rubiales de la fuente
Dopo due settimane abbondanti in cui la parola Nazionale, in Spagna, è stata associata inevitabilmente all’immagine del bacio Mundial tra Luis Rubiales, sospeso per tre mesi dalla Fifa, e Jenni Hermoso, torna finalmente a parlare il campo, con la visita di capitan Morata e compagni all’insidiosa Georgia di Kvaratskhelia.
L’ultima apparizione della Roja, il 18 giugno, è coincisa con il trionfo in Nations League sulla Croazia. «Il problema delle Selezioni è che si gioca poco. Abbiamo vinto da poco la Nations, un successo importante, e non voglio che la gente se lo dimentichi», la riflessione del ct Luis de la Fuente, a sua volta finito al centro della critica per aver applaudito pubblicamente Rubiales, salvo poi prenderne le distanze, in occasione della conferenza stampa in cui il presidente federale ha rifiutato categoricamente di dimettersi. Interrogato a più riprese sulla questione, il successore di Luis Enrique non ha voluto aggiungere commenti: «Penso solo alla Georgia, dobbiamo recuperare punti importanti».
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Spagna senza scarpe da Kvaratskhelia
Una vittoria con la Norvegia, a cui ha fatto seguito la sconfitta in Scozia, non può lasciare troppo tranquilla la Spagna. La vigilia della comitiva iberica è stata complicata dal mancato arrivo di scarpe da gioco e dal resto del materiale per l’allenamento, rimasto a terra. Oltre a Kvara, occhi puntati sul baby del Barça, Lamine Yamal, che potrebbe diventare il più giovane esordiente della Roja, con i suoi 16 anni e 56 giorni. In campo, anche la Scozia, che si presenta a punteggio pieno, dopo 4 partite, sul campo del fanalino di coda Cipro
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