Cesare Giuzzi per corriere.it - Estratti
edoardo galli
Una sagoma «compatibile» in mezzo a quelle di centinaia di pendolari che scendono dal treno alle 9.40 di giovedì scorso. Nei filmati si distinguono solo il giubbotto di jeans e lo zaino. Poi altre telecamere lo riprendono in modo sempre più nitido mentre cammina tra i negozi della stazione Centrale di Milano.
E i dubbi spariscono in modo definitivo quando i fotogrammi inquadrano Edoardo Galli fermarsi davanti a un locale e prendere un gelato. Per una manciata di minuti il ragazzo gira a vuoto tra le vetrine, come se dovesse perdere un po’ tempo. Infine al suo fianco compare un’altra persona, forse un amico. Di certo qualcuno che conosce bene. I due sembrano parlare in modo tranquillo prima di allontanarsi insieme da Milano.
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C’è una svolta nelle ricerche del liceale Edoardo Galli, il 16enne scomparso una settimana fa da Colico in provincia di Lecco, sparito nel nulla mentre andava a scuola. Non una fuga sulle montagne dell’Alta Valsassina — come si era ipotizzato — in una sorta di «prova di sopravvivenza» senza acqua né viveri, ma un allontanamento volontario e pianificato. Perché il cellulare è spento dal momento in cui il ragazzo è salito sul treno che da Morbegno lo ha portato a Milano.
Era la prima mattina di giovedì e quello è stato l’ultimo momento in cui Edoardo è stato ripreso vivo. Il giovane era uscito da casa a Colico, dove vive con papà Alessandro, la madre Natalia (di origini russe) e la sorella più piccola, e aveva preso un treno per Morbegno per arrivare al liceo scientifico che frequenta da anni (qui l'intervista alla preside). Ma una volta a destinazione è risalito, da solo, su un treno nella direzione opposta, verso la Brianza e Milano.
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Tra gli inquirenti c’è una certa fiducia su un possibile «lieto fine» nelle prossime ore. L’impressione è che adesso ci sia una pista chiara e un quadro meno fumoso delle frequentazioni del ragazzo. Si lavora nel massimo riserbo ma da quanto trapelato Edoardo Galli non si troverebbe più a Milano. Il che lascia intendere che ci sia un’idea precisa sul luogo e le circostanze in cui il 16enne ha trascorso questi ultimi giorni. E non sarebbe in pericolo.
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Adesso i carabinieri stanno verificando la sua possibile presenza su treni ad Alta velocità o bus partiti da Milano. La famiglia ha parlato di un convoglio diretto verso Zurigo, in Svizzera. Ma si tratta di una circostanza vagliata con cautela. Come le tante segnalazioni arrivate nelle ultime ore, la più circostanziata dalla Bergamasca. E l’ipotesi di una fuga in Russia.
I nonni di Edoardo sono «preoccupati» e temono che possa essersi «fidato della persona sbagliata». È uscito solo i due passaporti (italiano e russo) e un sacco a pelo. Ma non si sa quanti soldi abbia a disposizione. «Edoardo contattaci, torna a casa. Siamo qui e aspettiamo soltanto di abbracciarti», l’ennesimo appello, in lacrime, dei genitori.
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