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    VUOI VEDERE CHE, DOPO LO SPUTO, DOUGLAS COSTA CI STA RACCONTANDO UNA BELLA CAZZATA... - RIFERENDOSI A DI FRANCESCO, LO JUVENTINO HA INSINUATO VELENOSO “NON SAI COSA MI HA DETTO…” - IL CENTROCAMPISTA DEL SASSUOLO HA SMENTITO DI AVER PRONUNCIATO FRASI RAZZISTE O OFFENSIVE - IL BOTTA E RISPOSTA TRA UN TIFOSO DELLA JUVENTUS E PAOLO ZILIANI - PERCHE' L'ARBITRO, CHE AVEVA VISTO LA TESTATA, HA AVUTO BISOGNO DEL VAR PER ESPELLERE DOUGLAS COSTA?


     
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    douglas costa di francesco douglas costa di francesco

    DOUGLAS COSTA. LO SPUTO NON È MENO GRAVE DELLE BOTTE (CHE COMUNQUE C' ERANO STATE)

    Paolo Ziliani per il “Fatto quotidiano”

     

    Sul gestaccio di Douglas Costa vorrei esprimere il mio parere da juventino. Da subito, in base alle inquadrature tv, ho pensato che per uscire così fuori di testa da parte del giocatore brasiliano, qualche parola di troppo vi fosse probabilmente stata. Tra l'altro, poco prima, con Di Francesco si erano già verificate delle scaramucce, ma in fondo innocue e, da sempre, assai comuni fra testate, spintoni e persino pugni sui terreni calcistici.

     

    paolo ziliani paolo ziliani

    Ma anche gli sputi non sono stati da meno e molte cronache del passato e di questi stessi anni lo testimoniano. Ed è qui - che si tratti di sputi di Douglas Costa o di un giocatore di qualunque altra squadra - che pongo questa domanda: è possibile che una inelegante emissione di saliva "pesi", a livello di "condotta violenta", più di un' azione manesca, di solito giudicata con maggiore indulgenza?

     

    Mi chiedo se sia possibile, e ripeto mi riferisco a qualsiasi giocatore di calcio e di ogni sport, che un minimo "getto d' acqua" in faccia a un avversario sia più offensivo e ripugnante di una violenza fisica? Si parla di varie giornate di squalifica e di 100 mila euro di multa. Per un pugno non si è mai arrivati a tanto. È giusto?

    Gianni Basi

     

    LA TESTATA DI DOUGLAS COSTA A FEDERICO DI FRANCESCO SOTTO GLI OCCHI DELL ARBITRO LA TESTATA DI DOUGLAS COSTA A FEDERICO DI FRANCESCO SOTTO GLI OCCHI DELL ARBITRO

    Risposta di Paolo Ziliani

    Gentile Gianni, prima di spersonalizzare il discorso è il caso di ricordare che Douglas Costa, al minuto 91 di Juventus-Sassuolo 2-0 (il gol del 2-1 non è ancora stato segnato) nel giro di pochi secondi si rende protagonista delle seguenti gesta:

     

    1) fallo di gioco su Di Francesco;

    2) gomitata in volto all'avversario mentre si rialza;

    3) testata in viso sempre a Di Francesco sotto gli occhi dell' arbitro Chiffi che (udite udite!) consola e accarezza l'aggredito;

    4) vaffanculo all'indirizzo dell' arbitro che dopo aver rincuorato Di Francesco lo va ad ammonire;

    5) sputo in faccia a Di Francesco che per l'ennesima volta si trattiene e non reagisce.

     

    LA GOMITATA DI DOUGLAS COSTA A FEDERICO DI FRANCESCO LA GOMITATA DI DOUGLAS COSTA A FEDERICO DI FRANCESCO

    Stiamo dunque parlando, e anche lei sarà d'accordo, di un repertorio completo di nefandezze, dove ai comportamenti violenti si aggiungono atti indecorosi, per non dire ributtanti: compresi quelli dell'arbitro che a fronte di tanta sconcezza decide di espellere lo juventino solo dopo che l'addetto al Var lo invita a farlo.

     

    Detto questo, e spersonalizzando il discorso, lei domanda se sia giusto che "una per quanto inelegante emissione di saliva", "un minimo getto d'acqua in faccia a un avversario" vengano puniti con la stessa durezza con cui si sanziona un pugno. Beh, sì. Tant'è vero che il regolamento del calcio equipara lo sputo all'atto violento. Che se permette, poi, fa un tantinello più schifo. Sia che a sputare sia Totti, sia che a sputare sia Douglas Costa.

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