1.BCE, DELUDE IL PRIMO ROUND DI PRESTITI: SOLO 82,6 MILIARDI
Alessandro Merli per www.ilsole24ore.com
MARIO DRAGHI
È rimasta largamente al di sotto delle attese la domanda di liquidità da parte delle banche alla prima delle aste della Banca centrale europea per fornire fondi a costi vicini allo zero da prestare all'economia reale dell'eurozona. Un totale di 255 banche dell'Eurozona ha ottenuto 82,6 miliardi di euro, contro aspettative dei mercati finanziari di almeno 100 miliardi. Il valore mediano indicato da operatori interpellati dall'agenzia Bloomberg era di circa 170 miliardi di euro, dunque ben superiore al dato effettivo diffuso stamane.
UNICREDIT PRELEVA 7,7 MILIARDI
La prima banca a dichiarare l'importo richiesto è stata Unicredit, che ha detto di aver ottenuto 7,7 miliardi di euro (Qui l'elenco delle richieste da parte delle banche italiane). In genere, la domanda più alta dovrebbe venire da istituti italiani e spagnoli, con l'intento di finanziare crediti alle piccole e medie imprese. Molte altre banche, come quelle tedesche, hanno abbondante liquidità, così come i loro clienti, e non si prevede quindi che partecipino in modo massiccio alle operazioni della Bce.
IL PROGETTO DELLA NUOVA SEDE BCE
BANCHE CAUTE, ASPETTANO L'ASTA DI DICEMBRE
Nelle prime due operazioni (i risultati della prossima verranno annunciati l'11 dicembre), le banche hanno la possibilità di richiedere fino a 400 miliardi di euro. I finanziamenti sono a 4 anni al tasso fisso di 0,15%. Secondo diversi analisti del settore bancario, molti istituti hanno preferito aspettare l'asta di dicembre, quando saranno stati chiariti gli esiti dell'esame condotto dalla Bce stessa sui bilanci bancari (in pubblicazione a fine ottobre) e quando ci sarà qualche indicazione sul programma di acquisti di titoli cartolarizzati (Abs) e di covered bond da parte dell'Eurotower, che a sua volta partirà il mese prossimo. La Bce realizzerà poi altre sei aste nel 2015 e nel 2016.
PIANO ANTI-DEFLAZIONE
Premio Guido Carli Federico Ghizzoni
Le operazioni di liquidità (dette Tltro) e gli acquisti di titoli fanno parte di un piano annunciato dal presidente della banca centrale Mario Draghi per cercare di combattere il rischio di deflazione e rilanciare la stagnante economia dell'eurozona attraverso migliori condizioni per il credito. Il risultato molto basso della prima asta solleva qualche dubbio sulla possibilità che la Bce raggiunga il suo obiettivo di riportare il proprio attivo ai livelli del 2012, come ha detto Draghi: si tratterebbe di un aumento di circa mille miliardi di euro, rispetto agli attuali 2mila miliardi.
Il prossimo appuntamento per i mercati è la comunicazione, domattina, da parte della Bce degli importi rimborsati dalle banche provenienti dalle precedenti iniezioni di liquidità realizzate a cavallo della fine del 2011: in questo modo si scoprirà quanta della domanda di oggi è nuova liquidità e quanta invece è servita a rimborsare i vecchi prestiti.
carlo messina e moglie
IN OTTOBRE IL DETTAGLIO SUL PIANO DI ACQUISTI ABS
Fra l'una e l'altra Tltro, la Bce lancerà un programma di acquisto di titoli cartolarizzati (Abs) e di covered bond, misura anch'essa diretta a facilitare il credito. In tutto, ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, l'obiettivo è riportare l'attivo totale dell'Eurotower dai livelli attuali a quelli del 2012: la differenza è di mille miliardi di euro. A metà ottobre, l'annuncio dei risultati dell'esame approfondito delle banche dovrebbe a sua volta, negli intenti della Bce, rimuovere un fattore di incertezza che finora ha pesato sul credito.
A fronte dei mille miliardi cui ha fatto riferimento implicito Draghi ci sono circa 350 miliardi di euro di liquidità che le banche avevano ricevuto dalla Bce in operazioni precedenti (Ltro) e che devono essere rimborsati entro febbraio 2015 e quindi potrebbero ridurre l'impatto complessivo delle misure.
I DUBBI SUI DESTINATARI FINALI
STRESS TEST
C'è qualche dubbio poi che la liquidità arrivi ai destinatari voluti, cioè soprattutto alle piccole e medie imprese di Paesi come Italia e Spagna, strangolate dalle difficoltà con il credito. La domanda di credito, secondo uno studio dell'agenzia di rating Fitch, resterà debole. Per Francesco Garzarelli, di Goldman Sachs, tuttavia, la combinazione di Tltro e acquisti di Abs può avere un effetto prociclico, rafforzando la ripresa: le misure avranno maggiore impatto se l'economia dell'Eurozona si stabilizzerà aumentando la creazione di credito e quindi innestando un circolo virtuoso. È quel che sperano all'Eurotower.
2.HANNO FATTO RICORSO AL T-LTRO 255 BANCHE. UNICREDIT HA OTTENUTO 7,75 MILIARDI, 4 A INTESA E 3 A MPS
Sono 255 le banche europee che hanno fatto ricorso al nuovo prestito T-Ltro (Targeted long term refinancing operation) della Bce (tasso 0,15% con scadenza a 4 anni, concesso in proporzione agli impieghi che gli istituti presentavano in bilancio al 30 aprile. La Bce ha anche specificato che erano 382 le controparti in grado di attingere ai fondi, in rappresentanza di 1.372 banche.
ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA
Nel complesso sono stati richiesti 82,6 miliardi. Si tratta di un dato nettamente sotto le attese che, in più in sondaggi di diversi istituti, proiettavano questa prima tranche (la seconda è prevista a dicembre) ben oltre i 100 miliardi (rispetto ai teorici 200 messi sul piatto dalla Bce per ogni tranche). La seconda asta sarà il 9 dicembre e ovviamente è quantomai improbabile che raggiunga 320 miliardi di euro.
In media, quindi i 255 istituti hanno chiesto323 milioni a testa. Tra le italiane Unicredit ha fatto richiesta e ottenuto dall'asta T-Ltro 7 miliardi e 750 milioni di euro. A riferirlo, un portavoce dell'istituto. La banca parteciperà anche alla seconda asta di dicembre per complessivi 12 mld circa.
Intesa Sanpaolo comunica che ha partecipato alla prima delle due operazioni iniziali di finanziamento T-Ltro per un ammontare pari a 4 miliardi di euro, nell'ambito di un importo massimo richiedibile pari a circa 12,5 miliardi. Il restante ammontare è previsto venga richiesto nella seconda operazione, in calendario per l' 11 dicembre 2014.
Alessandro Profumo Fabrizio Viola
Banca Mps ha chiesto e ottenuto 3 miliardi di euro.
Il sistema del credito cooperativo italiano ha ottenuto in Bce circa 3 miliardi secondo quanto risulta a Radiocor. Il finanziamento a quattro anni della Bce è stato concesso a Iccrea Banca, l'istituto centrale del credito cooperativo, ma servirà a soddisfare le esigenze di liquidita' per gli impieghi di circa 270 Bcc.
Credem ha chiesto e ottenuto 735 milioni di euro dalla Bce nell'ambito dei finanziamernti Tltro.
Mentre Bpm e Ubi Banca non hanno partecipato alla prima assegnazione di finanziamenti Tltro della Bce. A quanto si apprende, Bpm probabilmente parteciperà alla seconda asta che è in calendario a dicembre. Per quanto riguarda Ubi Banca, l'istituto aveva già indicato che avrebbe disertato la prima asta e parteciperà alla seconda.