evgeny prigozhin sorride dopo il tentato golpe 2
Estratto dell’articolo di Francesco Battistini per il “Corriere della Sera”
[…] Non si sa dove si sia cacciato a sopravvivere Evgenij Prigozhin, chef macellaio esiliato in Bielorussia. […] Non è detto nemmeno che sia davvero lì. E neppure che vi rimanga. Perché non è che Lukashenko, secondo il Cremlino «amico di Prigozhin da vent’anni», ne abbia mai amato i mercenari: solo nel luglio 2020, ne mise in galera una trentina denunciando che sul suo territorio ce n’erano altri duecento, senza che si capisse bene cosa ci facessero.
un selfie con prigozhin dopo il tentato colpo di stato
[…] a Prigozhin non sarà concesso d’usare toni incendiari in un Paese che da trent’anni è costretto a tributare dall’80 al 90% di consensi al suo «Batka», il padre (padrone) della patria. Sabato mattina, Lukashenko aveva accolto la richiesta d’aiuto di Putin suonando il flauto del moderato: «La rivolta di Wagner è un dono all’Occidente, una provocazione davanti alla quale non possiamo restare indifferenti, saremo la voce della ragione in tempi così difficili…».
evgeny prigozhin sorride dopo il tentato golpe
Sabato notte, quando Prigozhin ha lasciato Rostov direzione Minsk, 20 ore d’auto, nessuno ha capito che andasse a farci «e credo — commenta la leader dell’opposizione bielorussa in esilio, Sviatlana Tsikhanovskaja — che non lo sappia bene neanche lui» […]
Ieri il piccolo dittatore ha parlato di nuovo al telefono col «fratello maggiore», come chiama il leader del Cremlino: secondo l’intelligence di Kiev, Prigozhin potrebbe essere assassinato. E in ogni caso non dovrebbe avere contatti coi 1.500 soldati russi dispiegati in Bielorussia per sfondare il confine ucraino, né accesso agli stoccaggi dei missili nucleari russi.
un selfie con prigozhin dopo il tentato colpo di stato
Avrà movimenti ridotti: «Starà lì per un po’ — prevede un ex premier dei primissimi tempi di Putin, Mikhail Kashyanov, che lo conosce bene — ma poi si sposterà in Africa e si metterà da qualche parte della giungla, o qualcosa del genere…». Nascosto, perché «Putin non potrà mai perdonarlo». Dice la stessa cosa Ilya Ponomarev, il dissidente russo che vive in Ucraina: «La Bielorussia è solo una tappa di passaggio, di sicuro se ne andrà in Africa».
evgeny prigozhin sorride dopo il tentato golpe
Dal suo amico Faustin-Archange Touadéra, il presidente della Repubblica Centrafricana, che da anni il gruppo Wagner aiuta nella difesa delle miniere di diamanti. O in Mali, ospite della giunta militare di Assimi Goita, che Prigozhin ha assistito nel golpe anti-francese in cambio d’un giacimento d’uranio. Più difficilmente in Cirenaica, dal fidato generale Khalifa Haftar, sostenuto con armi e uomini nel tentativo di conquistare l’intera Libia. […]