"LEI ERA CONSENZIENTE" - LA DIFESA DI CHIRICOZZI E LICCI
Giorgio Renzetti per “il Messaggero”
riccardo licci e francesco chiricozzi
«Lei era consenziente». Prevedibile, scontata l' impostazione della tesi difensiva squadernata ieri dai legali di Francesco Chiricozzi (19 anni) e Riccardo Licci (21), durante il doppio interrogatorio di garanzia per la pesantissima accusa di stupro di gruppo su una donna di 36 anni conosciuta al pub. Altrettanto prevedibile la decisione del vicepremier Matteo Salvini di non essere oggi in città, come da agenda per il tour elettorale. Dietrofront verosimilmente dettato dal braccio di ferro dentro al governo rispetto alla proposta leghista - rilanciata dai fatti di Viterbo - sulla castrazione chimica per gli stupratori.
L' ESPULSIONE
l'arresto di riccardo licci
I due giovani, arrestati dalla polizia di Viterbo lo scorso lunedì, sono esponenti di CasaPound; Chiricozzi è anche consigliere comunale nel suo paese, Vallerano. Il movimento neofascista ne ha subito sbandierato l' espulsione, seguendo poi Salvini sul rimedio della castrazione «se saranno riconosciuti colpevoli». Ma intanto al tribunale di Viterbo lo scontro legale è già partito. Ieri gli inquirenti hanno ribadito di avere prove che inchiodano i due, con l' ordinanza del gip che parla di immagini di uno stupro raccapriccianti, senza precedenti. Sono quelle del video registrato dagli stessi protagonisti della notte di terrore per la 36enne, donna in cura al Centro di salute mentale. Video, oltre ad alcune foto che i due non hanno fatto in tempo a cancellare dai telefoni prima che arrivassero gli agenti.
FRANCESCO CHIRICOZZI
Ma di fronte all' accusa di violenza di gruppo, lesioni aggravate e violenza sessuale con abuso delle condizioni di inferiorità psichica e fisica, gli avvocati difensori dimostrano di poter contrattaccare. Ieri, ad ascoltare i due indagati non c' era il pm Michele Adragna, che ha richiesto la custodia in carcere, ma due donne: la gip Rita Cialoni e per l' accusa, la pm Eliana Dolce.
riccardo licci e francesco chiricozzi 1
Chiricozzi e Lecci hanno negato tutto e sostenuto che si sia trattato di un rapporto consenziente. Una linea difensiva difficile, ma che a Viterbo Casapound rilancia come un mantra: «Confidiamo nelle prove in mano agli avvocati le quali, ne siamo certi, scagioneranno i nostri ragazzi. E non intendiamo partecipare alla gogna mediatica». Secondo i legali Giovanni Labate, Marco Mazzatosta e Domenico Gorziglia la ricostruzione dei fatti è «in parte divergente da quella della persona offesa, che è generica e confusa. Sono ragazzi che hanno avuto un rapporto e ritengono che sia consenziente, per una serie di elementi che non possiamo dire. Non sono i mostri che vengono descritti ma ragazzi di 20 anni che si sono visti crollare il mondo addosso».
FRANCESCO CHIRICOZZI
«Ma quale rapporto consenziente. Spiegatemi allora come fa a essere piena di lividi e con un occhio nero. La verità è che l' hanno massacrata, ha preso un sacco di botte ed è svenuta»: ha replicato il legale della 36enne, l' avvocato Franco Taurchini. Al quale la donna ha raccontato di aver conosciuto i due ragazzi in un pub fuori le mura della città e di non averli mai visti prima. «Poi quando le hanno proposto di andare in un altro locale (quello di CasaPound, ndr), lei ha accettato, le sembravano persone per bene».
FRANCESCO CHIRICOZZI
Ma una volta all' Old Manners le cose sono cambiate. «Ci siamo seduti ad un tavolo a bere e chiacchierare - ha aggiunto la donna - poi uno di loro si è alzato ed è andato a prendere altro da bere.
Avevo chiesto una birra ma mi hanno portato qualcos' altro. Poco dopo uno di loro mi ha colpita con un pugno sull' occhio e sono svenuta. Poi non ricordo più nulla». Quello che è avvenuto dopo lo raccontano i video in mano agli inquirenti.
LA POLEMICA
francesco chiricozzi 4
Il tema dello stupro di Viterbo resta assai scottante non soltanto per i risvolti giudiziari - e sociali - nella Tuscia, ma anche per la politica. Tanto da aver riacceso il già quotidiano scontro nel governo tra gli alleati Lega e M5S. «Ancora uno stupro, il carcere non basta. Sabato e domenica in tutte le piazze d' Italia la Lega raccoglierà firme a sostegno della sua proposta di legge per introdurre la castrazione chimica (oltre al carcere) per curare pedofili e stupratori»: così ieri mattina Salvini, dopo la sonora bocciatura al progetto spedita il giorno prima da Di Maio, è tornato sull' argomento il leader leghista. Che però oggi da Viterbo non passerà.
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I VIDEO MESSI IN CHAT PER VANTARSI «CANCELLATE TUTTO, FINITE IN GALERA»
Maria Letizia Riganelli per “il Messaggero”
Quattro video e quattro foto dell' orrore. I fotogrammi della sopraffazione violenta e bestiale, l' audio con i flebili lamenti della vittima e le bestemmie degli stupratori che cercano la luce migliore per fare le riprese. «Cancellare obbligatoriamente. Reset del telefono». Il comando in chat è chiaro: quei video devono sparire. Così come i filmati della telecamera di sorveglianza esterna del pub Old Manners, il circolo culturale di CasaPound dove la notte tra l' 11 e il 12 aprile Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci, due giovani militanti di vent' anni, hanno trascinato una donna con la scusa di bere gratis per poi stuprarla. I video, descritti con dettagli raccapriccianti nell' ordinanza che ha portato all' arresto dei due indagati, sono state recuperati dagli investigatori il giorno successivo alla violenza.
francesco chiricozzi 7
Dal telefono di Chiricozzi erano già stati rimossi. Amici e parenti glielo consigliavano nella chat di Blocco studentesco, l' organizzazione neofascista dove le immagini erano state condivise e nella quale c' era anche il padre di Licci, che consiglia al figlio di gettare via il telefono: «Riccardo, butta il cellulare subito», scrive. Un altro suggerisce: «Fai l' hard reset del telefono».
LO SCEMPIO
francesco chiricozzi
«Nella visione dei filmati afferma il gip - immagini di reiterati amplessi, posti in essere congiuntamente dagli indagati, con atteggiamento sprezzante e beffardo, intercalato da insulti e minacce, mentre le vittima versava in uno stato di semicoscienza, emettendo solo flebili lamenti, culminati nella richiesta, con voce sfinita, di porre fine alle violenze». La ragazza, avrebbe tentato di fermarli. Ma la sua iniziale resistenza si sarebbe infranta contro un pugno in faccia.
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Dopo lo svenimento della donna, i due l' hanno spogliata, avrebbero iniziato a stuprarla, mentre lei continua l' ordinanza - «si trovava in un evidente stato confusionale, ai limiti dell' incoscienza, conseguente sia all' aggressione subita che allo stordimento connesso all' abuso di alcol e ansiolitici». Le immagini ritraggono la vittima inerme, nuda, sdraiata sul pavimento in posizione fetale, con una mano sulla bocca.
FRANCESCO CHIRICOZZI
«Si vede la vittima nuda e incosciente», scrive il gip, mentre Chiricozzi dietro di lei fa il segno delle corna «e scuote la testa in segno di sbeffeggiamento». La 36enne, nel video di 7 minuti, viene colpita, violentata a turno e violentata anche con oggetti. Mentre i due bestemmiavano e ridevano. «Oh t' ammazzo, hai capito?», le ripetevano. Poi controllavano il telefono per accertarsi che le immagini fossero nitide. Una preoccupazione che fa dire a Licci: «Oh non si vede gnente». Poi, cambia angolazione e ricomincia, prima a riprendere la scena, poi a violentare la ragazza. Tutto si sarebbe svolto nel seminterrato del pub per più di 3 ore.
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IL TROFEO
Scrive il gip Rita Cialoni nell' ordinanza: «L' esame dei messaggi su Whatsapp dà conto di aberranti immagini al chiaro scopo di schernire la malcapitata, esibendo come un trofeo un tale scempio». Molti, precisa il giudice, sottolineando il clima solidale, erano a conoscenza della serata nel pub, persone «che si erano solo preoccupate di sollecitare l' immediata eliminazione delle immagini ritraenti la brutale violenza».
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Chiricozzi, dopo i consigli, elimina subito l' intera applicazione e l' hard disk del sistema di video sorveglianza dell' Old Manners. Licci, invece, non ci riesce e quelle immagini, oltre che nelle mani degli amici, finiscono agli atti.
I tre si sarebbero conosciuti in un altro pub di Viterbo. La ragazza era sola e gli indagati avrebbero iniziato a parlarle e l' avrebbero convinta a seguirli nel circolo. La difesa, ieri, dopo l' interrogatorio di garanzia, ha parlato di rapporto consenziente, perché nei referti medici della ragazza non ci sarebbero le tracce di abrasioni genitali compatibili con una violenza. Il legale della donna ha replicato: «Spiegatemi come fa ad essere piena di lividi». La vittima ha raccontato di aver conosciuto i due ragazzi in un pub e di non averli mai visti prima.
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