. Biden non potrebbe esimersi da una prova muscolare che potrebbe giovargli in termini elettorali, e Putin, che non aspetta altro che il ritorno di Trump, non vuole concedere un vantaggio a “Sleepy Joe”.
La trattativa occulta condotta dalla Cia, nel caso in cui la guerra prendesse una piega molto sfavorevole all’Ucraina, potrebbe portare al metodo “due passi avanti e uno indietro”. Ovvero: gli americani troveranno un accordo con la Russia che salvi le apparenze. L’armata rossa sarà lasciata libera di conquistare altro terreno oltre l’attuale linea di battaglia, che verrà poi “offerto” da Putin nell’ambito di una trattativa che porterà a Mosca Crimea, Donbass e l’assicurazione che l’Ucraina non entrerà mai nella Nato.
PUTIN ZELENSKY
SOLDI ALL'UCRAINA SOTTO FORMA DI PRESTITI IL PIANO USA CHE CONVINCE I REPUBBLICANI
Estratto dell'articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”
Dalla base dell'Air Force di Ramstein, in Germania, dove si è riunito il Gruppo di contatto sull'Ucraina, il capo del Pentagono, Lloyd Austin, ha provato a rassicurare gli alleati sulla «determinazione americana di proseguire nell'assistenza alla sicurezza e alla consegna di munizioni» all'Ucraina.
meccanico ucraino guida un carro armato russo riparato a Kharkiv
Il segretario alla Difesa ha però riconosciuto che «oggi la sopravvivenza dell'Ucraina è in pericolo e la sicurezza dell'America stessa è a rischio». Austin non ha potuto spiegare e né garantire come gli Usa potranno continuare a sostenere Kiev. La scorsa settimana [...] gli Usa hanno destinato 300 milioni di dollari in armamenti a Kiev; la Casa Bianca ha però detto che è un'operazione difficilmente ripetibile.
KHARKIV
[...] Il nodo e la soluzione sono al Congresso. E lì [...] qualcosa si sta muovendo. L'opposizione repubblicana al via libera ai 60 miliardi di dollari per Kiev contenuti nel fondo supplementare chiesto da Biden in ottobre, si starebbe assottigliando. C'è un piano su cui si sta lavorando, ha rivelato Politico. Ovvero dare i soldi a Kiev sotto forma di «prestiti a zero interesse» o «rendere il debito derogabile» in caso di condizioni particolari. Una sorta di "Jumbo PPP loan", come ai tempi del Covid, allora era un programma di protezione degli stipendi. E qui la protezione è applicata a uno Stato, da cui la parola "Jumbo".
guerra in ucraina - mappa - corriere della sera
È un'opzione sostenuta anche da Lindsey Graham, senatore trumpiano, che consentirebbe ai conservatori di riuscire a superare le resistenze di chi vorrebbe privilegiare il rafforzamento del confine con il Messico al sostegno a Kiev. [...]
L’ESCALATION DI PUTIN UNA ZONA CUSCINETTO PER PUNTARE KHARKIV
Estratto dell'articolo di Daniele Raineri per "la Repubblica"
La fase post “elezioni” di Putin comincia con una spinta per prolungare e intensificare la guerra in Ucraina e già nel discorso che celebrava la vittoria c’era un passaggio che è un annuncio di escalation. «È possibile — dice il presidente russo — che considerati i tragici eventi in corso saremo costretti a un certo punto a creare una zona sanitaria nei territori controllati da Kiev.
mortaio ucraino bombarda le postazioni russe a Kharkiv
A creare una zona di sicurezza, che sarà molto difficile da superare con i mezzi di distruzione usati dai nemici ». La frase di Putin è arrivata quando nell’incontro pubblico gli è stata posta la domanda: «È necessario conquistare la regione di Kharkiv? » e tutti l’hanno intesa come un’anticipazione di quello che prima o poi l’esercito tenterà di fare.
Entrare e avanzare nelle regioni ucraine di Sumy e di Kharkiv, a ridosso della Russia. La città di Kharkiv in particolare è ad appena trenta chilometri dal confine, era uno dei primi obiettivi dell’invasione nel 2022 e non si è mai scrollata di dosso il presagio di un’offensiva russa per prenderla.
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L’annuncio coincide con le analisi militari, grossomodo unanimi, che parlano di un’offensiva russa nell’estate. Le truppe di Putin dopo aver consumato il 2023 a difendere la cosiddetta linea Surovikin che protegge i territori occupati useranno il 2024 per lanciare un attacco contro gli ucraini che ormai soffrono una carenza preoccupante di aiuti militari dall’esterno.
[...] Sul campo ci sono già movimenti: ieri per esempio nella regione frontaliera di Sumy, [...] i russi hanno lanciato cinquanta ondate di bombardamenti con missili e bombe guidate e sono state contate più di duecento esplosioni. [...]
vladimir putin donald trump volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 4 droni attaccano mosca 30 maggio 2023 18 joe biden - volodymir zelensky le armi e la guerra israele hamas - vignetta by osho guerra in ucraina la distruzione di bakhmut 6 guerra in ucraina la distruzione di bakhmut 4 palazzo di kiev in fiamme dopo un attacco russo con i droni