Estratto dell’articolo di Fabio Dragoni per “la Verità”
lucio caracciolo foto di bacco
Lucio Caracciolo, direttore di Limes, la più prestigiosa rivista di geopolitica.
[…] Dagli Stati Uniti arrivano segnali di stanchezza? Molti analisti fanno notare che la visita di Zelensky non si sarebbe conclusa con un assegno in bianco di Washington.
«Gli Usa […] sono assolutamente decisivi nel tenere viva la resistenza ucraina. È anche noto che negli Stati Uniti ci sono idee molto diverse circa la conduzione e gli obiettivi di questa guerra. Il Consiglio per la sicurezza nazionale è molto più falco del dipartimento di Stato. Fazioni o idee diverse agitano anche il Pentagono e l'intelligence. L'impressione è che l'America comunque non abbia una speciale fretta nel finire questa guerra, perché di obiettivi nel frattempo ne ha raggiunti almeno tre. L'elenco è goloso».
PUTIN BIDEN
[…] «Il primo è avere messo in luce le differenze interne all'intesa Cina-Russia che alla vigilia della guerra veniva presentata come senza limiti. […] Un altro successo notevolissimo consiste nella fine dell'interdipendenza energetica, almeno per ora, tra Germania e Russia e più in generale tra l'Europa (quindi anche noi) e Mosca. […] Tutto ciò che divide i tedeschi e gli altri europei dalla Russia è più che benvenuto. Infine, perché interrompere una guerra in cui il tuo nemico si logora?».
Washington ha sempre voluto recidere questo cordone ombelicale fra Europa e Russia. Pure Trump avvertiva la Merkel che era stufo di spendere soldi per i soldati americani in Germania che avrebbero dovuto difenderla dalla Russia con cui faceva affari. Insomma, noi il gas di Putin d'ora in avanti lo vedremo con il binocolo
putin zelensky biden
«Non ci metterei la mano sul fuoco[…] Credo si possa immaginare un ripristino parziale delle forniture russe di gas all'Europa. Compresa al limite la futura ricostruzione del gasdotto baltico. Al momento la via commerciale più rodata che ancora lega la Russia all'Europa, se si esclude quel poco che residua in Europa centrale, passa dalla Turchia di Erdogan».
Di sicuro a sabotare Nord Stream non possono essere stati i russi. Che interesse avevano?
«Neppure i tedeschi, allora. Ma attenzione […] il principio del "cui prodest" è molto discutibile. Secondo la logica, dovrebbero essere stati gli americani o gli inglesi, ma siccome mi pare difficile che questo possa essere dimostrato, non lo sapremo mai. […]».
vladimir putin xi jinping a samarcanda
L'Italia non può cullare l'ambizione di essere la porta di ingresso di tutto il gas del Mediterraneo in Europa? La Germania lo era per il gas russo. Dall'Italia potrebbe arrivare il gas algerino o libico. Ma anche da Egitto o Israele.
«[…] Non mi farei illusioni su gasdotti del Sud. Se da un punto di vista americano c'è un'ostilità marcata sulla connessione Germania-Russia, ve n'è una meno pronunciata a vedere l'Italia come porta di ingresso da Sud di un gas che alla fine arriverebbe anche indirettamente dalla Russia. Penso a ciò che dovrebbe arrivare via Turchia da Russia o Azerbaijan. Sarebbe una sorta di macedonia asiatica dietro cui si nasconde il gas russo.
Tutti i governi italiani si sono scottati su South stream».
vladimir putin joe biden ginevra
[…] In questa guerra la Russia ha dimostrato tutti i suoi limiti militari. Cosa rimane dell'armata rossa?
«Infatti, si parla di armata russa e non rossa. La Russia ha vinto contro Hitler grazie al fattore demografico. […] In Ucraina, in una "guerra di attrito" la demografia è fondamentale. E in prospettiva può diventare determinante a favore dei russi […]».
[…] L'Unione Europea com' è strutturata con i tempi che corrono?
falla nord stream
«Può funzionare con il bel tempo, non con il cattivo. È stata pensata per quello. L'ideologia europeista si basa su intrecci economici, scambi e libertà di movimento. Tutto il contrario di ciò che avviene in tempo di guerra. Guarda caso, è la logica tedesca. Di per sé già diversa da quella francese. Mi interessa rilevare, e non è una coincidenza, che ormai Ue e Nato si sovrappongono quasi perfettamente. L'Europa è quindi parte di un progetto paraimperiale, se così si può dire, americano».
NORD STREAM
[…] Perché il Ponte sullo stretto di Messina secondo lei è un importante progetto dal punto di vista geopolitico oltreché economico?
«È un affare geopolitico. L'economia non ci obbliga ad avere un ponte. La Sicilia è nel cuore del Mediterraneo. Dove Turchia e Russia sono molto presenti. Connettere la Sicilia ha un valore simbolico elevato. Una leva per combattere il declino demografico e industriale del Sud».
ponte sullo stretto
A proposito di missili, lei ne ha sparato uno non da poco. Sembra assodato che il missile sparato in Polonia a novembre fosse ucraino e lei invece ha ribadito che era un missile russo fatto passare per ucraino perché nessuno ha interesse alla guerra. Allora era Mosca a volere la guerra?
«Era un missile russo finito lì per sbaglio. Non per scatenare la guerra. Non a caso Mosca ha espresso un apprezzamento per il modo professionale con cui gli Usa hanno gestito la vicenda». […]
Frammenti del missile caduto a Przewodow Missile caduto a Przewodow