Meloni alla Nato, la coesione è l'arma più efficace
Giorgia Meloni Recep Tayyip Erdogan a VILNIUS per VERTICE NATO
(ANSA) - L'importanza del vertice che dà "una nuova postura alla Nato", l'approccio a "360 gradi" con l'attenzione da rivolgere al fianco Sud e in particolare all'Africa, anche per fronteggiare il fenomeno delle migrazioni, e "lo straordinario sostegno all'Ucraina" che va portato avanti fino a quando sarà necessario. Sono, secondo quanto si apprende, i tre punti principali dell'intervento della premier Giorgia Meloni durante il primo giorno di lavori a Vilnius. E' "la coesione l'arma più efficace", ha ribadito la premier davanti agli alleati, prendendo la parola dopo il presidente Usa Joe Biden e il primo ministro olandese Mark Rutte.
Meloni, con Erdogan comune interesse rafforzare sponda Sud
(ANSA) - "Al summit di Vilnius ho incontrato il presidente della Turchia Erdogan. Insieme abbiamo dialogato sul comune interesse a rafforzare l'impegno nella sponda sud del Mediterraneo e su come potenziare la collaborazione e le relazioni economiche tra le nostre Nazioni". Lo scrive su Twitter la premier Giorgia Meloni postando una foto del suo incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a margine del vertice Nato di Vilnius
Gitanes Nauseda - Giorgia Meloni - Jens Stoltenberg - Vertice Nato Vilnius
Meloni, con la Turchia lavoriamo a una pace giusta e duratura
(ANSA) - "Continuiamo a lavorare per una pace giusta e duratura" per l'Ucrina. Lo scrive su Twitter la premier Giorgia Meloni postando una foto del suo incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a margine del vertice Nato di Vilnius.
Erdogan invita Meloni a Ankara,focus migranti-Mediterraneo
(ANSA) - La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto si apprende, hanno avuto un lungo e proficuo incontro bilaterale a margine del vertice Nato di Vilnius. In un colloquio di 50 minuti "a conferma degli intensi rapporti tra i due Paesi", la premier ha posto l'accento sulla strategia per il Mediterraneo e il contrasto all'immigrazione clandestina e ha confermato l'interesse alla collaborazione in diversi settori. Erdogan, riferiscono fonti italiane, ha apprezzato il ruolo dell'Italia nello scenario del Mediterraneo e ha invitato Meloni ad Ankara.
GIORGIA MELONI - RECEP TAYYIP ERDOGAN - VERTICE NATO VILNIUS
Meloni vede Erdogan, investimenti industria e difesa al centro
(ANSA) - Nel corso del bilaterale tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, i due presidenti, riferiscono fonti italiane, hanno affrontato il tema degli investimenti nei settori dell'industria e della difesa, e confermato l'obiettivo di un ulteriore slancio nei rapporti economici, per arrivare a un interscambio di 30 miliardi di euro.
L'Italia porta a Vilnius i problemi di Roma. Gli incontri di Meloni
Estratto dell’articolo di Micol Flammini per www.ilfoglio.it
GIORGIA MELONI PILOTA DI JET - FOTOMONTAGGIO
In un summit dedicato a rafforzare il fianco orientale dell’Alleanza atlantica, ad aumentare le truppe in Polonia, in Lituania, in Lettonia ed Estonia e e ad aumentare le spese militari rendendo il 2 per cento del pil non più il tetto ma la base minima da destinare alla Difesa – cosa che il fianco orientale fa già – a decidere quanto e come allargarsi, a non eludere le prossime minacce che verranno dall’Indo-Pacifico, l’Italia chiede di dedicare attenzione anche al sud, anche al Mediterraneo.
[...] La parola non è casuale e l’intenzione di Roma è di recuperare l’attenzione dell’Alleanza atlantica e portarla sul Mediterraneo, che non è la priorità né degli Stati Uniti né di altri membri della Nato. Il messaggio dell’Italia è che il disinteresse americano, il vuoto occidentale in Africa è stato riempito dalla Russia e dalla Cina, e la guerra in Ucraina e le paure nell’Indo-Pacifico, devono far capire agli alleati che anche il Mediterraneo è un problema.
[...] Una missione della Nato nel Mediterraneo già esiste, ma la richiesta dell’Italia è di più attivismo, anche di spostare più navi militari dell’Alleanza nell’area e di rivendicare un interesse strategico della posizione italiana che in questo momento non è però tra le priorità degli Stati Uniti.
giorgia meloni volodymyr zelensky g7 hiroshima
Giorgia Meloni è arrivata al summit senza fermarsi ai microfoni che attendevano tutti i leader per le dichiarazioni iniziali, evitando così anche le prime domande sulla politica interna, sulla riforma della Giustizia, sul rischio di vedere slittare la quarta rata del Pnrr, sui guai dei membri della sua maggioranza.
Ha incontrato il premier britannico, Rishi Sunak, il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha ribadito l’impegno incondizionato a sostenere Kyiv e il potenziamento della Nato, la necessità di presentarsi uniti di fronte alle sfide globali. Quando è all’estero, nel governo però si rompe sempre qualcosa e gli impegni internazionali rischiano di farsi più complicati.
Mediterraneo è la parola con cui l’Italia ha personalizzato la sua presenza al summit della Nato, e forse è l’argomento verso cui vuole muovere la priorità del G7 del prossimo anno. Ma il Mediterraneo per ora è un tema di cui in pochi vogliono sentir parlare.