Antonello Guerrera per “la Repubblica”
MARCO CANESTRARI
Internet non dimentica niente. O quasi. In queste settimane di barbarie e orrore russo in Ucraina, fa effetto rileggere gli articoli pubblicati nella galassia informativa online imparentata a Beppe Grillo e al Movimento 5Stelle, che citavano numerosi estratti di media espressione del Cremlino, come Sputnik e Russia Today.
Ma un momento. Voi non potete più leggerli. Perché nel febbraio 2018 Davide Casaleggio figlio del fondatore Gianroberto, decide di estirpare dalla Rete tutti i siti di news sino ad allora realizzati da Casaleggio Associati.
DAVIDE CASALEGGIO
Portali catalizzatori, tra le altre cose, di notizie sensazionalistiche, populiste, acchiappaclick o fake news lanciate dalla propaganda russa e ripubblicate senza problemi. Prima delle Politiche, però, questo esperimento si conclude bruscamente: il M5S vince le elezioni qualche settimana dopo, inizia la sua metamorfosi istituzionale e va al governo con la Lega di Matteo Salvini, per quello che all'estero viene definito "il governo di coalizione più populista d'Europa".
sputnik
Dunque portali di news legati al M5S come Tzetze ("un servizio straordinario che convoglia tutte le informazioni in tempo reale che si trovano in rete", è l'annuncio-benedizione di Beppe Grillo) e la Fucina vengono prima declassati a blog di cucina, poi scompaiono. Oggi, se si cercano su Google persino i titoli di quelle notizie che rilanciavano articoli e contenuti di Sputnik e Russia Today, non c'è più nulla. Spesso anche la copia della pagina su WebArchive (una piattaforma che permette di "fotografare" un sito in un esatto momento storico salvandone i contenuti), non è più disponibile, poiché il possessore del sito può chiederne la rimozione.
BEPPE GRILLO E MARCO CANESTRARI
Eppure ci sarebbero contenuti interessanti da rileggere oggi. Ecco qualche titolo, condiviso dai siti di informazione M5S dopo esser stato ripreso dalla propaganda russa: "Lavrov: gli Usa risparmiano l'Isis per indebolire Assad", o "molti media occidentali si sono affrettati a unirsi alla campagna russofoba e diffamatoria contro il presidente Putin", ispirati da Russia Today. Oppure "Vertice Brics: presente tutto il mondo, escluso l'Occidente", "La mossa di Putin oscura Obama", o la bufala complottista, anch' essa ancora da Sputnik: "Gli Usa finanziano il traffico di migranti verso l'Italia?"
propaganda in russia
«Ecco perché, con i miei legali, abbiamo appena depositato agli atti una perizia legale » (che Repubblica ha visionato), un atto che «ha recuperato questi contenuti e ne certifica la loro esistenza anche se sul web è stata rimossa ogni traccia». A parlare da Londra, dove oggi vive, è il whistleblower, scrittore e programmatore Marco Canestrari, 38 anni, di cui 4 alla Casaleggio Associati. Poi però ha sbattuto la porta perché «ho letteralmente visto nascere la propaganda populista in ufficio». Da allora, è stato molto critico nei confronti del M5S, ha scritto libri come "Supernova" e "Il sistema Casaleggio" con Nicola Biondo.
PROCESSO AL SISTEMA CASALEGGIO - RACCOLTA FONDI MARCO CANESTRARI
Ora è stato denunciato per diffamazione dal figlio di Gianroberto per un articolo e un tweet polemici. Ma se oggi possiamo rileggere quegli articoli, è grazie a questo ex dipendente della Casaleggio Associati. «Riprendendo quei pezzi», spiega Canestrari, «notando che le fonti spesso sono siti di propaganda russa, mi pare molto plausibile che il Cremlino abbia voluto influenzare l'opinione pubblica italiana anche attraverso il M5S - ai cui vertici operava la Casaleggio Associati, fino al 2020 anche con la piattaforma Rousseau - partito che nel 2018 va al governo. Inquietante». Casaleggio e il Movimento 5 Stelle hanno sempre smentito seccamente simili ricostruzioni.
vladimir putin
«L'accusa di fare propaganda pro Cremlino o di diffondere notizie false è ridicola», rispose Grillo a una inchiesta di Buzzfeed nel 2016. Quell'articolo della testata americana, raccontò la stupefacente metamorfosi di Grillo, del Movimento e dei suoi siti nei confronti della Russia. Inizialmente molto critici verso il Cremlino, fino alla guerra di Crimea. Poi, la capriola: Crimea riconosciuta alla Russia, crescenti critiche alla Nato, l'attuale sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano che parlò di colpo di Stato a Maidan-Kiev nel 2014, secondo lui influenzato da Usa e Ue. Tutte cose che oggi ci farebbe piacere rileggere. Purtroppo, è impossibile. O quasi.
simbolo della z in russia putin LIBRO DI NICOLA BIONDO E MARCO CANESTRARI magliette con la z vendute da russia today VLADIMIR PUTIN VLADIMIR PUTIN magliette con la z vendute da russia today spot di propaganda russa lettera z nicola biondo marco canestrari il sistema casaleggio